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Da WikiFoligno.
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Giacomo Trinci (... - Roma, 1442) fu il trentaduesimo Abate dell'Abbazia di Santa Croce in Sassovivo. Era figlio di Giacomuccio di Ugolino II Trinci, nipote di Trincia e di Corrado II, cugino di Ugolino III. Protagonista di una vita dissoluta e caratterizzata da eccessi e scandali di ogni tipo, fu spesso in aperto contrasto con Corrado III Trinci, ultimo Signore di Foligno e suo contemporaneo, che non esitò a tradire quando, nel settembre del 1439, si unì alla congiura che avrebbe consegnato la città al Cardinale Vitelleschi.
Foligno (Fulginia, Fulginium o Fulginiae in latino, Fuligno in dialetto folignate) è la terza città dell'Umbria, è situata a 234 m. sul livello del mare, al centro della Valle Umbra, in corrispondenza dello sbocco in piano e della confluenza delle valli del fiume Topino e del fiume Menotre, tributari del Tevere. Il comune di Foligno si trova in provincia di Perugia e conta 55.609<ref><small>Al 1° gennaio 2020</small></ref> abitanti. La città di Foligno è il centro commerciale e industriale più ricco e importante della Valle Umbra e, per la centralità della sua ubicazione, punto d'incontro d'importanti arterie di comunicazione dell'Italia centrale, è uno dei principali nodi stradali e ferroviari dell'intera regione. Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto. Nel 1997 la città è stata colpita, insieme ad una vasta zona lungo il confine tra Umbria e Marche, da un prolungato sciame sismico che ha seriamente danneggiato la città e le frazioni di montagna. La successiva ricostruzione, seguita da una lunga e complessa opera di riqualificazione del centro urbano, hanno fatto per lunghi anni di Foligno un cantiere a cielo aperto.
Nonostante gli innumerevoli disagi, è opinione comune che Foligno oggi sia più bella che mai.<br>


== I Trinci e l'Abbazia di Sassovivo ==
 
Fondata sulla fine del secolo XII, l’abbazia di S. Croce di Sassovivo, sede di una congregazione benedettina autonoma, sorta dalla federazione di tre monasteri di famiglia e di iuspatronato dei Conti di Uppello e dei loro discendenti, era stata un feudo della vecchia nobiltà folignate finché nel 1393, con l’avallo di Bonifacio IX, passò ai Trinci.<br>
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
A Troiano Trinci, Abate di Sassovivo, nel 1402 successe Feliciano di Cola da Scopoli che però, nel 1409, fu deposto da Papa Alessandro V, eletto dal concilio di Pisa, che diede l’Abbazia in commenda al card. Rainaldo Brancaccio. <br>
|- style="text-align:center;"
Si era in tempo di scisma e il cardinal Brancaccio, passato dall’obbedienza romana a quella avignosese, il 25 maggio 1410 incoronava Giovanni XXIII, succeduto ad Alessandro V. Approfittò Ugolino Trinci, legato al Papa romano, per nominare alla morte di Feliciano (1411), come Abate di Sassovivo, Giacomo figlio di Giacomuccio di Ugolino Novello Trinci, trentaduesimo della serie.  
| colspan="4" style= "background-color: #6891bb;" | <big>'''Foligno'''</big>
|-
| colspan="4" | [[File:Spqf.jpg|x64px]]
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Localizzazione'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| [[File:StemmaFoligno02.jpg|30px]] || [[File:StemmaProvinciaPerugia.jpg|30px]] || [[File:StemmaUmbria.jpg|30px]] || [[File:StemmaItalia.jpg|36px]]
|- style="text-align:center;"
| <small>'''Comune di Foligno'''</small> || <small>'''Provincia di Perugia'''</small> || <small>'''Regione Umbria'''</small> || <small>'''Italia'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Amministrazione'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" | <small>'''Sindaco:'''</small>
| colspan="2" | <small>Stefano Zuccarini</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Indirizzo Municipio:'''</small>
| colspan="2" | <small>Piazza della Repubblica,10</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Sito istituzionale:'''</small>
| colspan="2" | <small>https://www.comune.foligno.pg.it/</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Territorio'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" | <small>'''Coordinate:'''</small>
| colspan="2" | <small>42° 56' 42,00 N - 12° 42' 7,20 E</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Altitudine:'''</small>
| colspan="2" | <small>234 m s.l.m. (min 195 - max 1.250)</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Superficie:'''</small>
| colspan="2" | <small>264,67 Km<sup>2</sup></small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Abitanti:'''</small>
| colspan="2" | '''57.146'''
|-
| colspan="2" | <small>'''Densità:'''</small>
| colspan="2" | <small>215,92 ab/Km<sup>2</sup></small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Frazioni:'''</small>
| colspan="2" | <small>Vedi elenco</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Informazioni generali'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" | <small>'''Denominazione abitanti:'''</small>
| colspan="2" | <small>Folignati (singolare: Folignate)</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Patrono:'''</small>
| colspan="2" | <small>S. Feliciano Vescovo e Martire</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Giorno festivo:'''</small>
| colspan="2" | <small>24 gennaio</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Codice Postale:'''</small>
| colspan="2" | <small>06034</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Prefisso Telefonico:'''</small>
| colspan="2" | <small>0742</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Codice ISTAT:'''</small>
| colspan="2" | <small>054018</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Codice Catastale:'''</small>
| colspan="2" | <small>D653</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Reti di comuni'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| <small>Città del Bio</small> || <small>Città del Miele</small> || <small>Città dell'Olio</small> || <small>Patto dei Sindaci</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Gemellaggi'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" style="text-align:center;" | [[File:Belgium_flag.png|36px]]
| colspan="2" | <small>'''La Louvière''' (Belgio), dal 1996</small>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;" | [[File:Italy_flag.png|36px]]
| colspan="2" | <small>'''Gemona del Friuli''', dal 2001</small>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;" | [[File:Japan_flag.png|36px]]
| colspan="2" | <small>'''Shibukawa''' (Giappone), dal 2000</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|}
 
== Posizione ==
Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura. Il centro abitato più elevato in altitudine è la frazione di Curasci, che si trova a 1.016 m s.l.m., mentre il più basso è la frazione di Budino, posto a 196 m s.l.m. <br>
Da un punto di vista idrografico la maggior parte del territorio comunale è nel bacino del Tevere, quindi sul versante tirrenico della dorsale appenninica, mentre una parte, gli Altopiani di Colfiorito, è collocata sul versante adriatico. Tutto il territorio comunale si trova in zona ad elevato rischio sismico, secondo la classificazione prevista dal P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003, in “zona 1” con “rischio catastrofico”.<br>
 
Il clima del capoluogo e della pianura circostante è di tipo sub continentale, con inverni freddi e abbastanza umidi. Le estati sono calde e molte volte afose con diversi temporali, soprattutto in Giugno. In inverno ci sono spesso giorni con nebbia. La media di Gennaio, il mese più freddo, è di circa 5,3°, con frequenti gelate. Molto pronunciato è il fenomeno dell'inversione termica<ref><small>Sommariamente: l'aria a contatto con il terreno al calar del sole si raffredda molto rapidamente, raggiungendo temperature inferiori rispetto a quella degli strati atmosferici sovrastanti, col risultato che la temperatura risulta più bassa in pianura che in montagna.</small></ref>. L'autunno è tiepido ed è la stagione più piovosa dell'anno. La primavera è più fredda dell'autunno, con frequenti e dannose gelate tardive. Il clima della montagna è invece quello tipico dell'Appennino Centrale, di tipo sub-alpino continentale: inverni molto freddi, con abbondanti precipitazioni nevose e venti da Nord-Est, primavere incerte (sull'altopiano di Colfiorito non sono rare le nevicate anche a fine Marzo od Aprile inoltrato) e piovose, estati fresche, ideali per la villeggiatura, autunni anch'essi piovosi e che qualche volta sono un vero e proprio anticipo d'inverno.<br>
 
La pianura circostante, ricca di acque, è una delle più fertili aree agricole dell'Umbria, coltivata prevalentemente a cereali, cui si alternano foraggi e piante industriali; notevole diffusione ha il vigneto, mentre le colline intorno alla città sono ricoperte di uliveti. Una parte del territorio comunale si estende sulle montagne, a oriente, ricca di boschi e pascoli fino a raggiungere lo spartiacque appenninico, nella zona di grande interesse naturalistico denominata Altopiano di Colfiorito.<br>
 
Dal centro della città si snodano quattro vie principali, una delle quali attraversa Porta Romana, ed è quella che porta a Roma; un'altra da Porta Firenze conduce in Toscana, la terza da Porta Ancona, a una certa distanza dalla città, si divide in due, conducendo quella di destra a Civitanova e quella di sinistra ad Ancona o in Romagna, la quarta per la piazza di San Domenico è la Porta Todi o di Santa Maria e conduce a Todi. La forma ovale di Foligno, ormai persa nella ragnatela della periferia, è percepibile dalle colline che la circondano scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre. Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medievali.<br>
 
Il centro storico-monumentale della città si svolge attorno alle contigue piazze della Repubblica e del Duomo. La prima è un vasto spazio regolare, contraddistinto dalla sapiente composizione di edifici di stile e forma diversi. Al romanico prospetto del fianco laterale del Duomo si contrappone il prospetto neoclassico della facciata rifatta del Palazzo Comunale, a sua volta affiancata dal cinquecentesco Palazzo Orfini e dal quattrocentesco Palazzo Pretorio. Conclude la rassegna il Palazzo Trinci, opera che risale alla fine del Trecento, rifatto nel XIX secolo secondo schemi neoclassici e oggi sede del Museo Archeologico, della Pinacoteca Civica e della Biblioteca comunale. Piazza del Duomo è invece dominata dalla maestosa presenza della Chiesa, il cui impianto originale è del XII secolo. Venne poi radicalmente riplasmato nel Rinascimento e nel Settecento, su un disegno del Vanvitelli eseguito dal Piermarini. All'aspetto rappresentativo del centro, richiamato dall'edilizia nobile di diversi palazzi urbani, si contrappone il caratteristico ambiente del quartiere medievale e degli antichi borghi: in particolare, la minuta rete di vicoli del quartiere delle Poelle e i resti delle antiche fortificazioni sul lungofiume, tra cui la torre dei Cinque Cantoni. In posizione periferica rispetto al centro storico, in piazza San Domenico, sorge la chiesa di Santa Maria Infraportas che risale all'epoca romanica. L'edificio è preceduto da un portico su colonne originali ed è dotato di una massiccia torre campanaria quadrilatera.<br />
 
 
<!-- INIZIO PANORAMA -->
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! style="background: #F5FAFF;"| '''Panorama di Foligno'''
|-
|}
{{Panorama
|immagine = File:PanoramaFoligno.jpg
|altezza = 320
}}
<!-- FINE PANORAMA -->
 
La città è attualmente suddivisa in dieci Rioni, superstiti degli originari diciassette da cui era composta nel Medio Evo. Fra suddivisioni ed accorpamenti, ai primi dell'Ottocento i Rioni arrivarono ad essere venti, poi ridotti agli attuali dieci nel 1946, anno della riesumazione della Giostra della Quintana.
{| style= "border: 1px solid #000000; border-radius: 5px; box-shadow: 1px 1px 0px 0px #000000; background-color:#f4ffe3;"
|-
| [[File:PagDedicata.png|x30px]] ''<small>Vedi pagina dedicata:</small>'' [[Rioni di Foligno]]
|}
 
=== Cartografia ===


{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align:center; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"  
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align:center; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"  
|-
|-
|[[File:AbbaziaSassovivo02.jpg|x200px]]
|[[File:MappaItalliaCentrale.jpg|x320px]]
|[[File:AbbaziaSassovivo03.jpg|x200px]]
|[[File:MappaUmbria.jpg|x320px]]
|[[File:AbbaziaSassovivo04.jpg|x200px]]
|[[File:MappaFolignoGeoplan.jpg|x320px]]
|}
 
== Dintorni ==
Foligno è posta verso la metà di quella vasta pianura che si estende da Perugia a Spoleto. Questa pianura è fertilissima e le ultime pendici dei monti, che la circondano da ogni parte, sono coperte di viti e di olivi, in mezzo ai quali spuntano numerosi gruppi di case, numerose ville e innumerevoli casolari. Il Chiascio, il Topino, e il celebratissimo Clitunno, solcano e fecondano questa bella pianura che numerose città, affacciantisi sulle pendici dei monti circostanti, circondano e abbelliscono. A nord di Foligno, su di un colle ricco di olivi, spunta la vicina e antica Spello, ricca di memorie romane. A est di Foligno, Bevagna, l'antica Mevania, e a sud di questa, Montefalco, posta in superba posizione, da cui si domina gran parte dell'Umbria: a sud di Foligno, Trevi, l'antica Trebis, e alquanto più lontano l'alta Spoleto che in sé compendia tanta parte della storia medioevale d'Italia. Dal lato Est, inoltrandosi nell'Appennino attraverso la Flaminia e la Val di Chienti, si incontrano Valtopina, Nocera Umbra, Sellano ed infine le Marche.
 
=== Comuni limitrofi ===
Elenco dei comuni limitrofi a Foligno ordinati per distanza crescente, calcolata in linea d'area dal centro urbano.
<br>
 
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|- style="background-color:#6891BB"
| <span style="color:#FFFF00">'''COMUNI CONFINANTI (O DI PRIMA CORONA)'''</span> || <span style="color:#FFFF00">'''DISTANZA'''</span>
|- style="background-color:#FFFFFF"
|SPELLO||6,3 km
|-
|MONTEFALCO||7,3 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|BEVAGNA||7,6 km
|-
|TREVI||8,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|VALTOPINA||13,2 km
|-
|SELLANO||19,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|NOCERA UMBRA||19,9 km
|-
|SERRAVALLE DI CHIENTI (MC)||24,9 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|VISSO (MC)||31,5 km
|-style="background-color:#6891BB"
| <span style="color:#FFFF00">'''COMUNI CAPOLUOGO DELL'UMBRIA'''</span> ||
|-
|PERUGIA||31,0 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|TERNI||42,1 km
|-style="background-color:#6891BB"
| <span style="color:#FFFF00">'''ALTRE CITTA' ITALIANE'''</span> ||
|-
|ROMA||116,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|PESCARA||134,6 km
|-
|FIRENZE||150,2 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|BOLOGNA||204,9 km
|-
|NAPOLI||265,7 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|VENEZIA||279,1 km
|-
|GENOVA||346,7 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|MILANO||397,5 km
|-
|BARI||398,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|REGGIO CALABRIA||592,9 km
|}
<br>
 
{| style= "margin-left: auto; margin-right: auto; width: 90%; text-align: center; font-size:90%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 20px solid #6891BB; border-top: 10px solid #6891BB; border-right: 1px solid #6891BB; border-left: 1px solid #6891BB; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
|-
| [[File:ComuneMontefalco.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneNoceraUmbra.jpg|x96px]]
| [[File:ComunePerugia.JPG|x96px]]
| [[File:ComuneSellano.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneSerravalleDiChienti.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneSpello.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneTerni.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneTrevi.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneValtopina.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneVisso.jpg|x96px]]
|-
| <small>'''Montefalco'''</small>
| <small>'''Nocera Umbra'''</small>
| <small>'''Perugia'''</small>
| <small>'''Sellano'''</small>
| <small>'''Serravalle di Chienti'''</small>
| <small>'''Spello'''</small>
| <small>'''Terni'''</small>
| <small>'''Trevi'''</small>
| <small>'''Valtopina'''</small>
| <small>'''Visso'''</small>
|}
<br>
 
=== Località e Frazioni ===
Elenco Frazioni e Località del Comune di Foligno, con l'indicazione della distanza dalla città e l'altitudine sul livello del mare.<br>
<small>(Clicca su ['''Espandi'''] per visualizzare)</small>
<br>
 
{| class="mw-collapsible mw-collapsed" style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 50%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #FFFFFF;"
|- style="text-align: center;"
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''N°'''</span>
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''Località o Frazione'''</span>
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''Km da Foligno'''</span>
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''Mt. s.l.m.'''</span>
|-
| 1
| Abbazia di Sassovivo
| 9
| 575,8
|- style="background: #F5FAFF;"
| 2
| Acqua Santo Stefano
| 19
| 926,6
|-
| 3
| Afrile
| 17
| 850
|- style="background: #F5FAFF;"
| 4
| Aghi
| 12
| 450
|-
| 5
| Ali
| 27
| 939,8
|- style="background: #F5FAFF;"
| 6
| Altolina
| 8,4
| 290
|-
| 7
| Annifo
| 33
| 874
|- style="background: #F5FAFF;"
| 8
| Arvello
| 32,5
| 825
|-
| 9
| Ascolano
| 18
| 625
|- style="background: #F5FAFF;"
| 10
| Barri
| 15
| 693
|-
| 11
| Belfiore
| 6
| 295
|- style="background: #F5FAFF;"
| 12
| Borgarella
| 24
| 858
|-
| 13
| Borroni
| 2
| 220
|- style="background: #F5FAFF;"
| 14
| Budino
| 8
| 196
|-
| 15
| Camino
| 24,4
| 825
|- style="background: #F5FAFF;"
| 16
| Cancellara
| 6
| 436
|-
| 17
| Cancelli
| 17
| 902
|- style="background: #F5FAFF;"
| 18
| Cantagalli
| 7
| 208
|-
| 19
| Capannaccio
| 4,3
|
|- style="background: #F5FAFF;"
| 20
| Capodacqua
| 13
| 371
|-
| 21
| Caposomigiale
| 29,5
| 924
|- style="background: #F5FAFF;"
| 22
| Cappuccini
| 4
| 321,6
|-
| 23
| Cariè
| 37
| 906,4
|- style="background: #F5FAFF;"
| 24
| Carpello
| 2,5
| 324
|-
| 25
| Casa del Prete
| 7
| 207
|- style="background: #F5FAFF;"
| 26
| Casa Pacico
| 19,5
| 429
|-
| 27
| Casale del Leure
| 31
| 806
|- style="background: #F5FAFF;"
| 28
| Casale della Macchia
| 28
| 810
|-
| 29
| Casale di Morro
| 21
| 830
|- style="background: #F5FAFF;"
| 30
| Casale di Scopoli
| 15
| 840
|-
| 31
| Cascito
| 17
| 920
|- style="background: #F5FAFF;"
| 32
| Casco dell'Acqua
| 8
| 210
|-
| 33
| Casenove
| 16
| 570
|- style="background: #F5FAFF;"
| 34
| Casette di Cupigliolo
| 25
| 791
|-
| 35
| Casevecchie
| 6
| 208
|- style="background: #F5FAFF;"
| 36
| Cassignano
| 35
| 740
|-
| 37
| Castello di Morro
| 21,5
| 883,9
|- style="background: #F5FAFF;"
| 38
| Castretto
| 16,5
| 604
|-
| 39
| Cavallara
| 31
| 861
|- style="background: #F5FAFF;"
| 40
| Cave
| 3
| 218
|- style="background: #F5FAFF;"
| 41
| Cerritello
| 20,3
| 824
|-
| 42
| Chieve
| 21
| 655
|- style="background: #F5FAFF;"
| 43
| Cifo
| 18
| 675
|-
| 44
| Civitella
| 19
| 940
|- style="background: #F5FAFF;"
| 45
| Colfiorito
| 27
| 760
|-
| 46
| Collazzolo
| 20,9
| 781
|- style="background: #F5FAFF;"
| 47
| Colle di Verchiano
| 23
| 818
|-
| 48
| Colle San Giovanni
| 7
| 375
|- style="background: #F5FAFF;"
| 49
| Colle San Lorenzo
| 6
| 447
|-
| 50
| Colle Scandolaro
| 4,5
| 345
|- style="background: #F5FAFF;"
| 51
| Collelungo
| 14
| 696
|-
| 52
| Collenibbio
| 26
| 975
|- style="background: #F5FAFF;"
| 53
| Colpernaco
| 3
| 295
|-
| 54
| Colpersico
| 5
| 402
|- style="background: #F5FAFF;"
| 55
| Corvia
| 2
| 218
|-
| 56
| Costa di Arvello
| 28
| 813
|- style="background: #F5FAFF;"
| 57
| Crescenti
| 21
| 782
|-
| 58
| Croce di Roccafranca
| 24,8
| 1050
|- style="background: #F5FAFF;"
| 59
| Croce di Verchiano
| 21
| 794
|-
| 60
| Cupacci
| 12
| 636
|- style="background: #F5FAFF;"
| 61
| Cupigliolo
| 25
| 856
|-
| 62
| Cupoli
| 19,5
| 820
|- style="background: #F5FAFF;"
| 63
| Curasci
| 27
| 1016
|-
| 64
| Fiamenga
| 4,5
| 212
|- style="background: #F5FAFF;"
| 65
| Fondi
| 34
| 936
|-
| 66
| Forcatura
| 30
| 850
|- style="background: #F5FAFF;"
| 67
| Fraia
| 28
| 819
|-
| 68
| Hoffmann
| 3
| 242
|- style="background: #F5FAFF;"
| 69
| La Franca
| 17
| 794
|-
| 70
| La Spiazza
| 16
| 573
|- style="background: #F5FAFF;"
| 71
| La Valle
| 5,5
| 426
|-
| 72
| Leggiana
| 14,5
| 550
|- style="background: #F5FAFF;"
| 73
| Liè
| 7
| 420
|-
| 74
| Maceratola
| 3,5
| 215
|- style="background: #F5FAFF;"
| 75
| Maestà di Colfornaro
| 12
| 460
|-
| 76
| Madonna delle Grazie
| 20
| 675
|- style="background: #F5FAFF;"
| 77
| Montarone
| 22
| 824
|-
| 78
| Morro
| 21
| 868
|- style="background: #F5FAFF;"
| 79
| Navello
| 3,5
| 259
|-
| 80
| Orchi
| 17
| 485
|- style="background: #F5FAFF;"
| 81
| Paciana
|
|
|-
| 82
| Palarne
| 31
| 876
|- style="background: #F5FAFF;"
| 83
| Pale
| 9,5
| 480
|-
| 84
| Pallailla - I Santi
| 17,3
| 618
|- style="background: #F5FAFF;"
| 85
| Perticani
| 3
| 218
|-
| 86
| Pescara I°
| 3
| 355
|- style="background: #F5FAFF;"
| 87
| Pescara II°
| 3,5
| 361
|-
| 88
| Pieve Fanonica
| 10,5
| 327
|- style="background: #F5FAFF;"
| 89
| Pisenti
| 16,5
| 792
|-
| 90
| Poggiarello
| 11,5
| 451
|- style="background: #F5FAFF;"
| 91
| Polveragna
| 32
| 830
|-
| 92
| Ponte San Lazzaro
| 26
| 701
|- style="background: #F5FAFF;"
| 93
| Ponte Santa Lucia
| 10,5
| 494
|-
| 94
| Pontecentesimo
| 9,5
| 325
|- style="background: #F5FAFF;"
| 95
| Popola
| 25
| 852
|-
| 96
| Rasiglia
| 19
| 636
|- style="background: #F5FAFF;"
| 97
| Ravignano
| 8,5
| 510
|-
| 98
| Rio
| 17
| 740
|- style="background: #F5FAFF;"
| 99
| Roccafranca
| 28
| 802
|-
| 100
| Roviglieto
| 8
| 706
|- style="background: #F5FAFF;"
| 101
| San Bartolomeo
| 2,8
| 360
|-
| 102
| San Giovanni Profiamma
| 4
| 264
|- style="background: #F5FAFF;"
| 103
| San Sebastiano
| 3,6
|
|-
| 104
| San Vittore
| 7
| 337
|- style="background: #F5FAFF;"
| 105
| Sant'Eraclio
| 3
| 232
|-
| 106
| Santo Stefano dei Piccioni
| 6
| 355
|- style="background: #F5FAFF;"
| 107
| Scafali
| 4
| 213
|-
| 108
| Scandolaro
| 6
| 452
|- style="background: #F5FAFF;"
| 109
| Scanzano
| 5
| 265
|-
| 110
| Scopoli
| 12
| 532
|- style="background: #F5FAFF;"
| 111
| Seggio
| 19
| 916
|-
| 112
| Serra Alta
| 5,3
| 450
|- style="background: #F5FAFF;"
| 113
| Serra Bassa
| 5,1
| 425
|-
| 114
| Serrone
| 16,5
| 580,6
|- style="background: #F5FAFF;"
| 115
| Sostino
| 11
| 659
|-
| 116
| Sterpete
| 2
| 220
|- style="background: #F5FAFF;"
| 117
| Tenne
| 2,4
| 212
|-
| 118
| Tesina
| 15
| 710
|- style="background: #F5FAFF;"
| 119
| Tito
| 38
| 860
|-
| 120
| Torre di Montefalco
| 7
| 208
|- style="background: #F5FAFF;"
| 121
| Treggio
| 5
| 400
|-
| 122
| Uppello
| 3
| 382
|- style="background: #F5FAFF;"
| 123
| Vallupo
| 21
| 930
|-
| 124
| Vegnole
| 5
| 400
|- style="background: #F5FAFF;"
| 125
| Verchiano
| 22
| 775
|-
| 126
| Vescia
| 4
| 265
|- style="background: #F5FAFF;"
| 127
| Vionica
| 20,5
| 769
|-
| 128
| Volperino
| 21
| 850
|}
|}
<br>
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 90%; text-align: center; font-size:90%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
| [[File:FrazAbbaziaSassovivo.jpg|x96px]]
| [[File:FrazAnnifo.jpg|x96px]]
| [[File:FrazBelfiore.jpg|x96px]]
| [[File:FrazCapodacqua.jpg|x96px]]
| [[File:FrazCasenove.jpg|x96px]]
| [[File:FrazColfiorito.jpeg|x96px]]
| [[File:FrazLeggiana.jpg|x96px]]
| [[File:FrazPale.jpg|x96px]]
| [[File:FrazRasiglia.jpg|x96px]]
|-
|<small>'''Sassovivo'''</small>
|<small>'''Annifo'''</small>
|<small>'''Belfiore'''</small>
|<small>'''Capodacqua'''</small>
|<small>'''Casenove'''</small>
|<small>'''Colfiorito'''</small>
|<small>'''Leggiana'''</small>
|<small>'''Pale'''</small>
|<small>'''Rasiglia'''</small>
|-
| [[File:FrazRio.jpg|x96px]]
| [[File:FrazSanBartolomeo.jpg|x96px]]
| [[File:FrazSanGiovanniProfiamma.jpg|x96px]]
| [[File:FrazSantEraclio.jpg|x96px]]
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| [[File:FrazTorreMontefalco.jpg|x96px]]
| [[File:FrazTreggio.jpg|x96px]]
| [[File:FrazVerchiano.jpg|x96px]]
| [[File:FrazVolperino.jpg|x96px]]
|-
|<small>'''Rio'''</small>
|<small>'''San Bartolomeo'''</small>
|<small>'''San Giovanni Profiamma'''</small>
|<small>'''Sant'Eraclio'''</small>
|<small>'''Scopoli'''</small>
|<small>'''Torre di Montefalco'''</small>
|<small>'''Treggio'''</small>
|<small>'''Verchiano'''</small>
|<small>'''Volperino'''</small>
|}
<br>
== Cenni di Storia ==
L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates”. La Fulginia umbra (città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C. e di cui si hanno memorie precedenti al 500 a.C.), poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flaminia (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Tinia romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. Dal 258 a.C. fu Prefettura e Municipio, dal 254 a.C., iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale. Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550.<br>
Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi. Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, da papa Innocenzo III. Nel 1255 iniziò il periodo comunale e fu assoggettata prima all'Impero e poi ai Trinci fino al 1439. Durante la prima metà del XIII secolo, fatta eccezione per il breve periodo (1237-1239) in cui si alleò con Todi, Gubbio e soprattutto con la potentissima e guelfa Perugia, Foligno fu saldamente fedele all'Impero. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia. La prima fu combattuta tra il 1248 e il 1251, la seconda nel 1254, la terza tra il 1282 e il 1283 e la quarta tra il 1288 e il 1289. Le prime tre furono vinte dai folignati, nell'ultima ebbe invece la meglio Perugia che estese la propria sfera di influenza a Foligno. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur, "Grundman sostiene addirittura che una vittoria di Foligno avrebbe aperto la strada in Umbria per un tipo di sviluppo economico, politico e culturale del tutto diverso, mentre la dominazione di Perugia ha fatto di essa il Mezzogiorno dell'Italia centrale, dedito principalmente alle attività agricole e subordinato, dal punto di vista commerciale e finanziario, agli uomini d'affari toscani...". La fazione ghibellina, sempre più potente fino alla morte di Federico II, fu poi soppiantata da quella guelfa nel 1254, ma nel 1268 troviamo la città nuovamente ghibellina governata da Ansaldo di Filippo degli Anastasi. Nel 1305, sconfitto Corrado degli Anastasi, con la nomina di Nallo Trinci a Gonfaloniere di Giustizia, ovvero Capitano di parte Guelfa e Capitano del Popolo, per Foligno iniziò un lungo periodo di governo signorile che terminò nel 1439 con la cacciata di Corrado Trinci per mano del cardinale Giovanni Vitelleschi, incaricato da papa Eugenio IV "de reductione communis et hominum civitatis Fulginei ad obedientiam et gremium Ecclesiae". Nel Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, sotto la signoria guelfa dei Trinci (alleati di Perugia), Foligno estese i propri confini fino all'Abruzzo. Fu questa un'epoca di notevole sviluppo economico per la città, con l'affermazione di manifatture legate alla lavorazione del legno, della carta, dei filati, della ceramica e di alcuni metalli (fra cui oro e argento). A Foligno si svolgeva anticamente (dal 20 maggio al 20 luglio di ogni anno dal 1425 e fino al 1816) una nota fiera, denominata “Fiera dei Soprastanti”, alla quale accorrevano mercanti da tutta Europa.<br>
Con il ritorno del dominio del Papa, Foligno tornò ad essere amministrata da magistrature comunali, anche se la loro autonomia fu più nominale che sostanziale. Proprio in quegli anni, infatti, lo Stato della Chiesa iniziò la sua riorganizzazione amministrativa e politica in modo da poter meglio controllare le periferie. I forti contrasti, sorti dopo il 1439, tra la fazione popolare e quella nobiliare terminarono nel 1460 con l'esclusione, concessa da papa Pio II all'aristocrazia cittadina, del ceto popolare dal consiglio comunale. Da allora Foligno ebbe una delle forme oligarchiche più rigide dello Stato Pontificio. Foligno è stata sempre fornitrice ufficiale di canapa dello Stato Pontificio, con la quale venivano realizzate soprattutto corde per campane. Le principali coltivazioni di canapa si sviluppavano nella zona ovest della città, in corrispondenza delle attuali Fiamenga e Budino. La città sotto lo Stato Pontificio, ne ha condiviso le sorti fino alla sua incorporazione nel Regno d'Italia.<br>
Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche). Subì per questo numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero per circa l'80%, e a tal riguardo, la città fu poi insignita di medaglia d'argento. Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti anche di entità catastrofica: il più recente, di magnitudo 6.1, risale al 26 settembre 1997. Il sisma, con epicentro nella frazione di Annifo, causò molti danni alla città: furono maggiormente colpite, oltre ad Annifo, le altre frazioni montane, tra cui quella di Colfiorito, poiché più vicine all'epicentro rispetto al centro città. La scossa principale fu seguita da uno sciame sismico che si protrasse per quasi un anno. La scossa delle 17:23 del 14 ottobre 1997, di magnitudo 5.5, con epicentro tra Sellano e Preci, causò il crollo della lanterna del Palazzo Comunale, chiamata erroneamente anche “torrino": la scossa si verificò durante un sopralluogo dei vigili del fuoco che cercavano di mettere in sicurezza la torre e fu ripresa in diretta TV. Il 14 ottobre 2007, con una festosa cerimonia pubblica in piazza della Repubblica, si è inaugurato il completamento del restauro della parte terminale (sovrastruttura a forma di lanterna) della torre civica del Palazzo Comunale, dopo il crollo avvenuto esattamente 10 anni prima. Fra il 2008 e il 2014, nell'ambito del P.I.R. (piano integrato di recupero), il centro storico viene ripavimentato e riqualificato: vengono rifatte ex novo la rete fognaria, la rete idrica, la rete del gas metano, la rete elettrica e la rete telefonica.<br>


== Note storiche e biografiche ==
=== Onorificenze ===
Giacomo si era fatto monaco nel 1392 e nel 1402 era stato nominato Priore del monastero di Sant’Egidio di Orvieto; nel 1405 era Priore di S. Giacomo di Orte e nel 1410 Priore di S. Liberato di Mugnano.
La città di Foligno è stata decorata con la ''Medaglia d'argento al Valor Civile''.<br />
Ebbe una prima conferma ad Abate di Sassovivo il 22 dicembre 1411 da Gregorio XII; fu quindi confermato il 21 ottobre dell’anno successivo dal papa pisano Giovanni XXIII. Egli, creatura dei Trinci, era divenuto uno dei referenti della Curia Papale tanto che, nel 1418, Martino V lo nominava "''collettore per l’Umbria dei tributi dovuti alla Camera apostolica''" e anche “''commissario nelle cause e discordie fra la terra di Colliscipoli e la città di Narni per causa de’ confini, che egli pose in pace''”. Dopodiché lo stesso Martino V lo creò “Governatore della Sabina", nel 1424, che resse fino al 1426; e "Governatore di Rieti”, mentre il 23 dicembre 1425 il Papa “''gli donava, in vita, la rocca o fortezza d’Andolina nella diocesi di Nocera et egli la restaurava e comprava per fiorini 600 la Penna, castello nel territorio di Amelia''. <br>
 
All’epoca l’Abate Giacomo già conduceva una vita disordinata:  
[[File:ValorCivile.png|170px]]
<poem style="border: 1px solid #7B7B7B; background-color: #F5FAFF; padding: 5px;">
<poem style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 60%; text-align:center; border: 1px solid #7B7B7B; background-color: #F5FAFF; padding: 5px;">
<small>''Giberto Trinci, figlio spurio del detto abate Giacomo Trinci di Sassovivo fonda a Montefalco la famiglia degli Abbati. Pellegrino, Dario, Valteriano, Venanzo e Dionigi altri figli di detto abbate vanno ad habitar in Todi e vi fondano la famiglia de’ Trinci dove s’estinse l’anno 1605, essendo però in piedi quei dell’Abbate in Montefalco''”</small>
<small>''Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane.''
<small>'''Nota di Ludovico Jacobilli, nelle "Cronache della città di Foligno", sotto l'anno 1423.'''</small>
''Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori''.</small>
</poem>
</poem>
A conferire il riconoscimento, il 16 gennaio 1961, fu il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che lo consegnò all'allora sindaco di Foligno, Italo Fittajoli.<br>


Già al tempo di Troiano il monastero di Sassovivo si era dotato di una torre di difesa ma, attesa la crisi in cui versavano le città dello Stato della Chiesa, l’Abate non solo lo fece con il consenso del Comune di Foligno ma, fortificate le mura e costruita la torre stessa, ne affidò la relativa custodia allo stesso Comune. <br>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Le cose cambiarono quando l’Abate Giacomo, ripristinate le vecchie difese e resa funzionale la torre, vi collocò anche una piccola guarnigione di soldati forestieri, capitanati da Francesco di Lugnano.
 
Corrado Trinci, il 19 giugno 1422, aveva ricevuto da Martino V il “''privilegium iurispatronatus monasterii S. Crucis Saxivivi, Ordinis sancti Benedicti, Fulginat. diocesis''”. Aveva quindi tutti i diritti per intervenire: fece così convocare d’urgenza un consiglio comunale. <br>
=== Architetture religiose ===
Apollonio Boncompagni da Visso, vicario di Corrado Trinci, esposto l’accaduto, sottolineò il pericolo che stavano correndo i Folignati in quanto l’abbazia, fino ad allora rimasta indifesa, era divenuta un ''monasterium-castrum'' inespugnabile e l’Abate, antagonista del comune e del Vicario Pontificio Corrado Trinci, vi aveva introdotto dei soldati; l’accaduto costituiva un serio pericolo per la sicurezza dei Folignati, invitava pertanto il consiglio comunale a esprimersi sul da farsi. <br>
<div style="column-count:3;-moz-column-count:3;-webkit-column-count:3">
In base ai vari pareri fu quindi formulata la seguente proposta: "''sia inviata un’ambasceria al Papa per chiedere la demolizione della torre e lo smantellamento delle difese poste sulle mura e un’altra ambasceria a Perugia, presso il Legato Pontificio, per informarlo sullo stato dei fatti''". <br>
* Abbazia di Sassovivo
Senza perdere tempo, al consiglio ristretto si procedette alla nomina di tre ambasciatori da inviare a papa Martino V, e cioè “''Iohannem de Scoppio, Victorem de Rangonibus de Mutina, habitans Fulginei et Benentisum Iacobi d. Crissii de Fulgineo''”. Detti ambasciatori partirono per Roma il 20 luglio e fecero ritorno il 2 agosto successivo, portando con sé due brevi di Papa Martino: uno per il Legato Pontificio che risiedeva a Perugia, l’altro per il comune di Foligno, autorizzato con la sovrintendenza del Legato Pontificio ad abbattere la torre e a smantellare le difese, a condizione che non subissero danni né la chiesa conventuale, né le abitazioni dei monaci. <br>
* Basilica di Santa Maria Infraportas
Tre giorni dopo, accertato che per dette demolizioni non avrebbero sofferto né la chiesa né il monastero, si procedette a demolire la torre e a smantellare le fortificazioni.<br>
* Cattedrale di San Feliciano
L’abate Giacomo incassava lo smacco, ma qualche mese dopo si rifaceva in quanto, il 31 dicembre 1426, “''fr. Francesco di Salvoro d’Emiliano Orfini da Foligno, monaco della Congregazione di Sassovivo et abbate del monastero di S. Felice di Giano rinunciava detto monastero a Giacomo abbate di Sassovivo per esser molto rovinato''”. Seguirono gli acquisti di altri benefici: “''a dì 10 febbraro [1427] papa Martino crea Giacomino Trinci da Foligno abbate commendatario del monastero dei Ss. Fidenzio e Terenzio nella diocesi di Todi, senza lasciar quello di Sassovivo''". <br>
* Chiesa del Corpo di Cristo, detta di Betlem
Nel 1431 si impadronì del castello di S. Pietro, appresso Frignano e Porano nel castello d’Amelia, e vi edificò la chiesa di S. Martino.<br>
* Chiesa del Santissimo Salvatore
''Giacomo Trinci, abbate di Sassovivo, essendosi impadronito del castello di S. Pietro, che stava appresso Amelia et alli castelli di Frignano e di Porano, al presente rovinato affatto e ove aveva edificata la chiesa di S. Martino e tenendo l’abbate detto castello con molti altri luoghi, Evangelista Franceschini, confaloniero d’Orte, vi manda Vanni suo figlio con Leonello et altri huomini a ripigliarlo dalle mani dell’abate che se ne stava in monastero, castello de’ marchesi di Montoro, né confini d’Orte, ove l’abbate è fatto prigioniero e ritenuto da nemico da Narni ove, per riscatto, fu necessitato, per mezzo di Pier Gentile Varani, pagar mille fiorini d’oro e li pagò per lui Corrado Trinci, lasciando in tanto per ostaggio Peregrino figlio di detto abbate, il quale per benemerito va dal nuovo papa per ottener che restituisse tutto lo stato levatogli in gran parte dall’antecessore, supplicandolo, ad istanza di Corrado, a voler mandargli per commissario l’abbate Piccinino che stava con mons. Conti, o d. Masseo che stava col cardinal di S. Marcello, acciò prenda la città di Fuligno e Passignano per il papa e che giuri di star per esso Corrado il quale essendo stato quattro mesi a sue spese in Roma e comprata a denari contanti l’inimicizia de’ Colonnesi et havea presa la gratia del cardinal Camerlengo per haver fatto commissario il cardinal Vitelleschi governator della Marca”.<br>
* Chiesa di Santa Caterina
Nel settembre del 1434 l’Abate Giacomo, accusato “''per molti eccessi o scandali''”, era andato a Roma a giustificarsi presso Papa Eugenio IV; fu però assolto il 5 ottobre di quello stesso anno. Riconciliatosi con Corrado Trinci, da questi dopo la disfatta di Colfiorito – avvenuta nel 1435 presso Colfiorito, dove Fortebracci, alleato dei Trinci perdette la vita combattendo contro l’armata dello Sforza –, veniva nomina- to ambasciatore e, insieme a Francesco Elmi, inviato presso Eugenio IV. Il 27 agosto 1435 l’Elmi e l’Abate Trinci ricevettero la procura da Corrado III e l’8 settembre successivo i due firmavano nel convento di S. Maria Novella a Firenze l’accordo con il Card. Camerario Francesco Condulmer, in rappresentanza del Papa: in forza dell’accordo Corrado Trinci dichiarava di sottomettersi alla Sede Apostolica, pronto a prestare il giuramento di fedeltà, a pagare i censi dovuti per il passato e il futuro e a restituire le città e le terre indebitamente occupate; mentre il Pontefice lo confermava suo Vicario in Foligno, Nocera Umbra e Valtopina. fu dunque un successo per l’Abate; ma quando, nel maggio del 1439, il Cardinal Vitelleschi, Legato Pontificio, cinse d’assedio Foligno l’Abate Giacomo, di nuovo voltò le spalle a Corrado, si unì al complotto guidato da Elmi e costituito da tredici componenti del consiglio dei nobili che reggeva la città con lo scopo di eliminare Corrado Trinci e di raggiungere un accordo con il Cardinal Legato.  
* Chiesa di Santa Maria di Pistia
Recuperata la città alla Chiesa ci furono dure rappresaglie nei confronti del passato regime, a cominciare da Corrado Trinci che, arrestato, fu tradotto nella Rocca di Soriano dove fu strangolato la notte del 14 luglio 1441; mentre il suo cancelliere Benedetto Rampeschi fu decapitato, insieme a suo figlio Giacomo. Lo stesso Giacomo Trinci, fu fatto arrestare dal Vitelleschi “perché aveva inteso che [...] haveva fatto molti mali e viveva con molta libertà & inosservanza: lo fece prender e mandar prigione in Civita Vecchia e di lì poi fu dal papa fatto trasferir in Torre di Nona di Roma, ove poi morì”.
* Chiesa di Santa Maria in Campis
* Chiesa di San Francesco
* Chiesa di San Giacomo
* Chiesa di San Nicolò
* Chiesa di San Paolo Apostolo
* Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata
* Ex Chiesa di San Domenico - Auditorium di San Domenico
* Monastero di Sant'Anna
* Monastero di Santa Lucia
* Monastero di Santa Maria di Betlem
* Oratorio del Crocefisso
* Oratorio della Misericordia
* Oratorio della Nunziatella
</div>
 
=== Architetture civili ===
<div style="column-count:3;-moz-column-count:3;-webkit-column-count:3">
* Palazzo Comunale
* Palazzo Trinci
* Palazzo del Podestà
* Palazzo delle Canoniche
* Palazzo delle Logge
* Palazzo Alleori-Ubaldi
* Palazzo Barnabò alle Conce
* Palazzo Barugi-Meloni
* Palazzo Brunetti-Candiotti
* Palazzo Cantagalli
* Palazzo Cibo-Nocchi
* Palazzo Deli
* Palazzo Giusti-Orfini
* Palazzo Lezi-Marchetti
* Palazzo Orfini
* Palazzo Pesci-Maiolica
* Palazzo Pierantoni
* Palazzo Piermarini
* Palazzo Varini
* Parco dei Canapè
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|<small>'''Parco dei Canapè'''</small>
|<small>'''Statua dell'Alunno'''</small>
|}
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[[Categoria:I Trinci]]
[[Categoria:Foligno]]

Versione attuale delle 21:50, 5 nov 2021

Foligno (Fulginia, Fulginium o Fulginiae in latino, Fuligno in dialetto folignate) è la terza città dell'Umbria, è situata a 234 m. sul livello del mare, al centro della Valle Umbra, in corrispondenza dello sbocco in piano e della confluenza delle valli del fiume Topino e del fiume Menotre, tributari del Tevere. Il comune di Foligno si trova in provincia di Perugia e conta 55.609[1] abitanti. La città di Foligno è il centro commerciale e industriale più ricco e importante della Valle Umbra e, per la centralità della sua ubicazione, punto d'incontro d'importanti arterie di comunicazione dell'Italia centrale, è uno dei principali nodi stradali e ferroviari dell'intera regione. Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto. Nel 1997 la città è stata colpita, insieme ad una vasta zona lungo il confine tra Umbria e Marche, da un prolungato sciame sismico che ha seriamente danneggiato la città e le frazioni di montagna. La successiva ricostruzione, seguita da una lunga e complessa opera di riqualificazione del centro urbano, hanno fatto per lunghi anni di Foligno un cantiere a cielo aperto. Nonostante gli innumerevoli disagi, è opinione comune che Foligno oggi sia più bella che mai.


Foligno
Localizzazione

Comune di Foligno Provincia di Perugia Regione Umbria Italia

Amministrazione

Sindaco: Stefano Zuccarini
Indirizzo Municipio: Piazza della Repubblica,10
Sito istituzionale: https://www.comune.foligno.pg.it/

Territorio

Coordinate: 42° 56' 42,00 N - 12° 42' 7,20 E
Altitudine: 234 m s.l.m. (min 195 - max 1.250)
Superficie: 264,67 Km2
Abitanti: 57.146
Densità: 215,92 ab/Km2
Frazioni: Vedi elenco

Informazioni generali

Denominazione abitanti: Folignati (singolare: Folignate)
Patrono: S. Feliciano Vescovo e Martire
Giorno festivo: 24 gennaio
Codice Postale: 06034
Prefisso Telefonico: 0742
Codice ISTAT: 054018
Codice Catastale: D653

Reti di comuni

Città del Bio Città del Miele Città dell'Olio Patto dei Sindaci

Gemellaggi

La Louvière (Belgio), dal 1996
Gemona del Friuli, dal 2001
Shibukawa (Giappone), dal 2000

Posizione

Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura. Il centro abitato più elevato in altitudine è la frazione di Curasci, che si trova a 1.016 m s.l.m., mentre il più basso è la frazione di Budino, posto a 196 m s.l.m.
Da un punto di vista idrografico la maggior parte del territorio comunale è nel bacino del Tevere, quindi sul versante tirrenico della dorsale appenninica, mentre una parte, gli Altopiani di Colfiorito, è collocata sul versante adriatico. Tutto il territorio comunale si trova in zona ad elevato rischio sismico, secondo la classificazione prevista dal P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003, in “zona 1” con “rischio catastrofico”.

Il clima del capoluogo e della pianura circostante è di tipo sub continentale, con inverni freddi e abbastanza umidi. Le estati sono calde e molte volte afose con diversi temporali, soprattutto in Giugno. In inverno ci sono spesso giorni con nebbia. La media di Gennaio, il mese più freddo, è di circa 5,3°, con frequenti gelate. Molto pronunciato è il fenomeno dell'inversione termica[2]. L'autunno è tiepido ed è la stagione più piovosa dell'anno. La primavera è più fredda dell'autunno, con frequenti e dannose gelate tardive. Il clima della montagna è invece quello tipico dell'Appennino Centrale, di tipo sub-alpino continentale: inverni molto freddi, con abbondanti precipitazioni nevose e venti da Nord-Est, primavere incerte (sull'altopiano di Colfiorito non sono rare le nevicate anche a fine Marzo od Aprile inoltrato) e piovose, estati fresche, ideali per la villeggiatura, autunni anch'essi piovosi e che qualche volta sono un vero e proprio anticipo d'inverno.

La pianura circostante, ricca di acque, è una delle più fertili aree agricole dell'Umbria, coltivata prevalentemente a cereali, cui si alternano foraggi e piante industriali; notevole diffusione ha il vigneto, mentre le colline intorno alla città sono ricoperte di uliveti. Una parte del territorio comunale si estende sulle montagne, a oriente, ricca di boschi e pascoli fino a raggiungere lo spartiacque appenninico, nella zona di grande interesse naturalistico denominata Altopiano di Colfiorito.

Dal centro della città si snodano quattro vie principali, una delle quali attraversa Porta Romana, ed è quella che porta a Roma; un'altra da Porta Firenze conduce in Toscana, la terza da Porta Ancona, a una certa distanza dalla città, si divide in due, conducendo quella di destra a Civitanova e quella di sinistra ad Ancona o in Romagna, la quarta per la piazza di San Domenico è la Porta Todi o di Santa Maria e conduce a Todi. La forma ovale di Foligno, ormai persa nella ragnatela della periferia, è percepibile dalle colline che la circondano scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre. Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medievali.

Il centro storico-monumentale della città si svolge attorno alle contigue piazze della Repubblica e del Duomo. La prima è un vasto spazio regolare, contraddistinto dalla sapiente composizione di edifici di stile e forma diversi. Al romanico prospetto del fianco laterale del Duomo si contrappone il prospetto neoclassico della facciata rifatta del Palazzo Comunale, a sua volta affiancata dal cinquecentesco Palazzo Orfini e dal quattrocentesco Palazzo Pretorio. Conclude la rassegna il Palazzo Trinci, opera che risale alla fine del Trecento, rifatto nel XIX secolo secondo schemi neoclassici e oggi sede del Museo Archeologico, della Pinacoteca Civica e della Biblioteca comunale. Piazza del Duomo è invece dominata dalla maestosa presenza della Chiesa, il cui impianto originale è del XII secolo. Venne poi radicalmente riplasmato nel Rinascimento e nel Settecento, su un disegno del Vanvitelli eseguito dal Piermarini. All'aspetto rappresentativo del centro, richiamato dall'edilizia nobile di diversi palazzi urbani, si contrappone il caratteristico ambiente del quartiere medievale e degli antichi borghi: in particolare, la minuta rete di vicoli del quartiere delle Poelle e i resti delle antiche fortificazioni sul lungofiume, tra cui la torre dei Cinque Cantoni. In posizione periferica rispetto al centro storico, in piazza San Domenico, sorge la chiesa di Santa Maria Infraportas che risale all'epoca romanica. L'edificio è preceduto da un portico su colonne originali ed è dotato di una massiccia torre campanaria quadrilatera.


Panorama di Foligno


La città è attualmente suddivisa in dieci Rioni, superstiti degli originari diciassette da cui era composta nel Medio Evo. Fra suddivisioni ed accorpamenti, ai primi dell'Ottocento i Rioni arrivarono ad essere venti, poi ridotti agli attuali dieci nel 1946, anno della riesumazione della Giostra della Quintana.

Vedi pagina dedicata: Rioni di Foligno

Cartografia

Dintorni

Foligno è posta verso la metà di quella vasta pianura che si estende da Perugia a Spoleto. Questa pianura è fertilissima e le ultime pendici dei monti, che la circondano da ogni parte, sono coperte di viti e di olivi, in mezzo ai quali spuntano numerosi gruppi di case, numerose ville e innumerevoli casolari. Il Chiascio, il Topino, e il celebratissimo Clitunno, solcano e fecondano questa bella pianura che numerose città, affacciantisi sulle pendici dei monti circostanti, circondano e abbelliscono. A nord di Foligno, su di un colle ricco di olivi, spunta la vicina e antica Spello, ricca di memorie romane. A est di Foligno, Bevagna, l'antica Mevania, e a sud di questa, Montefalco, posta in superba posizione, da cui si domina gran parte dell'Umbria: a sud di Foligno, Trevi, l'antica Trebis, e alquanto più lontano l'alta Spoleto che in sé compendia tanta parte della storia medioevale d'Italia. Dal lato Est, inoltrandosi nell'Appennino attraverso la Flaminia e la Val di Chienti, si incontrano Valtopina, Nocera Umbra, Sellano ed infine le Marche.

Comuni limitrofi

Elenco dei comuni limitrofi a Foligno ordinati per distanza crescente, calcolata in linea d'area dal centro urbano.

COMUNI CONFINANTI (O DI PRIMA CORONA) DISTANZA
SPELLO 6,3 km
MONTEFALCO 7,3 km
BEVAGNA 7,6 km
TREVI 8,4 km
VALTOPINA 13,2 km
SELLANO 19,4 km
NOCERA UMBRA 19,9 km
SERRAVALLE DI CHIENTI (MC) 24,9 km
VISSO (MC) 31,5 km
COMUNI CAPOLUOGO DELL'UMBRIA
PERUGIA 31,0 km
TERNI 42,1 km
ALTRE CITTA' ITALIANE
ROMA 116,4 km
PESCARA 134,6 km
FIRENZE 150,2 km
BOLOGNA 204,9 km
NAPOLI 265,7 km
VENEZIA 279,1 km
GENOVA 346,7 km
MILANO 397,5 km
BARI 398,4 km
REGGIO CALABRIA 592,9 km


Montefalco Nocera Umbra Perugia Sellano Serravalle di Chienti Spello Terni Trevi Valtopina Visso


Località e Frazioni

Elenco Frazioni e Località del Comune di Foligno, con l'indicazione della distanza dalla città e l'altitudine sul livello del mare.
(Clicca su [Espandi] per visualizzare)

Località o Frazione Km da Foligno Mt. s.l.m.
1 Abbazia di Sassovivo 9 575,8
2 Acqua Santo Stefano 19 926,6
3 Afrile 17 850
4 Aghi 12 450
5 Ali 27 939,8
6 Altolina 8,4 290
7 Annifo 33 874
8 Arvello 32,5 825
9 Ascolano 18 625
10 Barri 15 693
11 Belfiore 6 295
12 Borgarella 24 858
13 Borroni 2 220
14 Budino 8 196
15 Camino 24,4 825
16 Cancellara 6 436
17 Cancelli 17 902
18 Cantagalli 7 208
19 Capannaccio 4,3
20 Capodacqua 13 371
21 Caposomigiale 29,5 924
22 Cappuccini 4 321,6
23 Cariè 37 906,4
24 Carpello 2,5 324
25 Casa del Prete 7 207
26 Casa Pacico 19,5 429
27 Casale del Leure 31 806
28 Casale della Macchia 28 810
29 Casale di Morro 21 830
30 Casale di Scopoli 15 840
31 Cascito 17 920
32 Casco dell'Acqua 8 210
33 Casenove 16 570
34 Casette di Cupigliolo 25 791
35 Casevecchie 6 208
36 Cassignano 35 740
37 Castello di Morro 21,5 883,9
38 Castretto 16,5 604
39 Cavallara 31 861
40 Cave 3 218
41 Cerritello 20,3 824
42 Chieve 21 655
43 Cifo 18 675
44 Civitella 19 940
45 Colfiorito 27 760
46 Collazzolo 20,9 781
47 Colle di Verchiano 23 818
48 Colle San Giovanni 7 375
49 Colle San Lorenzo 6 447
50 Colle Scandolaro 4,5 345
51 Collelungo 14 696
52 Collenibbio 26 975
53 Colpernaco 3 295
54 Colpersico 5 402
55 Corvia 2 218
56 Costa di Arvello 28 813
57 Crescenti 21 782
58 Croce di Roccafranca 24,8 1050
59 Croce di Verchiano 21 794
60 Cupacci 12 636
61 Cupigliolo 25 856
62 Cupoli 19,5 820
63 Curasci 27 1016
64 Fiamenga 4,5 212
65 Fondi 34 936
66 Forcatura 30 850
67 Fraia 28 819
68 Hoffmann 3 242
69 La Franca 17 794
70 La Spiazza 16 573
71 La Valle 5,5 426
72 Leggiana 14,5 550
73 Liè 7 420
74 Maceratola 3,5 215
75 Maestà di Colfornaro 12 460
76 Madonna delle Grazie 20 675
77 Montarone 22 824
78 Morro 21 868
79 Navello 3,5 259
80 Orchi 17 485
81 Paciana
82 Palarne 31 876
83 Pale 9,5 480
84 Pallailla - I Santi 17,3 618
85 Perticani 3 218
86 Pescara I° 3 355
87 Pescara II° 3,5 361
88 Pieve Fanonica 10,5 327
89 Pisenti 16,5 792
90 Poggiarello 11,5 451
91 Polveragna 32 830
92 Ponte San Lazzaro 26 701
93 Ponte Santa Lucia 10,5 494
94 Pontecentesimo 9,5 325
95 Popola 25 852
96 Rasiglia 19 636
97 Ravignano 8,5 510
98 Rio 17 740
99 Roccafranca 28 802
100 Roviglieto 8 706
101 San Bartolomeo 2,8 360
102 San Giovanni Profiamma 4 264
103 San Sebastiano 3,6
104 San Vittore 7 337
105 Sant'Eraclio 3 232
106 Santo Stefano dei Piccioni 6 355
107 Scafali 4 213
108 Scandolaro 6 452
109 Scanzano 5 265
110 Scopoli 12 532
111 Seggio 19 916
112 Serra Alta 5,3 450
113 Serra Bassa 5,1 425
114 Serrone 16,5 580,6
115 Sostino 11 659
116 Sterpete 2 220
117 Tenne 2,4 212
118 Tesina 15 710
119 Tito 38 860
120 Torre di Montefalco 7 208
121 Treggio 5 400
122 Uppello 3 382
123 Vallupo 21 930
124 Vegnole 5 400
125 Verchiano 22 775
126 Vescia 4 265
127 Vionica 20,5 769
128 Volperino 21 850


Sassovivo Annifo Belfiore Capodacqua Casenove Colfiorito Leggiana Pale Rasiglia
Rio San Bartolomeo San Giovanni Profiamma Sant'Eraclio Scopoli Torre di Montefalco Treggio Verchiano Volperino


Cenni di Storia

L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates”. La Fulginia umbra (città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C. e di cui si hanno memorie precedenti al 500 a.C.), poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flaminia (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Tinia romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. Dal 258 a.C. fu Prefettura e Municipio, dal 254 a.C., iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale. Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550.

Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi. Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, da papa Innocenzo III. Nel 1255 iniziò il periodo comunale e fu assoggettata prima all'Impero e poi ai Trinci fino al 1439. Durante la prima metà del XIII secolo, fatta eccezione per il breve periodo (1237-1239) in cui si alleò con Todi, Gubbio e soprattutto con la potentissima e guelfa Perugia, Foligno fu saldamente fedele all'Impero. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia. La prima fu combattuta tra il 1248 e il 1251, la seconda nel 1254, la terza tra il 1282 e il 1283 e la quarta tra il 1288 e il 1289. Le prime tre furono vinte dai folignati, nell'ultima ebbe invece la meglio Perugia che estese la propria sfera di influenza a Foligno. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur, "Grundman sostiene addirittura che una vittoria di Foligno avrebbe aperto la strada in Umbria per un tipo di sviluppo economico, politico e culturale del tutto diverso, mentre la dominazione di Perugia ha fatto di essa il Mezzogiorno dell'Italia centrale, dedito principalmente alle attività agricole e subordinato, dal punto di vista commerciale e finanziario, agli uomini d'affari toscani...". La fazione ghibellina, sempre più potente fino alla morte di Federico II, fu poi soppiantata da quella guelfa nel 1254, ma nel 1268 troviamo la città nuovamente ghibellina governata da Ansaldo di Filippo degli Anastasi. Nel 1305, sconfitto Corrado degli Anastasi, con la nomina di Nallo Trinci a Gonfaloniere di Giustizia, ovvero Capitano di parte Guelfa e Capitano del Popolo, per Foligno iniziò un lungo periodo di governo signorile che terminò nel 1439 con la cacciata di Corrado Trinci per mano del cardinale Giovanni Vitelleschi, incaricato da papa Eugenio IV "de reductione communis et hominum civitatis Fulginei ad obedientiam et gremium Ecclesiae". Nel Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, sotto la signoria guelfa dei Trinci (alleati di Perugia), Foligno estese i propri confini fino all'Abruzzo. Fu questa un'epoca di notevole sviluppo economico per la città, con l'affermazione di manifatture legate alla lavorazione del legno, della carta, dei filati, della ceramica e di alcuni metalli (fra cui oro e argento). A Foligno si svolgeva anticamente (dal 20 maggio al 20 luglio di ogni anno dal 1425 e fino al 1816) una nota fiera, denominata “Fiera dei Soprastanti”, alla quale accorrevano mercanti da tutta Europa.

Con il ritorno del dominio del Papa, Foligno tornò ad essere amministrata da magistrature comunali, anche se la loro autonomia fu più nominale che sostanziale. Proprio in quegli anni, infatti, lo Stato della Chiesa iniziò la sua riorganizzazione amministrativa e politica in modo da poter meglio controllare le periferie. I forti contrasti, sorti dopo il 1439, tra la fazione popolare e quella nobiliare terminarono nel 1460 con l'esclusione, concessa da papa Pio II all'aristocrazia cittadina, del ceto popolare dal consiglio comunale. Da allora Foligno ebbe una delle forme oligarchiche più rigide dello Stato Pontificio. Foligno è stata sempre fornitrice ufficiale di canapa dello Stato Pontificio, con la quale venivano realizzate soprattutto corde per campane. Le principali coltivazioni di canapa si sviluppavano nella zona ovest della città, in corrispondenza delle attuali Fiamenga e Budino. La città sotto lo Stato Pontificio, ne ha condiviso le sorti fino alla sua incorporazione nel Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche). Subì per questo numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero per circa l'80%, e a tal riguardo, la città fu poi insignita di medaglia d'argento. Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti anche di entità catastrofica: il più recente, di magnitudo 6.1, risale al 26 settembre 1997. Il sisma, con epicentro nella frazione di Annifo, causò molti danni alla città: furono maggiormente colpite, oltre ad Annifo, le altre frazioni montane, tra cui quella di Colfiorito, poiché più vicine all'epicentro rispetto al centro città. La scossa principale fu seguita da uno sciame sismico che si protrasse per quasi un anno. La scossa delle 17:23 del 14 ottobre 1997, di magnitudo 5.5, con epicentro tra Sellano e Preci, causò il crollo della lanterna del Palazzo Comunale, chiamata erroneamente anche “torrino": la scossa si verificò durante un sopralluogo dei vigili del fuoco che cercavano di mettere in sicurezza la torre e fu ripresa in diretta TV. Il 14 ottobre 2007, con una festosa cerimonia pubblica in piazza della Repubblica, si è inaugurato il completamento del restauro della parte terminale (sovrastruttura a forma di lanterna) della torre civica del Palazzo Comunale, dopo il crollo avvenuto esattamente 10 anni prima. Fra il 2008 e il 2014, nell'ambito del P.I.R. (piano integrato di recupero), il centro storico viene ripavimentato e riqualificato: vengono rifatte ex novo la rete fognaria, la rete idrica, la rete del gas metano, la rete elettrica e la rete telefonica.

Onorificenze

La città di Foligno è stata decorata con la Medaglia d'argento al Valor Civile.

Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane.
Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori.

A conferire il riconoscimento, il 16 gennaio 1961, fu il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che lo consegnò all'allora sindaco di Foligno, Italo Fittajoli.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Abbazia di Sassovivo
  • Basilica di Santa Maria Infraportas
  • Cattedrale di San Feliciano
  • Chiesa del Corpo di Cristo, detta di Betlem
  • Chiesa del Santissimo Salvatore
  • Chiesa di Santa Caterina
  • Chiesa di Santa Maria di Pistia
  • Chiesa di Santa Maria in Campis
  • Chiesa di San Francesco
  • Chiesa di San Giacomo
  • Chiesa di San Nicolò
  • Chiesa di San Paolo Apostolo
  • Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata
  • Ex Chiesa di San Domenico - Auditorium di San Domenico
  • Monastero di Sant'Anna
  • Monastero di Santa Lucia
  • Monastero di Santa Maria di Betlem
  • Oratorio del Crocefisso
  • Oratorio della Misericordia
  • Oratorio della Nunziatella

Architetture civili

  • Palazzo Comunale
  • Palazzo Trinci
  • Palazzo del Podestà
  • Palazzo delle Canoniche
  • Palazzo delle Logge
  • Palazzo Alleori-Ubaldi
  • Palazzo Barnabò alle Conce
  • Palazzo Barugi-Meloni
  • Palazzo Brunetti-Candiotti
  • Palazzo Cantagalli
  • Palazzo Cibo-Nocchi
  • Palazzo Deli
  • Palazzo Giusti-Orfini
  • Palazzo Lezi-Marchetti
  • Palazzo Orfini
  • Palazzo Pesci-Maiolica
  • Palazzo Pierantoni
  • Palazzo Piermarini
  • Palazzo Varini
  • Parco dei Canapè


Parco dei Canapè Piazza Don Minzoni Via Gramsci Via XX settembre Palazzo Comunale Cattedrale e Canoniche Palazzo delle Canoniche Ponte sospeso Piazza San Domenico Statua di Garibaldi
Piazza San Francesco Chiesa di San Paolo Abbazia di Sassovivo Ponte della Liberazione Le Conce S.M. del Suffragio Parco dei Canapè Statua dell'Alunno


  1. Al 1° gennaio 2020
  2. Sommariamente: l'aria a contatto con il terreno al calar del sole si raffredda molto rapidamente, raggiungendo temperature inferiori rispetto a quella degli strati atmosferici sovrastanti, col risultato che la temperatura risulta più bassa in pianura che in montagna.