Rione Contrastanga: differenze tra le versioni
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Nella rideterminazione del 1946, il Rione Contrastanga ha pressochè mantenuto i suoi confini, perdendo però la contrada Morlupo, elevata al rango di Rione già nel 1776, e riannettendo quella parte anticamente occupata dal [[Rione Croce Bianca]] fino a via Umberto I. La Contrada è fra quelle che storicamente hanno contribuito maggiormente all'elaborazione del modello attuale della manifestazione. Il Priore più ricordato del Rione è la Signora Anita Chiucchi che per anni ha ricoperto tale ruolo nella Contrada. E' stata la prima a dotare il Rione di propri costumi legandoli alla moda francese. Merito del Rione è stato quello di aver lanciato nella Giostra due grandi Cavalieri: Paolo Giusti e Fabio Cruciani. Altra nota positiva della Contrada è quella di aver creato le nuove Taverne, nate da una sfida con il Giotti. Il locale in questione era un lungo e vecchio magazzino interrato dove si potevano mangiare le bruschette, i fagioli con le cotiche o fare un giro a "filomé"; inoltre è stato il primo Rione ad avere una sua stalla per i cavalli. La Contrada ha un buon numero di giovani raccolti attorno alla figura del "Re dei Popolani" che per anni è stato il punto di riferimento per tutti i ragazzi del Contrastanga. Il personaggio, quanto mai controverso, è stato al centro di velate polemiche ed accusato di narcisismo, ma se nel Rione si vuole trovare un legame fra i giovani quintanari ed i vecchi bisogna passare per lui. Il finto nome del suo Cavaliere è il Furente. Ad oggi il Rione ha vinto 16 Palii, di cui quattro con Paolo Giusti ed altrettanti con Fabio Cruciani, considerato il traditore della Contrada. Il Contrastanga condivide con il Croce Bianca l'unico Palio ex-aequo assegnato nell'era moderna, nel 1957. Il giovanissimo Paolo Giusti (aveva esordito nel 1955 a 12 anni, dopo la prematura scomparsa del padre Cruciano, anch'egli Cavaliere di Giostra per il Contrastanga) e l'ormai navigato Marcello Formica (aveva già vinto 4 palii, di cui tre con lo stesso cavallo, Piccolo) si contendevano la vittoria. Formica all'ultima tornata colpì la statua, ma consegnò comunque tutti gli anelli alla Giuria; il Contrastanga presentò immediato ricorso ottenendo la revoca della vittoria. Alla fine di una lunga diatriba, con strascichi in tribunale, venne data la vittoria a pari merito, vennero fatti due nuovi palii e ne fu assegnato uno ciascuno. L'ultima vittoria di Paolo Giusti per il Contrastanga fu nel 1962, l'anno successivo infatti passò al Morlupo dando il via alle fortune anche di questo Rione. Il Contrastanga dovette attendere il 1977 per tornare alla vittoria, con Fabio Cruciani, che già dal 1970, giovanissimo, difendeva i colori del Rione. Dopo aver vinto quattro palii, tra il 1977 e il 1981, Cruciani passò al Badia di Giampaolo Properzi nel 1982, diventando il primo Cavaliere mercenario nella storia della Giostra della Quintana, per un assegno di quattro milioni di lire, dopo aver fatto le prove con il Contrastanga ed aver lasciato all'ultimo momento il Rione senza stalla, senza cavallo e senza cavaliere. In quell'anno, comunque, la Giostra della Rivincita venne vinta proprio dal Contrastanga con Mauro Fondi. L'ultima vittoria della Contrada è del 2014, con Luca Innocenzi in sella a Guitto. | Nella rideterminazione del 1946, il Rione Contrastanga ha pressochè mantenuto i suoi confini, perdendo però la contrada Morlupo, elevata al rango di Rione già nel 1776, e riannettendo quella parte anticamente occupata dal [[Rione Croce Bianca]] fino a via Umberto I. La Contrada è fra quelle che storicamente hanno contribuito maggiormente all'elaborazione del modello attuale della manifestazione. Il Priore più ricordato del Rione è la Signora Anita Chiucchi che per anni ha ricoperto tale ruolo nella Contrada. E' stata la prima a dotare il Rione di propri costumi legandoli alla moda francese. Merito del Rione è stato quello di aver lanciato nella Giostra due grandi Cavalieri: [[Paolo Giusti]] e [[Fabio Cruciani]]. Altra nota positiva della Contrada è quella di aver creato le nuove Taverne, nate da una sfida con il Giotti. Il locale in questione era un lungo e vecchio magazzino interrato dove si potevano mangiare le bruschette, i fagioli con le cotiche o fare un giro a "filomé"; inoltre è stato il primo Rione ad avere una sua stalla per i cavalli. La Contrada ha un buon numero di giovani raccolti attorno alla figura del "Re dei Popolani" che per anni è stato il punto di riferimento per tutti i ragazzi del Contrastanga. Il personaggio, quanto mai controverso, è stato al centro di velate polemiche ed accusato di narcisismo, ma se nel Rione si vuole trovare un legame fra i giovani quintanari ed i vecchi bisogna passare per lui. Il finto nome del suo Cavaliere è il Furente. Ad oggi il Rione ha vinto 16 Palii, di cui quattro con Paolo Giusti ed altrettanti con Fabio Cruciani, considerato il traditore della Contrada. Il Contrastanga condivide con il Croce Bianca l'unico Palio ex-aequo assegnato nell'era moderna, nel 1957. Il giovanissimo Paolo Giusti (aveva esordito nel 1955 a 12 anni, dopo la prematura scomparsa del padre Cruciano, anch'egli Cavaliere di Giostra per il Contrastanga) e l'ormai navigato Marcello Formica (aveva già vinto 4 palii, di cui tre con lo stesso cavallo, Piccolo) si contendevano la vittoria. Formica all'ultima tornata colpì la statua, ma consegnò comunque tutti gli anelli alla Giuria; il Contrastanga presentò immediato ricorso ottenendo la revoca della vittoria. Alla fine di una lunga diatriba, con strascichi in tribunale, venne data la vittoria a pari merito, vennero fatti due nuovi palii e ne fu assegnato uno ciascuno. L'ultima vittoria di Paolo Giusti per il Contrastanga fu nel 1962, l'anno successivo infatti passò al Morlupo dando il via alle fortune anche di questo Rione. Il Contrastanga dovette attendere il 1977 per tornare alla vittoria, con Fabio Cruciani, che già dal 1970, giovanissimo, difendeva i colori del Rione. Dopo aver vinto quattro palii, tra il 1977 e il 1981, Cruciani passò al Badia di Giampaolo Properzi nel 1982, diventando il primo Cavaliere mercenario nella storia della Giostra della Quintana, per un assegno di quattro milioni di lire, dopo aver fatto le prove con il Contrastanga ed aver lasciato all'ultimo momento il Rione senza stalla, senza cavallo e senza cavaliere. In quell'anno, comunque, la Giostra della Rivincita venne vinta proprio dal Contrastanga con Mauro Fondi. L'ultima vittoria della Contrada è del 2014, con Luca Innocenzi in sella a Guitto. | ||
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Versione attuale delle 08:53, 16 feb 2024
Contrastanga - Avrebbe derivato il suo nome dalla Turris Stancam che un tempo sorgeva nell'attuale Porta Romana, o forse da contra stagnum così denominato, secondo la tradizione, per essere prospiciente ad "uno stagno, o laghetto d'acqua, che ve si andava sopra un ponte levatoro". Il suo stemma è "un ponte, sotto il quale passa uno stagno d'acqua, che poi mutò in tre sbarre dorate"; in questa seconda versione, sarebbe stato ancora visibile, nel secolo XVII, in un paio di luoghi della città.
Origine
"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
“Contrastanga, che in latino si dice contra stagnum. Fu così nominata perché avanti la Porta della Città, di tal nome Contrastanga o Contrastagno, era uno stagno, o laghetto d’acqua, che ve si andava sopra con un Ponte levatoro; e poi fu detta ancora Romana, perché conduceva a Roma. Faceva per arme questa Compagnia una sbarra, o un Ponte, sotto il quale passa uno stagno d’acqua, che poi mutò in tre sbarre; e sino al presente si vede molto antica in un cantone d’una casa incontro a quella del Sig. Cavalier Piero Gregorij; et anche un’altra fuori delle mura della Città, fra le Porte di Contrastanga, et Abbadia. Questa Compagnia fa fuochi 143. principia dalla Porta Contrastanga, e per retta linea si stende per sino alle ultime case della Strada della Fiera, ch’entra poi in Piazza grande; et abbraccia tutte le case di Piazza Piccola dalla parte contigua verso la fiera, con tutto il Borgo di Ferdinando Varini, e de’ Giosuè, e tutte le case, e vicoli verso il Macello; e l’Isola, e case del Macello, e della fiera per sino alla detta casa de’ Scarmiglioni, hoggi de’ Massorelli, e tutte le case, e botteghe contigue del Trebbio della Fiera, li Borghi del Sig. Federico Bernabei, hoggi della Sig.ra Maria Cattani, del Cavalier Gregorij, e de’ Marcellesi, il Borgo detto di Vitellesco di M.ro Simone Sarto, e segue per sino appresso al Borgo avanti la Madonna di S. Francesco, con li Borghi de’ Cattani, Gerardi, e tutta la Contrada di Morlupo, dalla casa delli eredi di Francesco Colonna, e d’Eugenio Bolognini per sino alle case del Sig. Nicola Salvati, e Sig. Pier Francesco degli Honofrij, e tutta la Strada Gubbina, et Isola del Trebbio, Pozzi, e de’ Silvani. Ha per lato la Compagnia della Croce da due, la Badia, li Giotti, Piazza vecchia, e la Mora.”
Ricerche più recenti hanno portato alla luce documenti della fine del 1200: in un atto del Capitolo dei Canonici della Cattedrale redatto nel 1293, è citata infatti una contrata Turris Stanchae; in un successivo documento del 1295, la torre Stanchae è posta vicino alla chiesa di San Costanzo. Abbattuta nel cinquecento, la chiesa era situata poco lontano dalla porta di San Matteo, che è da considerare la porta Contrastanga più antica localizzabile nei pressi della chiesa di San Francesco, nella direzione di Sant'Eraclio. Con la costruzione dell'ultima cinta muraria di Foligno, la porta verso Roma verrà realizzata nel sito a noi familiare, e manterrà il medesimo orientamento frontale nei confronti di San Costanzo e della vicina torre Stancha: "contra (turris) stancham", appunto. Dal testo dello Jacobilli si evince che lo stemma rionale era ancora visibile in "un cantone d'una casa incontro a quella del cavalier Piero Gregorij", in via della Fiera. Sappiamo che vicino al Gregori risiedevano i Roncalli, anche e non sappiamo se questi ultimi avessero una casa "incontro", intendendo con ciò "dirimpetto", ma sicuramente avevano un grande palazzo subito dopo quello dei Gregori (che poi sarà trasformato in teatro Apollo-Piermarini), nella direzione della piazza Grande. E quale fosse lo stemma dei Roncalli è presto detto: tre sbarre attraversate verticalmente da un corso d'acqua e sormontate da una torre. I Rioni di Foligno, di Bruno Marinelli: Il Morichini aveva ideato uno stemma, seguendo le dubbie indicazioni dello Jacobilli, con tre sbarre, peraltro senza colori. Nel disegno allegato al testo del Morichini, le sbarre sono diventate quattro, color oro, in campo azzurro, che formano un ovale posto in campo ugualmente azzurro. Particolare da rimarcare: lo stemma disegnato dal Morichini, se integrato con i colori adottati nell'allegato, corrisponderebbe esattamente all'Arme della famiglia Barnabò. L'Arme attuale del Rione è praticamente quella disegnata dal Morichini, con tre sbarre color oro in campo azzurro.
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Arme della famiglia Barnabò
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Arme della famiglia Roncalli
Storia Moderna
Nella rideterminazione del 1946, il Rione Contrastanga ha pressochè mantenuto i suoi confini, perdendo però la contrada Morlupo, elevata al rango di Rione già nel 1776, e riannettendo quella parte anticamente occupata dal Rione Croce Bianca fino a via Umberto I. La Contrada è fra quelle che storicamente hanno contribuito maggiormente all'elaborazione del modello attuale della manifestazione. Il Priore più ricordato del Rione è la Signora Anita Chiucchi che per anni ha ricoperto tale ruolo nella Contrada. E' stata la prima a dotare il Rione di propri costumi legandoli alla moda francese. Merito del Rione è stato quello di aver lanciato nella Giostra due grandi Cavalieri: Paolo Giusti e Fabio Cruciani. Altra nota positiva della Contrada è quella di aver creato le nuove Taverne, nate da una sfida con il Giotti. Il locale in questione era un lungo e vecchio magazzino interrato dove si potevano mangiare le bruschette, i fagioli con le cotiche o fare un giro a "filomé"; inoltre è stato il primo Rione ad avere una sua stalla per i cavalli. La Contrada ha un buon numero di giovani raccolti attorno alla figura del "Re dei Popolani" che per anni è stato il punto di riferimento per tutti i ragazzi del Contrastanga. Il personaggio, quanto mai controverso, è stato al centro di velate polemiche ed accusato di narcisismo, ma se nel Rione si vuole trovare un legame fra i giovani quintanari ed i vecchi bisogna passare per lui. Il finto nome del suo Cavaliere è il Furente. Ad oggi il Rione ha vinto 16 Palii, di cui quattro con Paolo Giusti ed altrettanti con Fabio Cruciani, considerato il traditore della Contrada. Il Contrastanga condivide con il Croce Bianca l'unico Palio ex-aequo assegnato nell'era moderna, nel 1957. Il giovanissimo Paolo Giusti (aveva esordito nel 1955 a 12 anni, dopo la prematura scomparsa del padre Cruciano, anch'egli Cavaliere di Giostra per il Contrastanga) e l'ormai navigato Marcello Formica (aveva già vinto 4 palii, di cui tre con lo stesso cavallo, Piccolo) si contendevano la vittoria. Formica all'ultima tornata colpì la statua, ma consegnò comunque tutti gli anelli alla Giuria; il Contrastanga presentò immediato ricorso ottenendo la revoca della vittoria. Alla fine di una lunga diatriba, con strascichi in tribunale, venne data la vittoria a pari merito, vennero fatti due nuovi palii e ne fu assegnato uno ciascuno. L'ultima vittoria di Paolo Giusti per il Contrastanga fu nel 1962, l'anno successivo infatti passò al Morlupo dando il via alle fortune anche di questo Rione. Il Contrastanga dovette attendere il 1977 per tornare alla vittoria, con Fabio Cruciani, che già dal 1970, giovanissimo, difendeva i colori del Rione. Dopo aver vinto quattro palii, tra il 1977 e il 1981, Cruciani passò al Badia di Giampaolo Properzi nel 1982, diventando il primo Cavaliere mercenario nella storia della Giostra della Quintana, per un assegno di quattro milioni di lire, dopo aver fatto le prove con il Contrastanga ed aver lasciato all'ultimo momento il Rione senza stalla, senza cavallo e senza cavaliere. In quell'anno, comunque, la Giostra della Rivincita venne vinta proprio dal Contrastanga con Mauro Fondi. L'ultima vittoria della Contrada è del 2014, con Luca Innocenzi in sella a Guitto.
Albo d'oro
1957 | 1959 | 1961 | 1962 |
Paolo Giusti
su Rascel |
Paolo Giusti
su Rascel |
Paolo Giusti
su Sofia |
Paolo Giusti
su Sofia |
1977 | 1979 - Rivincita | 1980 - Rivincita | 1981 - Rivincita |
Fabio Cruciani
su Alì |
Fabio Cruciani
su Nabucco |
Fabio Cruciani
su Nabucco |
Fabio Cruciani
su Ringo |
1982 - Rivincita | 1987 - Rivincita | 1999 - Rivincita | 2001 - Rivincita |
Mauro Fondi
su Stellina |
Andrea Petterini
su Corsaro |
Lorenzo Paci
su For a Friend |
Lorenzo Paci
su Malastrana |
2002 - Sfida | 2005 - Rivincita | 2006 - Rivincita | 2014 - Sfida |
Paolo Margasini
su Malastrana |
Gianluca Chicchini
su Express Dissident |
Gianluca Chicchini
su Express Dissident |
Luca Innocenzi
su Guitto |
Priori, Dame, Cavalieri e Cavalli
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Galleria foto Rione Contrastanga
(Tutte le foto: © Maurizio Ciocconi)
Bibliografia
"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno"
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli
Rione Ammanniti
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