Rione Croce Bianca: differenze tra le versioni
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<small>''"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."''</small> | <small>''"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."''</small> | ||
“Croce fa fuochi n°135. principia dalla casa seguente alla di sopra nominata della Sig.ra P. Antonia Campana per ambe le parti, e si stende per retta linea a tutta la casa delli eredi di Ser Guid’Ant.o Scarmiglioni, e l’altra di contro. Ne la parte sinistra della Porta dell’Abbadia verso la Contrastanga principia dalle case dopo il Monastero di S. Orsola, et il Monastero della Croce, e si stende per sino a mezo Borgo Vasaro appresso l’orto delli eredi del quondam Vincenzo Gentili nel quale è scolpita la Croce sopra un Altare, con la Piazza di S. Maria Madalena, e della Croce, e le case del Borgo delli eredi del quondam Vincenzo Gentili per sino tutta la casa delli eredi di M.ro Simone Sarto, con tutti li primi Borghi contigui a detta Piazza, e strade di sopra nominate, il Borgo primo dell’Annuntiata et il Borgo di Romolo Bachelli. Ha per lati la Contrastanga da due, e la Badia da due. Fa per Arme questa Compagnia una Croce, sopra un Altare e così denominata da un Altare con una Croce sopra, che da tempi antichi sino al presente si vede eretto nella Piazza detta della Croce ad honore delli martirij dell’eculeo, e croce, che ricevè in detto sito S. Feliciano Vesc. e Protettor di Foligno.” | <small>“Croce fa fuochi n°135. principia dalla casa seguente alla di sopra nominata della Sig.ra P. Antonia Campana per ambe le parti, e si stende per retta linea a tutta la casa delli eredi di Ser Guid’Ant.o Scarmiglioni, e l’altra di contro. Ne la parte sinistra della Porta dell’Abbadia verso la Contrastanga principia dalle case dopo il Monastero di S. Orsola, et il Monastero della Croce, e si stende per sino a mezo Borgo Vasaro appresso l’orto delli eredi del quondam Vincenzo Gentili nel quale è scolpita la Croce sopra un Altare, con la Piazza di S. Maria Madalena, e della Croce, e le case del Borgo delli eredi del quondam Vincenzo Gentili per sino tutta la casa delli eredi di M.ro Simone Sarto, con tutti li primi Borghi contigui a detta Piazza, e strade di sopra nominate, il Borgo primo dell’Annuntiata et il Borgo di Romolo Bachelli. Ha per lati la Contrastanga da due, e la Badia da due. Fa per Arme questa Compagnia una Croce, sopra un Altare e così denominata da un Altare con una Croce sopra, che da tempi antichi sino al presente si vede eretto nella Piazza detta della Croce ad honore delli martirij dell’eculeo, e croce, che ricevè in detto sito S. Feliciano Vesc. e Protettor di Foligno.”</small> | ||
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Nel XVII Secolo il Rione Croce si estendeva fin dentro l'attuale Contrastanga, "sino a mezo Borgo Vasaro" (l'attuale via Piermarini) comprendendo anche il "Mal Borghetto" (l'attuale via dell'Istituto Denti). La tradizione vuole che San Feliciano abbia subito il martirio proprio in Piazza della Croce ed è attraverso la Porta della Croce che il Santo in catene sarebbe stato avviato in catene verso Roma. L'Arme attuale è una croce bianca trifogliata, o Croce di San Maurizio simile a quello dell'ordine Militare Ospedaliero di San Maurizio, fondato dai Savoia nel XV - XVI secolo; nel XIX Secolo è infatti scomparso, nell'iconografia, l'altare descritto dallo Jacobilli e disegnato dal Morichini. Nel Seicento nella Contrada esisteva la più alta concentrazione cittadina di Monasteri e Conventi; l’attuale via dei Monasteri deriva la nomenclatura proprio da questo fatto. Il Rione Croce fu il vincitore della Giostra del 1613, col Cavalier Fidele Bartolomeo Gregori, come documentato da Ettore Thesorieri. | Nel XVII Secolo il Rione Croce si estendeva fin dentro l'attuale Contrastanga, "sino a mezo Borgo Vasaro" (l'attuale via Piermarini) comprendendo anche il "Mal Borghetto" (l'attuale via dell'Istituto Denti). La tradizione vuole che San Feliciano abbia subito il martirio proprio in Piazza della Croce ed è attraverso la Porta della Croce che il Santo in catene sarebbe stato avviato in catene verso Roma. L'Arme attuale è una croce bianca trifogliata, o Croce di San Maurizio simile a quello dell'ordine Militare Ospedaliero di San Maurizio, fondato dai Savoia nel XV - XVI secolo; nel XIX Secolo è infatti scomparso, nell'iconografia, l'altare descritto dallo Jacobilli e disegnato dal Morichini. Nel Seicento nella Contrada esisteva la più alta concentrazione cittadina di Monasteri e Conventi; l’attuale via dei Monasteri deriva la nomenclatura proprio da questo fatto. Il Rione Croce fu il vincitore della Giostra del 1613, col Cavalier Fidele Bartolomeo Gregori, come documentato da Ettore Thesorieri. | ||
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== Storia Moderna == | == Storia Moderna == | ||
Nella rideterminazione del 1946, il Rione Croce Bianca si è assestato, all'interno delle mura urbane, tra via Garibaldi e via Umberto I, appropriandosi della parte anticamente occupata dal Badia da un lato, e cedendo al Contrastanga gli antichi Borgo Vasaro e Mal Borghetto dal'altro; a livello delle antiche mura, è compresa tra la Porta S. Feliciano e Porta Ancona (Porta Badia). Occupa quindi solo una piccola porzione del centro storico, trovando maggiore espansione in periferia. Il finto nome del suo Cavaliere è il Fedele. Dopo aver vinto, nel 1613, l'unica Giostra documentata del Medio Evo, il Rione si è anche imposto nella prima edizione della Giostra moderna, nel 1946, con GianLivio Sorbi in sella ad Isabella. E' il Rione che ha conquistato più palii nell'era moderna, ben 23, di cui uno, come abbiamo ricordato precedentemente, ex-aequo con il Contrastanga. Nel 1950 aveva vinto due palii, quanti il [[Rione Ammanniti]], ma dal 1951 al 1960 si registra il dominio assoluto nella Giostra da parte del Rione Croce Bianca: ben 7 palii vinti da Marcello Formica, di cui 5 consecutivi in sella allo stesso cavallo: Piccolo, compreso il palio della Edizione Olimpica svoltasi a Roma nel 1960. Formica nel 1961 passerà al Giotti e poi cambierà ancora altri Rioni, proseguendo per anni l'appassionante "duello" con Paolo Giusti. Il Croce Bianca invece precipitò nell'oblio e conobbe un lungo periodo di decadenza; la mancanza di buoni risultati non ne facilitavano il rilancio. Alla fine degli anni Settanta era da considerarsi una delle peggiori contrade sia come numero di quintanari sia come equipaggiamento. La rinascita rionale è legata all'avvento dei Priori R. Bettoni e A. Caprai che iniziarono un lento ma progressivo "restauro" del Rione; fra le altre cose è il Rione che ha avuto la primo appartamento adibito a sede rionale. Intorno al 1985 era già ritornata la Contrada che poteva spaventare per le potenzialità. In questo periodo il rione si distinse nelle gare Gastronomiche nelle quali con immancabile costanza risultava vincitore o piazzato nei primissimi posti. Per tornare alla vittoria in Giostra bisognò attendere il 1986, con Mauro Mazzocchi che, in sella a Bolero IV, infilò una doppietta vincendo sia la Sfida che la Rivincita. Tra il 1986 ed il 1991 il Rione Croce Bianca vinse per ben 7 volte, di cui 5 con lo stesso cavallo, Bolero IV, in forza al Rione fin dal 1981. Proprio l'acquisto del cavallo Bolero IV mise le basi per nuovi ed imminenti successi, ma le divisioni interne sul cavaliere hanno forse impedito al Rione di vincere molte più Giostre nel decennio in cui Bolero ha monopolizzato la Quintana. In questo periodo si segnalano la doppietta del 1988 di Paolo Margasini su Ettore (che vincerà poi anche la sfida 1989 su Bolero IV) e quella del 1991 di Simone Bocci, ancora su Bolero IV. Dopo l'isolata vittoria del 1996 di Gianluca Chicchini su Great Gallery, bisogna attendere il periodo 2009-2012, in cui il Rione vince 4 volte con Daniele Scarponi, autore di una doppietta nel 2012 su due cavalli diversi. In questo periodo inizia l'alternanza di vittorie con il [[Rione Giotti]], inasprendo la rivalità tra le due Contrade. Priori della Contrada sono stati: il Dr. Piero Dini, dal 1946 al 1953; la Prof.ssa Marina Gianformaggio, dal 1954 al 1957; l'Avv. Tito Vezio Marziali, nel 1958; Renzo Castellani, dal 1959 al 1966; Massimo Natalini, nel 1967; Leo Damiani, dal 1968 al 1972; Roberto Bettoni, dal 1973 al 1975; Arnaldo Caprai, dal 1976 al 1977; Luigi Romagnoli, dal 1978 al 1980; Francesco Baldassari, dal 1981 al 2006; Andrea Ponti, dal 2007 al 2014. Le elezioni rionali del 2014 hanno riconfermato Andrea Ponti nella carica di Priore della Contrada. Francesco Baldassarri è stato insignito del titolo di Priore Onorario. | Nella rideterminazione del 1946, il Rione Croce Bianca si è assestato, all'interno delle mura urbane, tra via Garibaldi e via Umberto I, appropriandosi della parte anticamente occupata dal Badia da un lato, e cedendo al Contrastanga gli antichi Borgo Vasaro e Mal Borghetto dal'altro; a livello delle antiche mura, è compresa tra la Porta S. Feliciano e Porta Ancona (Porta Badia). Occupa quindi solo una piccola porzione del centro storico, trovando maggiore espansione in periferia. Il finto nome del suo Cavaliere è il Fedele. Dopo aver vinto, nel 1613, l'unica Giostra documentata del Medio Evo, il Rione si è anche imposto nella prima edizione della Giostra moderna, nel 1946, con GianLivio Sorbi in sella ad Isabella. E' il Rione che ha conquistato più palii nell'era moderna, ben 23, di cui uno, come abbiamo ricordato precedentemente, ex-aequo con il Contrastanga. Nel 1950 aveva vinto due palii, quanti il [[Rione Ammanniti]], ma dal 1951 al 1960 si registra il dominio assoluto nella Giostra da parte del Rione Croce Bianca: ben 7 palii vinti da Marcello Formica, di cui 5 consecutivi in sella allo stesso cavallo: Piccolo, compreso il palio della Edizione Olimpica svoltasi a Roma nel 1960. Formica nel 1961 passerà al Giotti e poi cambierà ancora altri Rioni, proseguendo per anni l'appassionante "duello" con [[Paolo Giusti]]. Il Croce Bianca invece precipitò nell'oblio e conobbe un lungo periodo di decadenza; la mancanza di buoni risultati non ne facilitavano il rilancio. Alla fine degli anni Settanta era da considerarsi una delle peggiori contrade sia come numero di quintanari sia come equipaggiamento. La rinascita rionale è legata all'avvento dei Priori R. Bettoni e A. Caprai che iniziarono un lento ma progressivo "restauro" del Rione; fra le altre cose è il Rione che ha avuto la primo appartamento adibito a sede rionale. Intorno al 1985 era già ritornata la Contrada che poteva spaventare per le potenzialità. In questo periodo il rione si distinse nelle gare Gastronomiche nelle quali con immancabile costanza risultava vincitore o piazzato nei primissimi posti. Per tornare alla vittoria in Giostra bisognò attendere il 1986, con Mauro Mazzocchi che, in sella a Bolero IV, infilò una doppietta vincendo sia la Sfida che la Rivincita. Tra il 1986 ed il 1991 il Rione Croce Bianca vinse per ben 7 volte, di cui 5 con lo stesso cavallo, Bolero IV, in forza al Rione fin dal 1981. Proprio l'acquisto del cavallo Bolero IV mise le basi per nuovi ed imminenti successi, ma le divisioni interne sul cavaliere hanno forse impedito al Rione di vincere molte più Giostre nel decennio in cui Bolero ha monopolizzato la Quintana. In questo periodo si segnalano la doppietta del 1988 di [[Paolo Margasini]] su Ettore (che vincerà poi anche la sfida 1989 su Bolero IV) e quella del 1991 di Simone Bocci, ancora su Bolero IV. Dopo l'isolata vittoria del 1996 di Gianluca Chicchini su Great Gallery, bisogna attendere il periodo 2009-2012, in cui il Rione vince 4 volte con Daniele Scarponi, autore di una doppietta nel 2012 su due cavalli diversi. In questo periodo inizia l'alternanza di vittorie con il [[Rione Giotti]], inasprendo la rivalità tra le due Contrade. Priori della Contrada sono stati: il Dr. Piero Dini, dal 1946 al 1953; la Prof.ssa Marina Gianformaggio, dal 1954 al 1957; l'Avv. Tito Vezio Marziali, nel 1958; Renzo Castellani, dal 1959 al 1966; Massimo Natalini, nel 1967; Leo Damiani, dal 1968 al 1972; Roberto Bettoni, dal 1973 al 1975; Arnaldo Caprai, dal 1976 al 1977; Luigi Romagnoli, dal 1978 al 1980; Francesco Baldassari, dal 1981 al 2006; Andrea Ponti, dal 2007 al 2014. Le elezioni rionali del 2014 hanno riconfermato Andrea Ponti nella carica di Priore della Contrada. Francesco Baldassarri è stato insignito del titolo di Priore Onorario. | ||
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| | | Super Magic | ||
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| Andrea Ponti | |||
| Lorenzo Paci | |||
| Valentina Angeli | |||
| Fair Excel | |||
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| Andrea Ponti | |||
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| Maddalena Vinciguerra | |||
| Puch Di Breme | |||
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| Andrea Ponti | |||
| Pierluigi Chicchini | |||
| Camilla Natalini | |||
| Sopran Hadley | |||
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| Andrea Ponti | |||
| Pierluigi Chicchini | |||
| Eleonora Battistelli | |||
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== Galleria foto Rione Croce Bianca == | == Galleria foto Rione Croce Bianca == | ||
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<small>Ente Giostra della Quintana</small> | <small>Ente Giostra della Quintana</small> | ||
<small>Sito "Quintana di Foligno"</small> | <small>Sito "Quintana di Foligno"</small> | ||
<small>"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno" | <small>"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno"</small> | ||
<small>"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo</small> | <small>"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo</small> | ||
<small>Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli</small> | <small>Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli</small> | ||
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== Voci Correlate == | == Voci Correlate == | ||
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Versione attuale delle 08:53, 16 feb 2024
Croce Bianca - Denominazione ed insegna deriverebbero da un altare sormontato da una croce, già denominato Staffo ed abbattuto nel 1861, che sorgeva avanti alla chiesa del Suffragio, nel punto in cui dalla via Garibaldi si diparte la via Umberto I.
Da qui lo stemma: una croce mauriziana in campo rosso.
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Arme | Origine |
Una Croce Mauriziana bianca in campo rosso | Ante XV Secolo |
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Compagnie | Corporazioni |
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Sede | Taverna |
Via Butaroni | Taverna del Fedele |
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Nome di battaglia | |
Origine
"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
“Croce fa fuochi n°135. principia dalla casa seguente alla di sopra nominata della Sig.ra P. Antonia Campana per ambe le parti, e si stende per retta linea a tutta la casa delli eredi di Ser Guid’Ant.o Scarmiglioni, e l’altra di contro. Ne la parte sinistra della Porta dell’Abbadia verso la Contrastanga principia dalle case dopo il Monastero di S. Orsola, et il Monastero della Croce, e si stende per sino a mezo Borgo Vasaro appresso l’orto delli eredi del quondam Vincenzo Gentili nel quale è scolpita la Croce sopra un Altare, con la Piazza di S. Maria Madalena, e della Croce, e le case del Borgo delli eredi del quondam Vincenzo Gentili per sino tutta la casa delli eredi di M.ro Simone Sarto, con tutti li primi Borghi contigui a detta Piazza, e strade di sopra nominate, il Borgo primo dell’Annuntiata et il Borgo di Romolo Bachelli. Ha per lati la Contrastanga da due, e la Badia da due. Fa per Arme questa Compagnia una Croce, sopra un Altare e così denominata da un Altare con una Croce sopra, che da tempi antichi sino al presente si vede eretto nella Piazza detta della Croce ad honore delli martirij dell’eculeo, e croce, che ricevè in detto sito S. Feliciano Vesc. e Protettor di Foligno.”
Nel XVII Secolo il Rione Croce si estendeva fin dentro l'attuale Contrastanga, "sino a mezo Borgo Vasaro" (l'attuale via Piermarini) comprendendo anche il "Mal Borghetto" (l'attuale via dell'Istituto Denti). La tradizione vuole che San Feliciano abbia subito il martirio proprio in Piazza della Croce ed è attraverso la Porta della Croce che il Santo in catene sarebbe stato avviato in catene verso Roma. L'Arme attuale è una croce bianca trifogliata, o Croce di San Maurizio simile a quello dell'ordine Militare Ospedaliero di San Maurizio, fondato dai Savoia nel XV - XVI secolo; nel XIX Secolo è infatti scomparso, nell'iconografia, l'altare descritto dallo Jacobilli e disegnato dal Morichini. Nel Seicento nella Contrada esisteva la più alta concentrazione cittadina di Monasteri e Conventi; l’attuale via dei Monasteri deriva la nomenclatura proprio da questo fatto. Il Rione Croce fu il vincitore della Giostra del 1613, col Cavalier Fidele Bartolomeo Gregori, come documentato da Ettore Thesorieri.
Storia Moderna
Nella rideterminazione del 1946, il Rione Croce Bianca si è assestato, all'interno delle mura urbane, tra via Garibaldi e via Umberto I, appropriandosi della parte anticamente occupata dal Badia da un lato, e cedendo al Contrastanga gli antichi Borgo Vasaro e Mal Borghetto dal'altro; a livello delle antiche mura, è compresa tra la Porta S. Feliciano e Porta Ancona (Porta Badia). Occupa quindi solo una piccola porzione del centro storico, trovando maggiore espansione in periferia. Il finto nome del suo Cavaliere è il Fedele. Dopo aver vinto, nel 1613, l'unica Giostra documentata del Medio Evo, il Rione si è anche imposto nella prima edizione della Giostra moderna, nel 1946, con GianLivio Sorbi in sella ad Isabella. E' il Rione che ha conquistato più palii nell'era moderna, ben 23, di cui uno, come abbiamo ricordato precedentemente, ex-aequo con il Contrastanga. Nel 1950 aveva vinto due palii, quanti il Rione Ammanniti, ma dal 1951 al 1960 si registra il dominio assoluto nella Giostra da parte del Rione Croce Bianca: ben 7 palii vinti da Marcello Formica, di cui 5 consecutivi in sella allo stesso cavallo: Piccolo, compreso il palio della Edizione Olimpica svoltasi a Roma nel 1960. Formica nel 1961 passerà al Giotti e poi cambierà ancora altri Rioni, proseguendo per anni l'appassionante "duello" con Paolo Giusti. Il Croce Bianca invece precipitò nell'oblio e conobbe un lungo periodo di decadenza; la mancanza di buoni risultati non ne facilitavano il rilancio. Alla fine degli anni Settanta era da considerarsi una delle peggiori contrade sia come numero di quintanari sia come equipaggiamento. La rinascita rionale è legata all'avvento dei Priori R. Bettoni e A. Caprai che iniziarono un lento ma progressivo "restauro" del Rione; fra le altre cose è il Rione che ha avuto la primo appartamento adibito a sede rionale. Intorno al 1985 era già ritornata la Contrada che poteva spaventare per le potenzialità. In questo periodo il rione si distinse nelle gare Gastronomiche nelle quali con immancabile costanza risultava vincitore o piazzato nei primissimi posti. Per tornare alla vittoria in Giostra bisognò attendere il 1986, con Mauro Mazzocchi che, in sella a Bolero IV, infilò una doppietta vincendo sia la Sfida che la Rivincita. Tra il 1986 ed il 1991 il Rione Croce Bianca vinse per ben 7 volte, di cui 5 con lo stesso cavallo, Bolero IV, in forza al Rione fin dal 1981. Proprio l'acquisto del cavallo Bolero IV mise le basi per nuovi ed imminenti successi, ma le divisioni interne sul cavaliere hanno forse impedito al Rione di vincere molte più Giostre nel decennio in cui Bolero ha monopolizzato la Quintana. In questo periodo si segnalano la doppietta del 1988 di Paolo Margasini su Ettore (che vincerà poi anche la sfida 1989 su Bolero IV) e quella del 1991 di Simone Bocci, ancora su Bolero IV. Dopo l'isolata vittoria del 1996 di Gianluca Chicchini su Great Gallery, bisogna attendere il periodo 2009-2012, in cui il Rione vince 4 volte con Daniele Scarponi, autore di una doppietta nel 2012 su due cavalli diversi. In questo periodo inizia l'alternanza di vittorie con il Rione Giotti, inasprendo la rivalità tra le due Contrade. Priori della Contrada sono stati: il Dr. Piero Dini, dal 1946 al 1953; la Prof.ssa Marina Gianformaggio, dal 1954 al 1957; l'Avv. Tito Vezio Marziali, nel 1958; Renzo Castellani, dal 1959 al 1966; Massimo Natalini, nel 1967; Leo Damiani, dal 1968 al 1972; Roberto Bettoni, dal 1973 al 1975; Arnaldo Caprai, dal 1976 al 1977; Luigi Romagnoli, dal 1978 al 1980; Francesco Baldassari, dal 1981 al 2006; Andrea Ponti, dal 2007 al 2014. Le elezioni rionali del 2014 hanno riconfermato Andrea Ponti nella carica di Priore della Contrada. Francesco Baldassarri è stato insignito del titolo di Priore Onorario.
Albo d'oro
Priori, Dame, Cavalieri e Cavalli
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Galleria foto Rione Croce Bianca
(Tutte le foto: © Maurizio Ciocconi)
Bibliografia
"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno"
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli
Rione Ammanniti
Rione Badia
Rione Cassero
Rione Contrastanga
Rione Croce Bianca
Rione Giotti
Rione La Mora
Rione Morlupo
Rione Pugilli
Rione Spada
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- Rione Cassero
- Rione Contrastanga
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- Rione Giotti
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