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== Emilio De Pasquale - Il riesumatore della Giostra ==
[[File:StemmaFoligno01.jpg|180px|right]]
Emilio De Pasquale<ref><small>In alcuni testi è citato come Emilio De Pasquali.</small></ref> è unanimemente riconosciuto come il riesumatore della moderna Giostra della Quintana, colui cioè che, nel 1946, in occasione degli 80<ref><small>In qualche testo è riportato come l'85° anniversario.</small></ref> anni di vita della “''Società di Mutuo Soccorso fra gli operai, agricoltori ed altri cittadini di Foligno''”, propose di inserire, tra le manifestazioni celebrative dell’anniversario della Società, la riedizione di un antico torneo cavalleresco di cui egli presentò gli atti storici: "''la corsa alla Quintana''", effettuata in Foligno il 10 Febbraio del 1613, in occasione del martedì grasso di Carnevale, descritta in ogni particolare dal cancelliere di quel tempo, Ettore Tesorieri<ref><small>O anche Thesorieri.</small></ref>. Il De Pasquale proveniva dalla città pugliese di Andria (come il Tesorieri), veniva descritto come un "''assiduo frequentatore della documentazione storica cittadina''", ed era stato segretario di Monsignor Michele Faloci Pulignani (scomparso nel 1940). Difficile pensare a qualcuno con competenze migliori delle sue nel campo specifico.
Foligno (Fulginia, Fulginium o Fulginiae in latino, Fuligno in dialetto folignate) è la terza città dell'Umbria, è situata a 234 m. sul livello del mare, al centro della Valle Umbra, in corrispondenza dello sbocco in piano e della confluenza delle valli del fiume Topino e del fiume Menotre, tributari del Tevere. Il comune di Foligno si trova in provincia di Perugia e conta 55.609<ref><small>Al 1° gennaio 2020</small></ref> abitanti. La città di Foligno è il centro commerciale e industriale più ricco e importante della Valle Umbra e, per la centralità della sua ubicazione, punto d'incontro d'importanti arterie di comunicazione dell'Italia centrale, è uno dei principali nodi stradali e ferroviari dell'intera regione. Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto. Nel 1997 la città è stata colpita, insieme ad una vasta zona lungo il confine tra Umbria e Marche, da un prolungato sciame sismico che ha seriamente danneggiato la città e le frazioni di montagna. La successiva ricostruzione, seguita da una lunga e complessa opera di riqualificazione del centro urbano, hanno fatto per lunghi anni di Foligno un cantiere a cielo aperto.
Nonostante gli innumerevoli disagi, è opinione comune che Foligno oggi sia più bella che mai.<br>


== Precedenti ==
Ad essere del tutto onesti, in particolare con la memoria di Monsignor Faloci, dobbiamo precisare che non fu tutta farina del sacco di De Pasquale; la Giostra della Quintana era già stata "rispolverata", quarant'anni prima, proprio dall'erudito Monsignore, profondo conoscitore della storia cittadina.<br>
Nel 1906 Monsignor Faloci Pulignani trascrisse e stampò proprio lo "Stimolo Generoso di Virtute", come nuptialia<ref><small>Nuptialia è un genere letterario che raggruppa scritti diversi (carmi, epistolari, orazioni, rime e poesie, ecc.) composti o pubblicati in occasione delle nozze di personalità, in particolar modo dell'aristocrazia. Tale genere è stato praticato, soprattutto, fra la fine del XV e l'inizio del XX secolo.</small></ref> in occasione del matrimonio Ubaldi-Amori.
Il testo "''Stimolo generoso di virtute''" venne elaborato nel 1613 da Ettore Tesorieri che, invitato dalle Autorità cittadine a proporre una manifestazione in grado di festeggiare degnamente il Carnevale, decise di mettere a frutto alcune ricerche effettuate negli anni precedenti presso gli archivi comunali, e di rispolverare un torneo cavalleresco di cui parlavano alcuni documenti risalenti al 1200 ed al 1400. In pratica, anche la Giostra del 1613, quella presa a modello nel 1946, fu in qualche modo una riesumazione. Il Tesorieri stilò una cronaca dettagliata di quella Giostra, che è giunta intatta fino a noi; si sa di altre Giostre tenutesi successivamente, ma delle quali ci sono giunti solo racconti frammentari.<br>
Nel 1935, in un articolo di cronaca locale del giornale ''La Fiamma'', con il titolo "''Ripristiniamo la Giostra dell’Inquintana''", venne proposta la ripresa della competizione equestre, come mezzo per richiamare forestieri e rendere più caratteristico il "''Settembre Folignate''": dall’antico gioco vennero descritte le caratteristiche e l’articolo si concluse con un invito alla ''Brigata del Turismo'' di ripristinare la Giostra dell’Inquintana.<br>
A quel tempo, De Pasquale era già segretario di Monsignor Faloci (era infatti giunto a Foligno nel 1930), e fu proprio il prelato a parlargli del suo illustre concittadino, Tesorieri, e della Giostra del 1613. De Pasquale si mise alla ricerca del documento, lo scovò, e lo lesse con grande attenzione.<br>
Non fu però il solo ad interessarsi della Giostra della Quintana.
Nel 1934, sulla Gazzetta di Foligno, don Ferdinando Merli pubblicò un articolo dal titolo:


=== L'Inquintana: Giostra carnevalesca di Cavalieri Folignati ===
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
<poem style="border: 1px solid #ccc; background-color: #f0ffff; padding: 1em;">
|- style="text-align:center;"
''Se in Italia, com’ebbe a dire giustamente il Carducci, la cavalleria non attecchì, pur tuttavia si ebbero un pò dapertutto e in tutti i tempi, delle manifestazioni che ci ricordano, in qualche modo, la grande cavalleria di Francia. A che tante giostre e tanti tornei, se non per divertire il pubblico che accorreva sempre numeroso, e per risolvere questioni diverse d'onore e d'amore, sorte tra nobili e nobili, tra cavalieri e cavalieri? L’origine dell’Inquintana si perde, secondo alcuni, nelle tenebre del medio evo; ma di essa invero, non si ha notizia che dal 1461. Scopo precipuo della giostra, per esser questa ripresa ogni anno il 17 Gennaio, primo giorno di carnevale, dovette esser il semplice spasso popolare che si protraeva fino al giorno delle Ceneri. Ma da una memoria del 1613, in cui si parla di una contesa sorta tra i Priori della città, se il cavaliere d’onore debba tener più alla grazia del principe o al favore di una gentilissima dama, possiamo sospettare che altre gare sian sorte, per risolvere altre questioni d’amore e di gentilezza, come era costume in quei paesi, dove la cavalleria ebbe il suo naturale sviluppo.''
| colspan="4" style= "background-color: #6891bb;" | <big>'''Foligno'''</big>
[...]
|-
''C’è dunque da sospettare che, con la giostra dell’Inquintana, i nostri nobili folignati, dovettero risolvere chi sa quante e quali questioni. Ed anche le donne, da parte loro, avranno stimato degni del loro amore, quelli che avessero dato prova del loro valore nella giostra famosa. Proprio come accadeva ai tempi della grande cavalleria, di cui scrisse così argutamente Goffredo di Monmouth, nell'Historia regum Britanniae. Il 17 Gennaio di ogni anno, sulla piazza maggiore della città, veniva esposto il famoso fantoccio chiamato Inquintana o Saraceno, e che rimaneva lì per tutto il tempo di carnevale. La famiglia dei Baroni Gregori, che fin dal 1570, come leggiamo in un manoscritto favoritoci gentilmente dall'ultima erede, aveva acquistato a titolo oneroso, l’ufficio della custodia della Città con molti privilegi ad essa inerenti, ne era la gelosa custode e conservatrice. "Per tale oggetto", dice il manoscritto, "e per varie somme sborsate dalla suddetta famiglia Gregori alla Comune, viene da questa pagata annualmente la somma di scudi 54", come rilevasi dalla tabella sanzionata dalla Sacra Congregazione del buon governo.''
| colspan="4" | [[File:Spqf.jpg|x64px]]
''Il fantoccio, che vien conservato ancora nel palazzo Gregori, rappresenta un guerriero più grande del naturale, finemente lavorato in un grosso tronco massiccio. Reca in testa il cimiero ed è armato di corazza. Nella mano destra stringe un breve tronco di legno; col braccio sinistro, regge lo scudo, su cui è intagliato lo stemma del Comune. Il fantoccio veniva posto su di un pernio girevole. "Al suono della campana del palazzo priorale", così leggiamo nel suindicato manoscritto, "li trombetti e i tamburini vanno in casa delli detti Gregori come in atto di ossequio". Sono le otto di sera; i nobili cavalieri entrano in campo. Oltre la magistratura, assiste un pubblico numerosissimo. Ciascun cavaliere, col suo bravo cappello piumato e col suo variopinto mantello, armato di tre lance giunge accompagnato da un padrino e da un trombetta. La giostra incomincia. I due cavalieri che avranno la fortuna di colpire più volte il viso del fantoccio, senza essere colpiti dal suo pugno armato, saranno premiati. Il 26 febbraio 1713, abbiamo i gareggianti divisi in due squadre, in quella dei Cavalieri del Sole e dei Cavalieri dell’Aurora. I cavalieri si chiamano Armidoro il vivace, Leonildo l'animoso, O*mondo<ref><small>Il nome completo è illeggibile.</small></ref> l’indefesso, Floridauro l’intrepido, Osman il sollecito, Areonte il forte. I premi fissati sono una collana ed una lancia spezzata<ref><small>Soldato scelto al servizio di sovrani o personaggi di alto rango.</small></ref>.''
|- style="text-align:center;"
''Da un documento, pubblicato nel 1906, apprendiamo notizia di una singolarissima giostra che si svolse l'11 febbraio 1613. Scopo della giostra era di stabilire chi dei signori Priori avesse ragione, circa una questione sorta tra loro. Leggiamo: "Fra varie piacevoli questioni proposteci l’altrohieri in uno accorto non men, gradito ragionamento havuto con i molto illustri signori Priori di questa bella et nobilissima Città di Fuligno, fu a noi dalle Signorie loro domandato: Qual cosa in questo mondo sia di maggior contento a Cavalier d’onore. Al che rispondendosi diversamente, altri dicendo essere la conservazione della Grazia del suo Principe et altri il continuato favore di bellissima e gentilissima Dama, fu cagione, che fra noi nacque un ostinato, et strano litigio. Onde mossi i suddetti Signori, con raro accorgimento commandarono, che per via delle arme si terminasse; et con la vittoria non solo si dovesse 1’oscuro dubbio chiarire, nel riuniti gli animi in un voler concorde, accrescere le communi allegrezze del Carnevale. Però, se alcun valoroso cavaliere per qualunque de' due sopradetti poveri desii di combattere, non isdegna unir le sue con le nostre guerreggianti forze, perchè, oltre l’honore della Vittoria, conseguirà anche il segno del meritato premio. I1 campo et la giornata sono stati già pubblicati ne' bandi di commissione delli medesimi molto Ill.mi Signori." Venti erano i Capitoli che regolavano la giostra. Nel tredicesimo e nel quattordicesimo, erano stabiliti i punti che ogni cavaliere poteva riportare. Il 13°: "Chi ferirà in ciascuno degli occhi della Quintana guadagni quattro botte". Il 14°: "Chi ferirà alto nella testa, cioè dai cigli in su, tre botte; dai cigli in giù, sino alla bocca, due botte; et dalla bocca in giù una botta; e chi ferirà della testa fuori non sia botta". Cinque furono i cavalieri gareggianti, denominati il Turco, il Moro, il Confidente, il Saggio, il Fedele.''
| colspan="4" | <small>'''Localizzazione'''</small>
''Primo vincitore fu il Cavalier Fedele, ossia Sig. Bartolomeo Gregori. Secondo fu il Cavalier Confidente, cioè il Sig. Cesare Bernabò. Al primo toccò, in premio, una Collana d'oro di scudi 6.50, ed al secondo un gioiello di scudi 1.50. Mastro di Campo era il Capitano Aurelio Consoli. Non sappiamo se i Magistrati, i giudici deputati e il cancelliere della comunità, furono sì o no soddisfatti della vittoria dei due Cavalieri. E' certo però che questa non dovette affatto chiarire l’oscuro dubbio dei contendenti, come si auguravano i Magistrati firmatari. Ognuno sarà rimasito con la propria opinione. Ma anche la giostra dell’Inquintana, come del resto tutte le cose di questo mondo, finì. L’1 gennaio del 1834, così il Mancinelli, l’Avv. Meschini, governatore distrettuale, notificando una lettera del Segretario di Stato in data 31 Gennaio dell'anno antecedente, ordinò di "togliersi l’uso di tenere appeso nella piazza pubblica un fantoccio durante il Carnevale, che non poche volte aveva dato causa a sconcerti, e massime perchè la sospensione del medesimo si faceva in un punto centrale della città e in luogo prossimo al Corpo di guardia". La famiglia dei Gregori protestò. Ecco 1’ultima parte della lettera che fu inviata al Vescovo della città. "Malgrado però quest'uso inveterato, questa consuetudine non mai interrotta, si pretende in quest’anno dalla Magistratura di impedire una tale esposizione all’odierno barone Brandolice Gregori, e quasi per via di fatto spogliarlo da tal privilegio. Bramando egli che sia mantenuto questo antico privilegio, si rivolge all’autorità di V.E.R. acciò si degni di ordinare, che venga osservato il solito, e siccome è imminente il detto giorno 17 Gennaro, però supplica degnarsi l’E.V.R. di abbassare prontamente gli ordini opportuni alla Magistratura di Fuligno, e ciò per evitare qualunque inconveniente potesse succedere sul volersi introdurre una novità in pregiudizio della famiglia Gregori, che è in possesso di tal prerogativa. Vari anni sono, il ricorrente sulle jattanze di questa comunità, si rivolse a Monsignor Spinola in allora Delegato di Perugia, e fu onorato del rescritto — che si osservi il solito — del quale ora si fa instanza all’ E.V.R.". Con i consueti ossequi, la famiglia Gregori chiudeva il suo bravo ricorso, che in realtà, approdò a nulla. Così dal 1834, il carnevale folignate perdé la sua vivace e caratteristica fisonomia. Ora il fantoccio è là, in casa Gregori, da tutti dimenticato; e non c'è chi pensi a riportarlo in piazza per altre giostre, com’hanno fatto, or non è molto, gli aretini, per il loro Saraceno.''
|-
[...]
| colspan="4" |
Foligno, 4 agosto 1934 - XII
-----
Don Ferdinando Merli<ref><small>Professore al liceo classico di Foligno, simpatizzante del fascismo dalla prima ora, venne ucciso la notte del 21 febbraio 1944 da un commando di partigiani slavi.</small></ref>
|- style="text-align:center;"
</poem>
| [[File:StemmaFoligno02.jpg|30px]] || [[File:StemmaProvinciaPerugia.jpg|30px]] || [[File:StemmaUmbria.jpg|30px]] || [[File:StemmaItalia.jpg|36px]]
|- style="text-align:center;"
| <small>'''Comune di Foligno'''</small> || <small>'''Provincia di Perugia'''</small> || <small>'''Regione Umbria'''</small> || <small>'''Italia'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Amministrazione'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" | <small>'''Sindaco:'''</small>
| colspan="2" | <small>Stefano Zuccarini</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Indirizzo Municipio:'''</small>
| colspan="2" | <small>Piazza della Repubblica,10</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Sito istituzionale:'''</small>
| colspan="2" | <small>https://www.comune.foligno.pg.it/</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Territorio'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" | <small>'''Coordinate:'''</small>
| colspan="2" | <small>42° 56' 42,00 N - 12° 42' 7,20 E</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Altitudine:'''</small>
| colspan="2" | <small>234 m s.l.m. (min 195 - max 1.250)</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Superficie:'''</small>
| colspan="2" | <small>264,67 Km<sup>2</sup></small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Abitanti:'''</small>
| colspan="2" | '''57.146'''
|-
| colspan="2" | <small>'''Densità:'''</small>
| colspan="2" | <small>215,92 ab/Km<sup>2</sup></small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Frazioni:'''</small>
| colspan="2" | <small>Vedi elenco</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Informazioni generali'''</small>
|-
| colspan="4" |
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|-
| colspan="2" | <small>'''Denominazione abitanti:'''</small>
| colspan="2" | <small>Folignati (singolare: Folignate)</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Patrono:'''</small>
| colspan="2" | <small>S. Feliciano Vescovo e Martire</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Giorno festivo:'''</small>
| colspan="2" | <small>24 gennaio</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Codice Postale:'''</small>
| colspan="2" | <small>06034</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Prefisso Telefonico:'''</small>
| colspan="2" | <small>0742</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Codice ISTAT:'''</small>
| colspan="2" | <small>054018</small>
|-
| colspan="2" | <small>'''Codice Catastale:'''</small>
| colspan="2" | <small>D653</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Reti di comuni'''</small>
|-
| colspan="4" |
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|-
| <small>Città del Bio</small> || <small>Città del Miele</small> || <small>Città dell'Olio</small> || <small>Patto dei Sindaci</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|- style="text-align:center;"
| colspan="4" | <small>'''Gemellaggi'''</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|-
| colspan="2" style="text-align:center;" | [[File:Belgium_flag.png|36px]]
| colspan="2" | <small>'''La Louvière''' (Belgio), dal 1996</small>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;" | [[File:Italy_flag.png|36px]]
| colspan="2" | <small>'''Gemona del Friuli''', dal 2001</small>
|-
| colspan="2" style="text-align:center;" | [[File:Japan_flag.png|36px]]
| colspan="2" | <small>'''Shibukawa''' (Giappone), dal 2000</small>
|-
| colspan="4" |
-----
|}
 
== Posizione ==
Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura. Il centro abitato più elevato in altitudine è la frazione di Curasci, che si trova a 1.016 m s.l.m., mentre il più basso è la frazione di Budino, posto a 196 m s.l.m. <br>
Da un punto di vista idrografico la maggior parte del territorio comunale è nel bacino del Tevere, quindi sul versante tirrenico della dorsale appenninica, mentre una parte, gli Altopiani di Colfiorito, è collocata sul versante adriatico. Tutto il territorio comunale si trova in zona ad elevato rischio sismico, secondo la classificazione prevista dal P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003, in “zona 1” con “rischio catastrofico”.<br>
 
Il clima del capoluogo e della pianura circostante è di tipo sub continentale, con inverni freddi e abbastanza umidi. Le estati sono calde e molte volte afose con diversi temporali, soprattutto in Giugno. In inverno ci sono spesso giorni con nebbia. La media di Gennaio, il mese più freddo, è di circa 5,3°, con frequenti gelate. Molto pronunciato è il fenomeno dell'inversione termica<ref><small>Sommariamente: l'aria a contatto con il terreno al calar del sole si raffredda molto rapidamente, raggiungendo temperature inferiori rispetto a quella degli strati atmosferici sovrastanti, col risultato che la temperatura risulta più bassa in pianura che in montagna.</small></ref>. L'autunno è tiepido ed è la stagione più piovosa dell'anno. La primavera è più fredda dell'autunno, con frequenti e dannose gelate tardive. Il clima della montagna è invece quello tipico dell'Appennino Centrale, di tipo sub-alpino continentale: inverni molto freddi, con abbondanti precipitazioni nevose e venti da Nord-Est, primavere incerte (sull'altopiano di Colfiorito non sono rare le nevicate anche a fine Marzo od Aprile inoltrato) e piovose, estati fresche, ideali per la villeggiatura, autunni anch'essi piovosi e che qualche volta sono un vero e proprio anticipo d'inverno.<br>
 
La pianura circostante, ricca di acque, è una delle più fertili aree agricole dell'Umbria, coltivata prevalentemente a cereali, cui si alternano foraggi e piante industriali; notevole diffusione ha il vigneto, mentre le colline intorno alla città sono ricoperte di uliveti. Una parte del territorio comunale si estende sulle montagne, a oriente, ricca di boschi e pascoli fino a raggiungere lo spartiacque appenninico, nella zona di grande interesse naturalistico denominata Altopiano di Colfiorito.<br>
 
Dal centro della città si snodano quattro vie principali, una delle quali attraversa Porta Romana, ed è quella che porta a Roma; un'altra da Porta Firenze conduce in Toscana, la terza da Porta Ancona, a una certa distanza dalla città, si divide in due, conducendo quella di destra a Civitanova e quella di sinistra ad Ancona o in Romagna, la quarta per la piazza di San Domenico è la Porta Todi o di Santa Maria e conduce a Todi. La forma ovale di Foligno, ormai persa nella ragnatela della periferia, è percepibile dalle colline che la circondano scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre. Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medievali.<br>
 
Il centro storico-monumentale della città si svolge attorno alle contigue piazze della Repubblica e del Duomo. La prima è un vasto spazio regolare, contraddistinto dalla sapiente composizione di edifici di stile e forma diversi. Al romanico prospetto del fianco laterale del Duomo si contrappone il prospetto neoclassico della facciata rifatta del Palazzo Comunale, a sua volta affiancata dal cinquecentesco Palazzo Orfini e dal quattrocentesco Palazzo Pretorio. Conclude la rassegna il Palazzo Trinci, opera che risale alla fine del Trecento, rifatto nel XIX secolo secondo schemi neoclassici e oggi sede del Museo Archeologico, della Pinacoteca Civica e della Biblioteca comunale. Piazza del Duomo è invece dominata dalla maestosa presenza della Chiesa, il cui impianto originale è del XII secolo. Venne poi radicalmente riplasmato nel Rinascimento e nel Settecento, su un disegno del Vanvitelli eseguito dal Piermarini. All'aspetto rappresentativo del centro, richiamato dall'edilizia nobile di diversi palazzi urbani, si contrappone il caratteristico ambiente del quartiere medievale e degli antichi borghi: in particolare, la minuta rete di vicoli del quartiere delle Poelle e i resti delle antiche fortificazioni sul lungofiume, tra cui la torre dei Cinque Cantoni. In posizione periferica rispetto al centro storico, in piazza San Domenico, sorge la chiesa di Santa Maria Infraportas che risale all'epoca romanica. L'edificio è preceduto da un portico su colonne originali ed è dotato di una massiccia torre campanaria quadrilatera.<br />
 
 
<!-- INIZIO PANORAMA -->
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 100%; text-align:center; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 10px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb;"
! style="background: #F5FAFF;"| '''Panorama di Foligno'''
|-
|}
{{Panorama
|immagine = File:PanoramaFoligno.jpg
|altezza = 320
}}
<!-- FINE PANORAMA -->
 
La città è attualmente suddivisa in dieci Rioni, superstiti degli originari diciassette da cui era composta nel Medio Evo. Fra suddivisioni ed accorpamenti, ai primi dell'Ottocento i Rioni arrivarono ad essere venti, poi ridotti agli attuali dieci nel 1946, anno della riesumazione della Giostra della Quintana.
{| style= "border: 1px solid #000000; border-radius: 5px; box-shadow: 1px 1px 0px 0px #000000; background-color:#f4ffe3;"
|-
| [[File:PagDedicata.png|x30px]] ''<small>Vedi pagina dedicata:</small>'' [[Rioni di Foligno]]
|}
 
=== Cartografia ===
 
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align:center; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
|-
|[[File:MappaItalliaCentrale.jpg|x320px]]
|[[File:MappaUmbria.jpg|x320px]]
|[[File:MappaFolignoGeoplan.jpg|x320px]]
|}
 
== Dintorni ==
Foligno è posta verso la metà di quella vasta pianura che si estende da Perugia a Spoleto. Questa pianura è fertilissima e le ultime pendici dei monti, che la circondano da ogni parte, sono coperte di viti e di olivi, in mezzo ai quali spuntano numerosi gruppi di case, numerose ville e innumerevoli casolari. Il Chiascio, il Topino, e il celebratissimo Clitunno, solcano e fecondano questa bella pianura che numerose città, affacciantisi sulle pendici dei monti circostanti, circondano e abbelliscono. A nord di Foligno, su di un colle ricco di olivi, spunta la vicina e antica Spello, ricca di memorie romane. A est di Foligno, Bevagna, l'antica Mevania, e a sud di questa, Montefalco, posta in superba posizione, da cui si domina gran parte dell'Umbria: a sud di Foligno, Trevi, l'antica Trebis, e alquanto più lontano l'alta Spoleto che in sé compendia tanta parte della storia medioevale d'Italia. Dal lato Est, inoltrandosi nell'Appennino attraverso la Flaminia e la Val di Chienti, si incontrano Valtopina, Nocera Umbra, Sellano ed infine le Marche.
 
=== Comuni limitrofi ===
Elenco dei comuni limitrofi a Foligno ordinati per distanza crescente, calcolata in linea d'area dal centro urbano.
<br>
 
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 50%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 20px solid #6891BB; border-top: 10px solid #6891BB; border-right: 1px solid #6891BB; border-left: 1px solid #6891BB; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
|- style="background-color:#6891BB"
| <span style="color:#FFFF00">'''COMUNI CONFINANTI (O DI PRIMA CORONA)'''</span> || <span style="color:#FFFF00">'''DISTANZA'''</span>
|- style="background-color:#FFFFFF"
|SPELLO||6,3 km
|-
|MONTEFALCO||7,3 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|BEVAGNA||7,6 km
|-
|TREVI||8,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|VALTOPINA||13,2 km
|-
|SELLANO||19,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|NOCERA UMBRA||19,9 km
|-
|SERRAVALLE DI CHIENTI (MC)||24,9 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|VISSO (MC)||31,5 km
|-style="background-color:#6891BB"
| <span style="color:#FFFF00">'''COMUNI CAPOLUOGO DELL'UMBRIA'''</span> ||
|-
|PERUGIA||31,0 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|TERNI||42,1 km
|-style="background-color:#6891BB"
| <span style="color:#FFFF00">'''ALTRE CITTA' ITALIANE'''</span> ||
|-
|ROMA||116,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|PESCARA||134,6 km
|-
|FIRENZE||150,2 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|BOLOGNA||204,9 km
|-
|NAPOLI||265,7 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|VENEZIA||279,1 km
|-
|GENOVA||346,7 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|MILANO||397,5 km
|-
|BARI||398,4 km
|- style="background-color:#FFFFFF"
|REGGIO CALABRIA||592,9 km
|}
<br>
 
{| style= "margin-left: auto; margin-right: auto; width: 90%; text-align: center; font-size:90%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 20px solid #6891BB; border-top: 10px solid #6891BB; border-right: 1px solid #6891BB; border-left: 1px solid #6891BB; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
|-
| [[File:ComuneMontefalco.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneNoceraUmbra.jpg|x96px]]
| [[File:ComunePerugia.JPG|x96px]]
| [[File:ComuneSellano.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneSerravalleDiChienti.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneSpello.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneTerni.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneTrevi.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneValtopina.jpg|x96px]]
| [[File:ComuneVisso.jpg|x96px]]
|-
| <small>'''Montefalco'''</small>
| <small>'''Nocera Umbra'''</small>
| <small>'''Perugia'''</small>
| <small>'''Sellano'''</small>
| <small>'''Serravalle di Chienti'''</small>
| <small>'''Spello'''</small>
| <small>'''Terni'''</small>
| <small>'''Trevi'''</small>
| <small>'''Valtopina'''</small>
| <small>'''Visso'''</small>
|}
<br>
 
=== Località e Frazioni ===
Elenco Frazioni e Località del Comune di Foligno, con l'indicazione della distanza dalla città e l'altitudine sul livello del mare.<br>
<small>(Clicca su ['''Espandi'''] per visualizzare)</small>
<br>
 
{| class="mw-collapsible mw-collapsed" style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 50%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #FFFFFF;"
|- style="text-align: center;"
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''N°'''</span>
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''Località o Frazione'''</span>
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''Km da Foligno'''</span>
| style="background: #6891bb;" | <span style="color:#FFFF00">'''Mt. s.l.m.'''</span>
|-
| 1
| Abbazia di Sassovivo
| 9
| 575,8
|- style="background: #F5FAFF;"
| 2
| Acqua Santo Stefano
| 19
| 926,6
|-
| 3
| Afrile
| 17
| 850
|- style="background: #F5FAFF;"
| 4
| Aghi
| 12
| 450
|-
| 5
| Ali
| 27
| 939,8
|- style="background: #F5FAFF;"
| 6
| Altolina
| 8,4
| 290
|-
| 7
| Annifo
| 33
| 874
|- style="background: #F5FAFF;"
| 8
| Arvello
| 32,5
| 825
|-
| 9
| Ascolano
| 18
| 625
|- style="background: #F5FAFF;"
| 10
| Barri
| 15
| 693
|-
| 11
| Belfiore
| 6
| 295
|- style="background: #F5FAFF;"
| 12
| Borgarella
| 24
| 858
|-
| 13
| Borroni
| 2
| 220
|- style="background: #F5FAFF;"
| 14
| Budino
| 8
| 196
|-
| 15
| Camino
| 24,4
| 825
|- style="background: #F5FAFF;"
| 16
| Cancellara
| 6
| 436
|-
| 17
| Cancelli
| 17
| 902
|- style="background: #F5FAFF;"
| 18
| Cantagalli
| 7
| 208
|-
| 19
| Capannaccio
| 4,3
|
|- style="background: #F5FAFF;"
| 20
| Capodacqua
| 13
| 371
|-
| 21
| Caposomigiale
| 29,5
| 924
|- style="background: #F5FAFF;"
| 22
| Cappuccini
| 4
| 321,6
|-
| 23
| Cariè
| 37
| 906,4
|- style="background: #F5FAFF;"
| 24
| Carpello
| 2,5
| 324
|-
| 25
| Casa del Prete
| 7
| 207
|- style="background: #F5FAFF;"
| 26
| Casa Pacico
| 19,5
| 429
|-
| 27
| Casale del Leure
| 31
| 806
|- style="background: #F5FAFF;"
| 28
| Casale della Macchia
| 28
| 810
|-
| 29
| Casale di Morro
| 21
| 830
|- style="background: #F5FAFF;"
| 30
| Casale di Scopoli
| 15
| 840
|-
| 31
| Cascito
| 17
| 920
|- style="background: #F5FAFF;"
| 32
| Casco dell'Acqua
| 8
| 210
|-
| 33
| Casenove
| 16
| 570
|- style="background: #F5FAFF;"
| 34
| Casette di Cupigliolo
| 25
| 791
|-
| 35
| Casevecchie
| 6
| 208
|- style="background: #F5FAFF;"
| 36
| Cassignano
| 35
| 740
|-
| 37
| Castello di Morro
| 21,5
| 883,9
|- style="background: #F5FAFF;"
| 38
| Castretto
| 16,5
| 604
|-
| 39
| Cavallara
| 31
| 861
|- style="background: #F5FAFF;"
| 40
| Cave
| 3
| 218
|- style="background: #F5FAFF;"
| 41
| Cerritello
| 20,3
| 824
|-
| 42
| Chieve
| 21
| 655
|- style="background: #F5FAFF;"
| 43
| Cifo
| 18
| 675
|-
| 44
| Civitella
| 19
| 940
|- style="background: #F5FAFF;"
| 45
| Colfiorito
| 27
| 760
|-
| 46
| Collazzolo
| 20,9
| 781
|- style="background: #F5FAFF;"
| 47
| Colle di Verchiano
| 23
| 818
|-
| 48
| Colle San Giovanni
| 7
| 375
|- style="background: #F5FAFF;"
| 49
| Colle San Lorenzo
| 6
| 447
|-
| 50
| Colle Scandolaro
| 4,5
| 345
|- style="background: #F5FAFF;"
| 51
| Collelungo
| 14
| 696
|-
| 52
| Collenibbio
| 26
| 975
|- style="background: #F5FAFF;"
| 53
| Colpernaco
| 3
| 295
|-
| 54
| Colpersico
| 5
| 402
|- style="background: #F5FAFF;"
| 55
| Corvia
| 2
| 218
|-
| 56
| Costa di Arvello
| 28
| 813
|- style="background: #F5FAFF;"
| 57
| Crescenti
| 21
| 782
|-
| 58
| Croce di Roccafranca
| 24,8
| 1050
|- style="background: #F5FAFF;"
| 59
| Croce di Verchiano
| 21
| 794
|-
| 60
| Cupacci
| 12
| 636
|- style="background: #F5FAFF;"
| 61
| Cupigliolo
| 25
| 856
|-
| 62
| Cupoli
| 19,5
| 820
|- style="background: #F5FAFF;"
| 63
| Curasci
| 27
| 1016
|-
| 64
| Fiamenga
| 4,5
| 212
|- style="background: #F5FAFF;"
| 65
| Fondi
| 34
| 936
|-
| 66
| Forcatura
| 30
| 850
|- style="background: #F5FAFF;"
| 67
| Fraia
| 28
| 819
|-
| 68
| Hoffmann
| 3
| 242
|- style="background: #F5FAFF;"
| 69
| La Franca
| 17
| 794
|-
| 70
| La Spiazza
| 16
| 573
|- style="background: #F5FAFF;"
| 71
| La Valle
| 5,5
| 426
|-
| 72
| Leggiana
| 14,5
| 550
|- style="background: #F5FAFF;"
| 73
| Liè
| 7
| 420
|-
| 74
| Maceratola
| 3,5
| 215
|- style="background: #F5FAFF;"
| 75
| Maestà di Colfornaro
| 12
| 460
|-
| 76
| Madonna delle Grazie
| 20
| 675
|- style="background: #F5FAFF;"
| 77
| Montarone
| 22
| 824
|-
| 78
| Morro
| 21
| 868
|- style="background: #F5FAFF;"
| 79
| Navello
| 3,5
| 259
|-
| 80
| Orchi
| 17
| 485
|- style="background: #F5FAFF;"
| 81
| Paciana
|
|
|-
| 82
| Palarne
| 31
| 876
|- style="background: #F5FAFF;"
| 83
| Pale
| 9,5
| 480
|-
| 84
| Pallailla - I Santi
| 17,3
| 618
|- style="background: #F5FAFF;"
| 85
| Perticani
| 3
| 218
|-
| 86
| Pescara I°
| 3
| 355
|- style="background: #F5FAFF;"
| 87
| Pescara II°
| 3,5
| 361
|-
| 88
| Pieve Fanonica
| 10,5
| 327
|- style="background: #F5FAFF;"
| 89
| Pisenti
| 16,5
| 792
|-
| 90
| Poggiarello
| 11,5
| 451
|- style="background: #F5FAFF;"
| 91
| Polveragna
| 32
| 830
|-
| 92
| Ponte San Lazzaro
| 26
| 701
|- style="background: #F5FAFF;"
| 93
| Ponte Santa Lucia
| 10,5
| 494
|-
| 94
| Pontecentesimo
| 9,5
| 325
|- style="background: #F5FAFF;"
| 95
| Popola
| 25
| 852
|-
| 96
| Rasiglia
| 19
| 636
|- style="background: #F5FAFF;"
| 97
| Ravignano
| 8,5
| 510
|-
| 98
| Rio
| 17
| 740
|- style="background: #F5FAFF;"
| 99
| Roccafranca
| 28
| 802
|-
| 100
| Roviglieto
| 8
| 706
|- style="background: #F5FAFF;"
| 101
| San Bartolomeo
| 2,8
| 360
|-
| 102
| San Giovanni Profiamma
| 4
| 264
|- style="background: #F5FAFF;"
| 103
| San Sebastiano
| 3,6
|
|-
| 104
| San Vittore
| 7
| 337
|- style="background: #F5FAFF;"
| 105
| Sant'Eraclio
| 3
| 232
|-
| 106
| Santo Stefano dei Piccioni
| 6
| 355
|- style="background: #F5FAFF;"
| 107
| Scafali
| 4
| 213
|-
| 108
| Scandolaro
| 6
| 452
|- style="background: #F5FAFF;"
| 109
| Scanzano
| 5
| 265
|-
| 110
| Scopoli
| 12
| 532
|- style="background: #F5FAFF;"
| 111
| Seggio
| 19
| 916
|-
| 112
| Serra Alta
| 5,3
| 450
|- style="background: #F5FAFF;"
| 113
| Serra Bassa
| 5,1
| 425
|-
| 114
| Serrone
| 16,5
| 580,6
|- style="background: #F5FAFF;"
| 115
| Sostino
| 11
| 659
|-
| 116
| Sterpete
| 2
| 220
|- style="background: #F5FAFF;"
| 117
| Tenne
| 2,4
| 212
|-
| 118
| Tesina
| 15
| 710
|- style="background: #F5FAFF;"
| 119
| Tito
| 38
| 860
|-
| 120
| Torre di Montefalco
| 7
| 208
|- style="background: #F5FAFF;"
| 121
| Treggio
| 5
| 400
|-
| 122
| Uppello
| 3
| 382
|- style="background: #F5FAFF;"
| 123
| Vallupo
| 21
| 930
|-
| 124
| Vegnole
| 5
| 400
|- style="background: #F5FAFF;"
| 125
| Verchiano
| 22
| 775
|-
| 126
| Vescia
| 4
| 265
|- style="background: #F5FAFF;"
| 127
| Vionica
| 20,5
| 769
|-
| 128
| Volperino
| 21
| 850
|}
<br>
 
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 90%; text-align: center; font-size:90%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
| [[File:FrazAbbaziaSassovivo.jpg|x96px]]
| [[File:FrazAnnifo.jpg|x96px]]
| [[File:FrazBelfiore.jpg|x96px]]
| [[File:FrazCapodacqua.jpg|x96px]]
| [[File:FrazCasenove.jpg|x96px]]
| [[File:FrazColfiorito.jpeg|x96px]]
| [[File:FrazLeggiana.jpg|x96px]]
| [[File:FrazPale.jpg|x96px]]
| [[File:FrazRasiglia.jpg|x96px]]
|-
|<small>'''Sassovivo'''</small>
|<small>'''Annifo'''</small>
|<small>'''Belfiore'''</small>
|<small>'''Capodacqua'''</small>
|<small>'''Casenove'''</small>
|<small>'''Colfiorito'''</small>
|<small>'''Leggiana'''</small>
|<small>'''Pale'''</small>
|<small>'''Rasiglia'''</small>
|-
| [[File:FrazRio.jpg|x96px]]
| [[File:FrazSanBartolomeo.jpg|x96px]]
| [[File:FrazSanGiovanniProfiamma.jpg|x96px]]
| [[File:FrazSantEraclio.jpg|x96px]]
| [[File:FrazScopoli.jpg|x96px]]
| [[File:FrazTorreMontefalco.jpg|x96px]]
| [[File:FrazTreggio.jpg|x96px]]
| [[File:FrazVerchiano.jpg|x96px]]
| [[File:FrazVolperino.jpg|x96px]]
|-
|<small>'''Rio'''</small>
|<small>'''San Bartolomeo'''</small>
|<small>'''San Giovanni Profiamma'''</small>
|<small>'''Sant'Eraclio'''</small>
|<small>'''Scopoli'''</small>
|<small>'''Torre di Montefalco'''</small>
|<small>'''Treggio'''</small>
|<small>'''Verchiano'''</small>
|<small>'''Volperino'''</small>
|}
<br>
== Cenni di Storia ==
L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates”. La Fulginia umbra (città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C. e di cui si hanno memorie precedenti al 500 a.C.), poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flaminia (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Tinia romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. Dal 258 a.C. fu Prefettura e Municipio, dal 254 a.C., iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale. Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550.<br>
 
Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi. Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, da papa Innocenzo III. Nel 1255 iniziò il periodo comunale e fu assoggettata prima all'Impero e poi ai Trinci fino al 1439. Durante la prima metà del XIII secolo, fatta eccezione per il breve periodo (1237-1239) in cui si alleò con Todi, Gubbio e soprattutto con la potentissima e guelfa Perugia, Foligno fu saldamente fedele all'Impero. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia. La prima fu combattuta tra il 1248 e il 1251, la seconda nel 1254, la terza tra il 1282 e il 1283 e la quarta tra il 1288 e il 1289. Le prime tre furono vinte dai folignati, nell'ultima ebbe invece la meglio Perugia che estese la propria sfera di influenza a Foligno. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur, "Grundman sostiene addirittura che una vittoria di Foligno avrebbe aperto la strada in Umbria per un tipo di sviluppo economico, politico e culturale del tutto diverso, mentre la dominazione di Perugia ha fatto di essa il Mezzogiorno dell'Italia centrale, dedito principalmente alle attività agricole e subordinato, dal punto di vista commerciale e finanziario, agli uomini d'affari toscani...". La fazione ghibellina, sempre più potente fino alla morte di Federico II, fu poi soppiantata da quella guelfa nel 1254, ma nel 1268 troviamo la città nuovamente ghibellina governata da Ansaldo di Filippo degli Anastasi. Nel 1305, sconfitto Corrado degli Anastasi, con la nomina di Nallo Trinci a Gonfaloniere di Giustizia, ovvero Capitano di parte Guelfa e Capitano del Popolo, per Foligno iniziò un lungo periodo di governo signorile che terminò nel 1439 con la cacciata di Corrado Trinci per mano del cardinale Giovanni Vitelleschi, incaricato da papa Eugenio IV "de reductione communis et hominum civitatis Fulginei ad obedientiam et gremium Ecclesiae". Nel Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, sotto la signoria guelfa dei Trinci (alleati di Perugia), Foligno estese i propri confini fino all'Abruzzo. Fu questa un'epoca di notevole sviluppo economico per la città, con l'affermazione di manifatture legate alla lavorazione del legno, della carta, dei filati, della ceramica e di alcuni metalli (fra cui oro e argento). A Foligno si svolgeva anticamente (dal 20 maggio al 20 luglio di ogni anno dal 1425 e fino al 1816) una nota fiera, denominata “Fiera dei Soprastanti”, alla quale accorrevano mercanti da tutta Europa.<br>
 
Con il ritorno del dominio del Papa, Foligno tornò ad essere amministrata da magistrature comunali, anche se la loro autonomia fu più nominale che sostanziale. Proprio in quegli anni, infatti, lo Stato della Chiesa iniziò la sua riorganizzazione amministrativa e politica in modo da poter meglio controllare le periferie. I forti contrasti, sorti dopo il 1439, tra la fazione popolare e quella nobiliare terminarono nel 1460 con l'esclusione, concessa da papa Pio II all'aristocrazia cittadina, del ceto popolare dal consiglio comunale. Da allora Foligno ebbe una delle forme oligarchiche più rigide dello Stato Pontificio. Foligno è stata sempre fornitrice ufficiale di canapa dello Stato Pontificio, con la quale venivano realizzate soprattutto corde per campane. Le principali coltivazioni di canapa si sviluppavano nella zona ovest della città, in corrispondenza delle attuali Fiamenga e Budino. La città sotto lo Stato Pontificio, ne ha condiviso le sorti fino alla sua incorporazione nel Regno d'Italia.<br>


=== I Rioni di Foligno ===
Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche). Subì per questo numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero per circa l'80%, e a tal riguardo, la città fu poi insignita di medaglia d'argento. Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti anche di entità catastrofica: il più recente, di magnitudo 6.1, risale al 26 settembre 1997. Il sisma, con epicentro nella frazione di Annifo, causò molti danni alla città: furono maggiormente colpite, oltre ad Annifo, le altre frazioni montane, tra cui quella di Colfiorito, poiché più vicine all'epicentro rispetto al centro città. La scossa principale fu seguita da uno sciame sismico che si protrasse per quasi un anno. La scossa delle 17:23 del 14 ottobre 1997, di magnitudo 5.5, con epicentro tra Sellano e Preci, causò il crollo della lanterna del Palazzo Comunale, chiamata erroneamente anche “torrino": la scossa si verificò durante un sopralluogo dei vigili del fuoco che cercavano di mettere in sicurezza la torre e fu ripresa in diretta TV. Il 14 ottobre 2007, con una festosa cerimonia pubblica in piazza della Repubblica, si è inaugurato il completamento del restauro della parte terminale (sovrastruttura a forma di lanterna) della torre civica del Palazzo Comunale, dopo il crollo avvenuto esattamente 10 anni prima. Fra il 2008 e il 2014, nell'ambito del P.I.R. (piano integrato di recupero), il centro storico viene ripavimentato e riqualificato: vengono rifatte ex novo la rete fognaria, la rete idrica, la rete del gas metano, la rete elettrica e la rete telefonica.<br>
<poem style="border: 1px solid #ccc; background-color: #f0ffff; padding: 1em;">
[...]
''I ricordi di archivi e di biblioteche, ci dicono che i Rioni, nei quali era divisa la città, erano venti: ciascuno aveva un nome; ciascuno aveva uno stemma, ciascuno un territorio con un nome, che oggi è quasi indecifrabile, e che era custodito da qualche abitante dei Rioni stessi, e che veniva portato in processione in occasione di qualche festa politica, popolare e religiosa.''
''Oggi il lodevole desiderio di riesumare i gloriosi ricordi sacri e civili del passato ha indotto alcuni nostri amici a fare delle indagini sul passato di queste nostre tradizioni.''
''Si è veduto che probabilmente la divisione rimonta al secolo XIII, cioè verso l'anno 1291; che il Municipio era il custode di queste 20 Compagnie; che il disegno delle 20 bandiere e di questi 20 stemmi era affidato al Municipio che li aveva fatti dipingere nelle Sale Comunali; che nel 1748 Francesco Antonio Morichini aveva in certo qual modo legalizzato il numero, gli stemmi, e i colori delle bandiere.''
[...]
''In occasione della prossima festa di San Feliciano si è deciso di rinnovare le bandiere, secondo gli antichi ricordi diligentemente ricavati dall'antico, e di portarle in processione per la solennità del 24 Gennaio, lasciandoli esposti per alcuni giorni nell'interno della Cattedrale, come ricordi di un glorioso passato.''
''Ecco pertanto i nomi di queste 20 bandiere che nel centro hanno lo stemma del rispettivo Rione:''
''1° Via Pugilli o Poelle; 2° Ponte di Cesare; 3° Gli Spavagli; 4° Il Cassero; 5° Via Franceschi; 6° Via della Mora; 7° Via della Fonte del Campo; 8° Gli Spadagli; 9° Via Falconi; 10° I Giotti; 11° Via Spada; 12° Gli Ammanniti; 13° L'Isola Bella; 14° I Cipischi; 15° La Controstanga; 16° Il Borgo; 17° Via Morlupo; 18° La Piazza Vecchia; 19° Via della Croce Bianca; 20° Via Badia.''
Foligno, 14 gennaio 1939 - XVII
Mons. Michele Faloci Pulignani
</poem>


=== Onorificenze ===
La città di Foligno è stata decorata con la ''Medaglia d'argento al Valor Civile''.<br />


[[File:ValorCivile.png|170px]]
<poem style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 60%; text-align:center; border: 1px solid #7B7B7B; background-color: #F5FAFF; padding: 5px;">
<small>''Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane.''
''Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori''.</small>
</poem>
A conferire il riconoscimento, il 16 gennaio 1961, fu il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che lo consegnò all'allora sindaco di Foligno, Italo Fittajoli.<br>


== Note ==
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
<references />


== Bibliografia ==
=== Architetture religiose ===
<small>
<div style="column-count:3;-moz-column-count:3;-webkit-column-count:3">
* "Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana" - A cura di Manuela Marinangeli
* Abbazia di Sassovivo
* "I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
* Basilica di Santa Maria Infraportas
* "Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
* Cattedrale di San Feliciano
* "Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
* Chiesa del Corpo di Cristo, detta di Betlem
* "1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
* Chiesa del Santissimo Salvatore
* "Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Ludovico Jacobilli - Foligno 1646
* Chiesa di Santa Caterina
* La Gazzetta di Foligno
* Chiesa di Santa Maria di Pistia
* Ente Giostra della Quintana
* Chiesa di Santa Maria in Campis
* http://quintana.altervista.org/
* Chiesa di San Francesco
</small>
* Chiesa di San Giacomo
* Chiesa di San Nicolò
* Chiesa di San Paolo Apostolo
* Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata
* Ex Chiesa di San Domenico - Auditorium di San Domenico
* Monastero di Sant'Anna
* Monastero di Santa Lucia
* Monastero di Santa Maria di Betlem
* Oratorio del Crocefisso
* Oratorio della Misericordia
* Oratorio della Nunziatella
</div>


== Voci Correlate ==
=== Architetture civili ===
<small>
<div style="column-count:3;-moz-column-count:3;-webkit-column-count:3">
<DynamicPageList>
* Palazzo Comunale
category = Giostra_della_Quintana
* Palazzo Trinci
mode = unordered
* Palazzo del Podestà
ordermethod = sortkey
* Palazzo delle Canoniche
order = ascending
* Palazzo delle Logge
</DynamicPageList>
* Palazzo Alleori-Ubaldi
</small>
* Palazzo Barnabò alle Conce
* Palazzo Barugi-Meloni
* Palazzo Brunetti-Candiotti
* Palazzo Cantagalli
* Palazzo Cibo-Nocchi
* Palazzo Deli
* Palazzo Giusti-Orfini
* Palazzo Lezi-Marchetti
* Palazzo Orfini
* Palazzo Pesci-Maiolica
* Palazzo Pierantoni
* Palazzo Piermarini
* Palazzo Varini
* Parco dei Canapè
</div>
<br>


[[File:Copy.png|left]]
{| style="margin-left: auto; margin-right: auto; width: 90%; text-align: center; font-size:90%; border-bottom-left-radius: 10px; border-bottom-right-radius: 10px; border-top-left-radius: 10px; border-top-right-radius: 10px; border-bottom: 10px solid #6891bb; border-top: 20px solid #6891bb; border-right: 1px solid #6891bb; border-left: 1px solid #6891bb; box-shadow: 3px 3px 0px 0px #000000; background: #F5FAFF;"
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|-
|<small>'''Parco dei Canapè'''</small>
|<small>'''Piazza Don Minzoni'''</small>
|<small>'''Via Gramsci'''</small>
|<small>'''Via XX settembre'''</small>
|<small>'''Palazzo Comunale'''</small>
|<small>'''Cattedrale e Canoniche'''</small>
|<small>'''Palazzo delle Canoniche'''</small>
|<small>'''Ponte sospeso'''</small>
|<small>'''Piazza San Domenico'''</small>
|<small>'''Statua di Garibaldi'''</small>
|-
| colspan="3" | [[File:L08-PiazzaSanFrancesco.jpg|x96px]]
| [[File:L17-ChiesaSanPaolo.jpg|x96px]]
| [[File:L18-ChiostroSassovivo.jpg|x96px]]
| [[File:L12-PonteLiberazioneTopino.jpg|x96px]]
| [[File:L11-LeConce.jpg|x96px]]
| [[File:L13-SMariaSuffragio.jpg|x96px]]
| [[File:L15-Canapè01.jpg|x96px]]
| [[File:L14-StatuaAlunno.jpg|x96px]]
|-
| colspan="3" | <small>'''Piazza San Francesco'''</small>
|<small>'''Chiesa di San Paolo'''</small>
|<small>'''Abbazia di Sassovivo'''</small>
|<small>'''Ponte della Liberazione'''</small>
|<small>'''Le Conce'''</small>
|<small>'''S.M. del Suffragio'''</small>
|<small>'''Parco dei Canapè'''</small>
|<small>'''Statua dell'Alunno'''</small>
|}
<br>


[[Categoria:Giostra della Quintana]]
[[Categoria:Foligno]]

Versione attuale delle 21:50, 5 nov 2021

Foligno (Fulginia, Fulginium o Fulginiae in latino, Fuligno in dialetto folignate) è la terza città dell'Umbria, è situata a 234 m. sul livello del mare, al centro della Valle Umbra, in corrispondenza dello sbocco in piano e della confluenza delle valli del fiume Topino e del fiume Menotre, tributari del Tevere. Il comune di Foligno si trova in provincia di Perugia e conta 55.609[1] abitanti. La città di Foligno è il centro commerciale e industriale più ricco e importante della Valle Umbra e, per la centralità della sua ubicazione, punto d'incontro d'importanti arterie di comunicazione dell'Italia centrale, è uno dei principali nodi stradali e ferroviari dell'intera regione. Patrono della città è San Feliciano, compatrona la Madonna del Pianto. Nel 1997 la città è stata colpita, insieme ad una vasta zona lungo il confine tra Umbria e Marche, da un prolungato sciame sismico che ha seriamente danneggiato la città e le frazioni di montagna. La successiva ricostruzione, seguita da una lunga e complessa opera di riqualificazione del centro urbano, hanno fatto per lunghi anni di Foligno un cantiere a cielo aperto. Nonostante gli innumerevoli disagi, è opinione comune che Foligno oggi sia più bella che mai.


Foligno
Localizzazione

Comune di Foligno Provincia di Perugia Regione Umbria Italia

Amministrazione

Sindaco: Stefano Zuccarini
Indirizzo Municipio: Piazza della Repubblica,10
Sito istituzionale: https://www.comune.foligno.pg.it/

Territorio

Coordinate: 42° 56' 42,00 N - 12° 42' 7,20 E
Altitudine: 234 m s.l.m. (min 195 - max 1.250)
Superficie: 264,67 Km2
Abitanti: 57.146
Densità: 215,92 ab/Km2
Frazioni: Vedi elenco

Informazioni generali

Denominazione abitanti: Folignati (singolare: Folignate)
Patrono: S. Feliciano Vescovo e Martire
Giorno festivo: 24 gennaio
Codice Postale: 06034
Prefisso Telefonico: 0742
Codice ISTAT: 054018
Codice Catastale: D653

Reti di comuni

Città del Bio Città del Miele Città dell'Olio Patto dei Sindaci

Gemellaggi

La Louvière (Belgio), dal 1996
Gemona del Friuli, dal 2001
Shibukawa (Giappone), dal 2000

Posizione

Il territorio comunale è prevalentemente montano, mentre la città capoluogo si trova completamente in pianura. Il centro abitato più elevato in altitudine è la frazione di Curasci, che si trova a 1.016 m s.l.m., mentre il più basso è la frazione di Budino, posto a 196 m s.l.m.
Da un punto di vista idrografico la maggior parte del territorio comunale è nel bacino del Tevere, quindi sul versante tirrenico della dorsale appenninica, mentre una parte, gli Altopiani di Colfiorito, è collocata sul versante adriatico. Tutto il territorio comunale si trova in zona ad elevato rischio sismico, secondo la classificazione prevista dal P.C.M. n. 3274 del 20/03/2003, in “zona 1” con “rischio catastrofico”.

Il clima del capoluogo e della pianura circostante è di tipo sub continentale, con inverni freddi e abbastanza umidi. Le estati sono calde e molte volte afose con diversi temporali, soprattutto in Giugno. In inverno ci sono spesso giorni con nebbia. La media di Gennaio, il mese più freddo, è di circa 5,3°, con frequenti gelate. Molto pronunciato è il fenomeno dell'inversione termica[2]. L'autunno è tiepido ed è la stagione più piovosa dell'anno. La primavera è più fredda dell'autunno, con frequenti e dannose gelate tardive. Il clima della montagna è invece quello tipico dell'Appennino Centrale, di tipo sub-alpino continentale: inverni molto freddi, con abbondanti precipitazioni nevose e venti da Nord-Est, primavere incerte (sull'altopiano di Colfiorito non sono rare le nevicate anche a fine Marzo od Aprile inoltrato) e piovose, estati fresche, ideali per la villeggiatura, autunni anch'essi piovosi e che qualche volta sono un vero e proprio anticipo d'inverno.

La pianura circostante, ricca di acque, è una delle più fertili aree agricole dell'Umbria, coltivata prevalentemente a cereali, cui si alternano foraggi e piante industriali; notevole diffusione ha il vigneto, mentre le colline intorno alla città sono ricoperte di uliveti. Una parte del territorio comunale si estende sulle montagne, a oriente, ricca di boschi e pascoli fino a raggiungere lo spartiacque appenninico, nella zona di grande interesse naturalistico denominata Altopiano di Colfiorito.

Dal centro della città si snodano quattro vie principali, una delle quali attraversa Porta Romana, ed è quella che porta a Roma; un'altra da Porta Firenze conduce in Toscana, la terza da Porta Ancona, a una certa distanza dalla città, si divide in due, conducendo quella di destra a Civitanova e quella di sinistra ad Ancona o in Romagna, la quarta per la piazza di San Domenico è la Porta Todi o di Santa Maria e conduce a Todi. La forma ovale di Foligno, ormai persa nella ragnatela della periferia, è percepibile dalle colline che la circondano scendendo da Montefalco o lungo la vallata del Menotre. Viali alberati conducono dai quattro punti cardinali alle porte unite dal tessuto ancora percepibile delle mura medievali.

Il centro storico-monumentale della città si svolge attorno alle contigue piazze della Repubblica e del Duomo. La prima è un vasto spazio regolare, contraddistinto dalla sapiente composizione di edifici di stile e forma diversi. Al romanico prospetto del fianco laterale del Duomo si contrappone il prospetto neoclassico della facciata rifatta del Palazzo Comunale, a sua volta affiancata dal cinquecentesco Palazzo Orfini e dal quattrocentesco Palazzo Pretorio. Conclude la rassegna il Palazzo Trinci, opera che risale alla fine del Trecento, rifatto nel XIX secolo secondo schemi neoclassici e oggi sede del Museo Archeologico, della Pinacoteca Civica e della Biblioteca comunale. Piazza del Duomo è invece dominata dalla maestosa presenza della Chiesa, il cui impianto originale è del XII secolo. Venne poi radicalmente riplasmato nel Rinascimento e nel Settecento, su un disegno del Vanvitelli eseguito dal Piermarini. All'aspetto rappresentativo del centro, richiamato dall'edilizia nobile di diversi palazzi urbani, si contrappone il caratteristico ambiente del quartiere medievale e degli antichi borghi: in particolare, la minuta rete di vicoli del quartiere delle Poelle e i resti delle antiche fortificazioni sul lungofiume, tra cui la torre dei Cinque Cantoni. In posizione periferica rispetto al centro storico, in piazza San Domenico, sorge la chiesa di Santa Maria Infraportas che risale all'epoca romanica. L'edificio è preceduto da un portico su colonne originali ed è dotato di una massiccia torre campanaria quadrilatera.


Panorama di Foligno


La città è attualmente suddivisa in dieci Rioni, superstiti degli originari diciassette da cui era composta nel Medio Evo. Fra suddivisioni ed accorpamenti, ai primi dell'Ottocento i Rioni arrivarono ad essere venti, poi ridotti agli attuali dieci nel 1946, anno della riesumazione della Giostra della Quintana.

Vedi pagina dedicata: Rioni di Foligno

Cartografia

Dintorni

Foligno è posta verso la metà di quella vasta pianura che si estende da Perugia a Spoleto. Questa pianura è fertilissima e le ultime pendici dei monti, che la circondano da ogni parte, sono coperte di viti e di olivi, in mezzo ai quali spuntano numerosi gruppi di case, numerose ville e innumerevoli casolari. Il Chiascio, il Topino, e il celebratissimo Clitunno, solcano e fecondano questa bella pianura che numerose città, affacciantisi sulle pendici dei monti circostanti, circondano e abbelliscono. A nord di Foligno, su di un colle ricco di olivi, spunta la vicina e antica Spello, ricca di memorie romane. A est di Foligno, Bevagna, l'antica Mevania, e a sud di questa, Montefalco, posta in superba posizione, da cui si domina gran parte dell'Umbria: a sud di Foligno, Trevi, l'antica Trebis, e alquanto più lontano l'alta Spoleto che in sé compendia tanta parte della storia medioevale d'Italia. Dal lato Est, inoltrandosi nell'Appennino attraverso la Flaminia e la Val di Chienti, si incontrano Valtopina, Nocera Umbra, Sellano ed infine le Marche.

Comuni limitrofi

Elenco dei comuni limitrofi a Foligno ordinati per distanza crescente, calcolata in linea d'area dal centro urbano.

COMUNI CONFINANTI (O DI PRIMA CORONA) DISTANZA
SPELLO 6,3 km
MONTEFALCO 7,3 km
BEVAGNA 7,6 km
TREVI 8,4 km
VALTOPINA 13,2 km
SELLANO 19,4 km
NOCERA UMBRA 19,9 km
SERRAVALLE DI CHIENTI (MC) 24,9 km
VISSO (MC) 31,5 km
COMUNI CAPOLUOGO DELL'UMBRIA
PERUGIA 31,0 km
TERNI 42,1 km
ALTRE CITTA' ITALIANE
ROMA 116,4 km
PESCARA 134,6 km
FIRENZE 150,2 km
BOLOGNA 204,9 km
NAPOLI 265,7 km
VENEZIA 279,1 km
GENOVA 346,7 km
MILANO 397,5 km
BARI 398,4 km
REGGIO CALABRIA 592,9 km


Montefalco Nocera Umbra Perugia Sellano Serravalle di Chienti Spello Terni Trevi Valtopina Visso


Località e Frazioni

Elenco Frazioni e Località del Comune di Foligno, con l'indicazione della distanza dalla città e l'altitudine sul livello del mare.
(Clicca su [Espandi] per visualizzare)

Località o Frazione Km da Foligno Mt. s.l.m.
1 Abbazia di Sassovivo 9 575,8
2 Acqua Santo Stefano 19 926,6
3 Afrile 17 850
4 Aghi 12 450
5 Ali 27 939,8
6 Altolina 8,4 290
7 Annifo 33 874
8 Arvello 32,5 825
9 Ascolano 18 625
10 Barri 15 693
11 Belfiore 6 295
12 Borgarella 24 858
13 Borroni 2 220
14 Budino 8 196
15 Camino 24,4 825
16 Cancellara 6 436
17 Cancelli 17 902
18 Cantagalli 7 208
19 Capannaccio 4,3
20 Capodacqua 13 371
21 Caposomigiale 29,5 924
22 Cappuccini 4 321,6
23 Cariè 37 906,4
24 Carpello 2,5 324
25 Casa del Prete 7 207
26 Casa Pacico 19,5 429
27 Casale del Leure 31 806
28 Casale della Macchia 28 810
29 Casale di Morro 21 830
30 Casale di Scopoli 15 840
31 Cascito 17 920
32 Casco dell'Acqua 8 210
33 Casenove 16 570
34 Casette di Cupigliolo 25 791
35 Casevecchie 6 208
36 Cassignano 35 740
37 Castello di Morro 21,5 883,9
38 Castretto 16,5 604
39 Cavallara 31 861
40 Cave 3 218
41 Cerritello 20,3 824
42 Chieve 21 655
43 Cifo 18 675
44 Civitella 19 940
45 Colfiorito 27 760
46 Collazzolo 20,9 781
47 Colle di Verchiano 23 818
48 Colle San Giovanni 7 375
49 Colle San Lorenzo 6 447
50 Colle Scandolaro 4,5 345
51 Collelungo 14 696
52 Collenibbio 26 975
53 Colpernaco 3 295
54 Colpersico 5 402
55 Corvia 2 218
56 Costa di Arvello 28 813
57 Crescenti 21 782
58 Croce di Roccafranca 24,8 1050
59 Croce di Verchiano 21 794
60 Cupacci 12 636
61 Cupigliolo 25 856
62 Cupoli 19,5 820
63 Curasci 27 1016
64 Fiamenga 4,5 212
65 Fondi 34 936
66 Forcatura 30 850
67 Fraia 28 819
68 Hoffmann 3 242
69 La Franca 17 794
70 La Spiazza 16 573
71 La Valle 5,5 426
72 Leggiana 14,5 550
73 Liè 7 420
74 Maceratola 3,5 215
75 Maestà di Colfornaro 12 460
76 Madonna delle Grazie 20 675
77 Montarone 22 824
78 Morro 21 868
79 Navello 3,5 259
80 Orchi 17 485
81 Paciana
82 Palarne 31 876
83 Pale 9,5 480
84 Pallailla - I Santi 17,3 618
85 Perticani 3 218
86 Pescara I° 3 355
87 Pescara II° 3,5 361
88 Pieve Fanonica 10,5 327
89 Pisenti 16,5 792
90 Poggiarello 11,5 451
91 Polveragna 32 830
92 Ponte San Lazzaro 26 701
93 Ponte Santa Lucia 10,5 494
94 Pontecentesimo 9,5 325
95 Popola 25 852
96 Rasiglia 19 636
97 Ravignano 8,5 510
98 Rio 17 740
99 Roccafranca 28 802
100 Roviglieto 8 706
101 San Bartolomeo 2,8 360
102 San Giovanni Profiamma 4 264
103 San Sebastiano 3,6
104 San Vittore 7 337
105 Sant'Eraclio 3 232
106 Santo Stefano dei Piccioni 6 355
107 Scafali 4 213
108 Scandolaro 6 452
109 Scanzano 5 265
110 Scopoli 12 532
111 Seggio 19 916
112 Serra Alta 5,3 450
113 Serra Bassa 5,1 425
114 Serrone 16,5 580,6
115 Sostino 11 659
116 Sterpete 2 220
117 Tenne 2,4 212
118 Tesina 15 710
119 Tito 38 860
120 Torre di Montefalco 7 208
121 Treggio 5 400
122 Uppello 3 382
123 Vallupo 21 930
124 Vegnole 5 400
125 Verchiano 22 775
126 Vescia 4 265
127 Vionica 20,5 769
128 Volperino 21 850


Sassovivo Annifo Belfiore Capodacqua Casenove Colfiorito Leggiana Pale Rasiglia
Rio San Bartolomeo San Giovanni Profiamma Sant'Eraclio Scopoli Torre di Montefalco Treggio Verchiano Volperino


Cenni di Storia

L'origine protostorica di Foligno risale all'epoca umbra preromana, essendo stata la città fondata dagli "Umbri Fulginates”. La Fulginia umbra (città preromana la cui fondazione risalirebbe al X secolo a.C. e di cui si hanno memorie precedenti al 500 a.C.), poi Fulginium romana, situata alla biforcazione (diverticulum) dell'antica via Flaminia (che qui si divideva in due rami) e allo sbocco del fiume Topino (l'antico Supunna umbro o Tinia romano) a fondovalle, ha lasciato alla città moderna l'impianto di strade rettilinee che si incrociano perpendicolarmente. Le strade sono in rapporto con quattro ponti romani tuttora esistenti sull'antico corso del fiume Topino. Dal 258 a.C. fu Prefettura e Municipio, dal 254 a.C., iscritto alla tribù Cornelia ed ebbe notevole importanza durante l'epoca imperiale. Nel 476 fu assoggettata da Odoacre e poi dai Goti dal 493 al 550.

Successivamente appartenne ai Longobardi che la annessero al Ducato di Spoleto e poi ai Franchi. Appartenne al Ducato di Spoleto fino al 1198, quando fu annessa allo Stato Pontificio, da papa Innocenzo III. Nel 1255 iniziò il periodo comunale e fu assoggettata prima all'Impero e poi ai Trinci fino al 1439. Durante la prima metà del XIII secolo, fatta eccezione per il breve periodo (1237-1239) in cui si alleò con Todi, Gubbio e soprattutto con la potentissima e guelfa Perugia, Foligno fu saldamente fedele all'Impero. Sempre unico baluardo ghibellino in Umbria (escluso il periodo dei Trinci), nel XIII secolo si scontrò in quattro cruente guerre con la vicina guelfa Perugia. La prima fu combattuta tra il 1248 e il 1251, la seconda nel 1254, la terza tra il 1282 e il 1283 e la quarta tra il 1288 e il 1289. Le prime tre furono vinte dai folignati, nell'ultima ebbe invece la meglio Perugia che estese la propria sfera di influenza a Foligno. Secondo lo storico Jean-Claude Maire Vigueur, "Grundman sostiene addirittura che una vittoria di Foligno avrebbe aperto la strada in Umbria per un tipo di sviluppo economico, politico e culturale del tutto diverso, mentre la dominazione di Perugia ha fatto di essa il Mezzogiorno dell'Italia centrale, dedito principalmente alle attività agricole e subordinato, dal punto di vista commerciale e finanziario, agli uomini d'affari toscani...". La fazione ghibellina, sempre più potente fino alla morte di Federico II, fu poi soppiantata da quella guelfa nel 1254, ma nel 1268 troviamo la città nuovamente ghibellina governata da Ansaldo di Filippo degli Anastasi. Nel 1305, sconfitto Corrado degli Anastasi, con la nomina di Nallo Trinci a Gonfaloniere di Giustizia, ovvero Capitano di parte Guelfa e Capitano del Popolo, per Foligno iniziò un lungo periodo di governo signorile che terminò nel 1439 con la cacciata di Corrado Trinci per mano del cardinale Giovanni Vitelleschi, incaricato da papa Eugenio IV "de reductione communis et hominum civitatis Fulginei ad obedientiam et gremium Ecclesiae". Nel Trecento e nei primi decenni del Quattrocento, sotto la signoria guelfa dei Trinci (alleati di Perugia), Foligno estese i propri confini fino all'Abruzzo. Fu questa un'epoca di notevole sviluppo economico per la città, con l'affermazione di manifatture legate alla lavorazione del legno, della carta, dei filati, della ceramica e di alcuni metalli (fra cui oro e argento). A Foligno si svolgeva anticamente (dal 20 maggio al 20 luglio di ogni anno dal 1425 e fino al 1816) una nota fiera, denominata “Fiera dei Soprastanti”, alla quale accorrevano mercanti da tutta Europa.

Con il ritorno del dominio del Papa, Foligno tornò ad essere amministrata da magistrature comunali, anche se la loro autonomia fu più nominale che sostanziale. Proprio in quegli anni, infatti, lo Stato della Chiesa iniziò la sua riorganizzazione amministrativa e politica in modo da poter meglio controllare le periferie. I forti contrasti, sorti dopo il 1439, tra la fazione popolare e quella nobiliare terminarono nel 1460 con l'esclusione, concessa da papa Pio II all'aristocrazia cittadina, del ceto popolare dal consiglio comunale. Da allora Foligno ebbe una delle forme oligarchiche più rigide dello Stato Pontificio. Foligno è stata sempre fornitrice ufficiale di canapa dello Stato Pontificio, con la quale venivano realizzate soprattutto corde per campane. Le principali coltivazioni di canapa si sviluppavano nella zona ovest della città, in corrispondenza delle attuali Fiamenga e Budino. La città sotto lo Stato Pontificio, ne ha condiviso le sorti fino alla sua incorporazione nel Regno d'Italia.

Durante la seconda guerra mondiale fu sede di un importante aeroporto, di caserme, di scuole militari e di industrie belliche (in particolare aeronautiche). Subì per questo numerosissimi bombardamenti angloamericani che la distrussero per circa l'80%, e a tal riguardo, la città fu poi insignita di medaglia d'argento. Nella storia della città si sono susseguiti numerosi terremoti anche di entità catastrofica: il più recente, di magnitudo 6.1, risale al 26 settembre 1997. Il sisma, con epicentro nella frazione di Annifo, causò molti danni alla città: furono maggiormente colpite, oltre ad Annifo, le altre frazioni montane, tra cui quella di Colfiorito, poiché più vicine all'epicentro rispetto al centro città. La scossa principale fu seguita da uno sciame sismico che si protrasse per quasi un anno. La scossa delle 17:23 del 14 ottobre 1997, di magnitudo 5.5, con epicentro tra Sellano e Preci, causò il crollo della lanterna del Palazzo Comunale, chiamata erroneamente anche “torrino": la scossa si verificò durante un sopralluogo dei vigili del fuoco che cercavano di mettere in sicurezza la torre e fu ripresa in diretta TV. Il 14 ottobre 2007, con una festosa cerimonia pubblica in piazza della Repubblica, si è inaugurato il completamento del restauro della parte terminale (sovrastruttura a forma di lanterna) della torre civica del Palazzo Comunale, dopo il crollo avvenuto esattamente 10 anni prima. Fra il 2008 e il 2014, nell'ambito del P.I.R. (piano integrato di recupero), il centro storico viene ripavimentato e riqualificato: vengono rifatte ex novo la rete fognaria, la rete idrica, la rete del gas metano, la rete elettrica e la rete telefonica.

Onorificenze

La città di Foligno è stata decorata con la Medaglia d'argento al Valor Civile.

Sopportava con fiero comportamento ripetuti bombardamenti che arrecavano gravi distruzioni agli impianti ed ai fabbricati e numerose perdite di vite umane.
Partecipava con intrepido coraggio alla lotta per la liberazione, offrendo alla resurrezione della patria un largo tributo di sangue dei suoi figli migliori.

A conferire il riconoscimento, il 16 gennaio 1961, fu il Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, che lo consegnò all'allora sindaco di Foligno, Italo Fittajoli.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

  • Abbazia di Sassovivo
  • Basilica di Santa Maria Infraportas
  • Cattedrale di San Feliciano
  • Chiesa del Corpo di Cristo, detta di Betlem
  • Chiesa del Santissimo Salvatore
  • Chiesa di Santa Caterina
  • Chiesa di Santa Maria di Pistia
  • Chiesa di Santa Maria in Campis
  • Chiesa di San Francesco
  • Chiesa di San Giacomo
  • Chiesa di San Nicolò
  • Chiesa di San Paolo Apostolo
  • Ex Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata
  • Ex Chiesa di San Domenico - Auditorium di San Domenico
  • Monastero di Sant'Anna
  • Monastero di Santa Lucia
  • Monastero di Santa Maria di Betlem
  • Oratorio del Crocefisso
  • Oratorio della Misericordia
  • Oratorio della Nunziatella

Architetture civili

  • Palazzo Comunale
  • Palazzo Trinci
  • Palazzo del Podestà
  • Palazzo delle Canoniche
  • Palazzo delle Logge
  • Palazzo Alleori-Ubaldi
  • Palazzo Barnabò alle Conce
  • Palazzo Barugi-Meloni
  • Palazzo Brunetti-Candiotti
  • Palazzo Cantagalli
  • Palazzo Cibo-Nocchi
  • Palazzo Deli
  • Palazzo Giusti-Orfini
  • Palazzo Lezi-Marchetti
  • Palazzo Orfini
  • Palazzo Pesci-Maiolica
  • Palazzo Pierantoni
  • Palazzo Piermarini
  • Palazzo Varini
  • Parco dei Canapè


Parco dei Canapè Piazza Don Minzoni Via Gramsci Via XX settembre Palazzo Comunale Cattedrale e Canoniche Palazzo delle Canoniche Ponte sospeso Piazza San Domenico Statua di Garibaldi
Piazza San Francesco Chiesa di San Paolo Abbazia di Sassovivo Ponte della Liberazione Le Conce S.M. del Suffragio Parco dei Canapè Statua dell'Alunno


  1. Al 1° gennaio 2020
  2. Sommariamente: l'aria a contatto con il terreno al calar del sole si raffredda molto rapidamente, raggiungendo temperature inferiori rispetto a quella degli strati atmosferici sovrastanti, col risultato che la temperatura risulta più bassa in pianura che in montagna.