Rione Giotti: differenze tra le versioni
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Lo stemma attuale, con gìglio e croce in campo ondato bianco celeste è stato delineato nel XIX secolo. | Lo stemma attuale, con gìglio e croce in campo ondato bianco celeste è stato delineato nel XIX secolo. | ||
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Versione delle 20:21, 28 ago 2021
Giotti - Piuttosto sofferta la scelta tra una tradizione che faceva discendere la denominazione del rione da un insediamento militare dei Goti, e quella, probabilmente meno attendibile, che la voleva dalla nutrita presenza di osterie, di bettole e dello "scorticatori", dove "da Jotti sì va per la carne, e vino", dell'arme, invece, nessuna traccia.
Lo stemma attuale, con gìglio e croce in campo ondato bianco celeste è stato delineato nel XIX secolo.
Origine
"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
“Giotti che in latino già si diceva Gottorum, e poi corrottamente Societas Juctorum; così cognominata perchè in questo Rione rimasero ad habitare molti Goti che rovinarono l'Umbria. Non ho trovato che arme faceva. Contiene fuochi n° 16 cominciando dall'Isola, e Chiesa della Compagnia del Buon Giesù, detta l’Oratorio, e si stende per retta linea per tutta la Piazza del Vescovado, e la Chiesa di San Feliciano, et il Vescovado, abbracciando le case del borgo di Ser Pietro Paolo Ludovici, et Angelo Lucentino con tutte le case contigue allo Scorticatoro, e le case contigue a S. Marta. Confina appresso l’Oratorio con Menacoda, verso l’Annuntiatella, e Piazza grande con la Contrastanga da due.”
Il Rione dei Giotti è il più vecchio della città; fonti storiche fanno risalire la sua origine al V secolo, quando i Goti occuparono l'Italia, e quindi anche Foligno. Dopo una lunga guerra vennero sconfitti e ricacciati a nord del Pò ma alcuni di loro rimasero, mescolandosi alle popolazioni locali. A Foligno i barbari Goti posero il loro accampamento nell'area compresa tra il Ponte di Cesare ed il Castrum Sancti Feliciani. Benchè occupasse un'area molto limitata all'interno del centro cittadino, la Contrada dei Giotti era costituita da numerose botteghe artigiane e numerose famiglie della nobiltà folignate vi possedevano proprietà edilizie e commerciali. Ricordiamo ad esempio il Palazzo Bacerotti, storici zecchieri, in via della Zecca. Le genealogie delle famiglie nobili ed i relativi stemmi araldici sono conservati dal Rione. Il Rione si fregia del titolo di "nobile" in quanto, in una riunione del 1948, Monsignor Luigi Faveri, Vescovo di Tivoli, rese ereditario per la Contrada il proprio Stemma di Famiglia, uno scudo dorato con sfondo di onde bianche e celesti, a cui furono aggiunti la Croce ed il Giglio, simboli della Città di Foligno. Ed è appunto questa l'Arme attuale del Rione.
Storia Moderna
I Giotti avevano già inglobato i Menacoda nel 1776; sostanzialmente i confini sono rimasti immutati nel corso dei secoli. Chiusa nel centro storico a ridosso della Piazza Grande, ha il territorio rionale relativamente piccolo anche se altamente popolato. All'inizio il Rione stentava a richiamare un numeroso gruppo di giovani, la mancanza di palii di Giostra era forse una delle principali cause. La svolta si ebbe verso la fine degli anni Settanta, quando il consigliere G. Candelori, già guida Scout, riuscì a coinvolgere alcuni ragazzi che divennero ben presto il richiamo per altri giovani, soprattutto per coloro che ne condividevano l'esperienza degli Scout. Del Rione Giotti è obbligatorio ricordare Amedeo Ciancaleoni, Priore, Cavaliere di Giostra e sostenitore accanito della Quintana. Al suo impegno si devono molte innovazioni, come la nascita delle Taverne Rionali e l'acquisizione delle Sedi Rionali nonchè, come Presidente della locale Scuola Ippica, il connubio che ha portato allo sviluppo delle Scuderie Rionali. Ad oggi il Rione Giotti ha vinto 14 palii. Nel 2013, in occasione del quattrocentennale della Giostra, ha realizzato la doppietta con Massimo Gubbini su Lord Colossus. Nel 2015 il Rione ha realizzato un'altra doppietta, sempre con Massimo Gubbini, questa volta con due cavalli diversi. Il finto nome del suo Cavaliere è l'Animoso.
Albo d'oro
Priori, Dame, Cavalieri e Cavalli
(Clicca su [Espandi] per visualizzare)
Galleria foto Rione Giotti
(Tutte le foto: © Maurizio Ciocconi)
Bibliografia
"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno" - A cura di Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli
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