Rione Pugilli: differenze tra le versioni
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Pugilli - L'origine della denominazione risalirebbe all'assegnazione di alcuni pugìllì (antica misura di superficie) di terra ai profughi dì Todi, venuti ad insediarsi in questa zona che prima del 1240 era posta al di fuori della cerchia muraria. <br> | ''Pugilli'' - L'origine della denominazione risalirebbe all'assegnazione di alcuni pugìllì (antica misura di superficie) di terra ai profughi dì Todi, venuti ad insediarsi in questa zona che prima del 1240 era posta al di fuori della cerchia muraria. <br> | ||
L'insegna attuale nasce nel secolo XIX; la scelta dell'aquila, simbolo della ghibellina Todi, può correlarsi alla tradizione sulle orìgini del Rione. | L'insegna attuale nasce nel secolo XIX; la scelta dell'aquila, simbolo della ghibellina Todi, può correlarsi alla tradizione sulle orìgini del Rione. | ||
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Versione delle 16:13, 26 ago 2021
Pugilli - L'origine della denominazione risalirebbe all'assegnazione di alcuni pugìllì (antica misura di superficie) di terra ai profughi dì Todi, venuti ad insediarsi in questa zona che prima del 1240 era posta al di fuori della cerchia muraria.
L'insegna attuale nasce nel secolo XIX; la scelta dell'aquila, simbolo della ghibellina Todi, può correlarsi alla tradizione sulle orìgini del Rione.
Origine
"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Poelle, che in latino si dice Societas Pugillorum. Fu così cognominata perché ne’ tempi antichi era fuori della Città, essendo la Porta di Foligno nell’Arco, e Torre contigua all’Hostaria della Campana, e volendo alcuni Popoli di Todi venir ad habitare in Foligno, per non esservi habitationi a sufficienza, li Folignati li diedero tanti pugilli di terra in questa Contrada, acciò vi fabricassero l’habitationi; come essi fecero, et in tal modo accrebbero la Città per questa parte: non essendovi prima se non alcune Chiese: e da detti pugilli di terra concessi, fu cognominata de’ Pugilli; e poi corrottamente si denominò Poelle. Contiene fuochi 170. principia dalla Chiesa della Madonna della Consolazione; e per retta linea perviene al Monastero di S. Lucia, e poi si stende con tutte l'Isole di case contigue per sino alla Porta di S. Giacomo, e le case di S. Spirito, e case contigue, e della Piazza di esso Santo, con la Chiesa, e Convento di S. Giacomo, e le case del Ponte della Pietra, detto già il Ponte di Cesare Augusto Imper. che lo fece edificare, per sino alle case già dei Sigg.ri Carlo, et Angelo Cavallucci, e termina alla Porta antica nella Torre, contigua all’Hostaria della Campana, et all’Hospitio di Zampino."
Era un Rione molto vasto territorialmente ed il più popoloso. Comprendeva numerosi edifici religiosi tra cui la Chiesa e Monastero di Santa Lucia, la Chiesa e Convento di San Giovanni Battista, la Chiesa dell'Ospedale di Santo Spirito, la Chiesa della Madonna della Negra, la Chiesa e Convento di San Giacomo. L'Arme, ignorata dallo Jacobilli e che non viene disegnata nemmeno dal Morichini, viene raffigurata quindi per la prima volta nella Sala delle Armi come un'Aquila d'oro su sfondo bianco. L'aquila è il simbolo della ghibellina Todi, per cui può essere questa la correlazione con la tradizione del Rione; le ali dell'aquila sono invertite, cioè con le estremità rivolte verso l'alto. I suoi confini dovevano essere rappresentati da Abbadia, Falconi e Feldenghi. Fino al XIX Secolo comprendeva anche la contrada del Ponte di Cesare, divenuta Rione con l'accrescimento del numero delle Contrade a venti. L'Arme attuale è un'Aquila nera in campo bianco.
Storia Moderna
Nella rideterminazione del 1946, il Pugilli ha riassorbito il Ponte di Cesare ed occupato il territorio precedentemente dei Falconi (i quali a loro volta avevano assorbito i Feldenghi); confina con Spada da un lato, Badia e Giotti dall'altro ed ha il fiume Topino alle spalle. Il finto nome del suo Cavaliere è il Moro. I puellari inventarono il primo gruppo di Tamburini che, al posto dei vecchi fusti in compensato e pelli di somaro, usarono i timpani delle batterie dalle pelli sintetiche. La "scuola Puellara" fu ben presto imitata da altri rioni; fra i primi ad accettare il "nuovo corso" furono i nemici dello Spada che riuscirono pure a portare nelle loro file dei tamburini che negli anni precedenti avevano fatto parte del Pugilli. Il tradimento non poteva passare sottotono e la "vendetta" puellara si materializzò con una spedizione punitiva. Poichè gli Spatari avevano ancora i tamburi con le pelli di somaro, un gruppetto armato di pistole ad acqua, con un rapido blitz, bagnò tutte le pelli dei tamburi spatari rendendoli inutizzabili per il corteggio. Il debito con la fortuna verrà saldato con il rientro alle gare di Marcello Formica che instaurò un felice momento di vittorie. In quell'occasione la contrada presentò per la prima volta nel corteo gli sbandieratori. Al magico momento ne seguì uno di abulia, risoltosi con l'arrivo del cavaliere Paolo Margasini ed il Cavallo Ca' Granda, scartato dal rione Giotti perchè ritenuto inadatto. Paolo Margasini ha vinto 7 dei 15 palii del Rione, in sella a Galoppatore per il primo ed a Ca' Granda per gli altri sei.
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Ponte di Cesare
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Falconi
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Feldenghi
Albo d'oro
Priori, Dame, Cavalieri e Cavalli
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Galleria foto Rione Pugilli
(Tutte le foto: © Maurizio Ciocconi)
Bibliografia
"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno" - A cura di Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli
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