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Nel corso degli anni, le Commissioni Artistiche rionali si sono addentrate sempre di più nella conoscenza di quello che era il "banchetto barocco" studiando sui testi dell'epoca non soltanto i segreti della preparazione dei cibi, ma anche l'addobbo, la presentazione dei piatti e il contorno di musici ed attori che allietavano il Principe e i suoi ospiti. Balli, musiche, rappresentazioni teatrali e spettacoli di magia accompagnano la Giuria durante la degustazione dei piatti, e concorrono al punteggio finale. <br> | Nel corso degli anni, le Commissioni Artistiche rionali si sono addentrate sempre di più nella conoscenza di quello che era il "banchetto barocco" studiando sui testi dell'epoca non soltanto i segreti della preparazione dei cibi, ma anche l'addobbo, la presentazione dei piatti e il contorno di musici ed attori che allietavano il Principe e i suoi ospiti. Balli, musiche, rappresentazioni teatrali e spettacoli di magia accompagnano la Giuria durante la degustazione dei piatti, e concorrono al punteggio finale. <br> | ||
La "Gara Gastronomica" tra i Rioni divenne così, nel 1994, il "Gareggiare dei Convivi".<br> | La "Gara Gastronomica" tra i Rioni divenne così, nel 1994, il "Gareggiare dei Convivi".<br> | ||
A sottolineare l'enorme incremento della complessità dell'evento, va ricordato che, negli anni della Gara Gastronomica, la Giuria visitava più Rioni in una stessa serata e le taverne rimanevano aperte al pubblico; il Gareggiare dei Convivi, invece, prevede due manche: vengono visitati cinque Rioni in giugno e altrettanti a settembre, in modo da avere due Rioni finalisti che si contenderanno la vittoria nel periodo del Carnevale successivo. In queste occasioni le taverne non sono aperte al pubblico, il che è stato spesso motivo di rimostranze e polemiche, e l'intera serata è dedicata alla gara. | A sottolineare l'enorme incremento della complessità dell'evento, va ricordato che, negli anni della Gara Gastronomica, la Giuria visitava più Rioni in una stessa serata e le taverne rimanevano aperte al pubblico; il Gareggiare dei Convivi, invece, prevede due manche: vengono visitati cinque Rioni in giugno e altrettanti a settembre, in modo da avere due Rioni finalisti che si contenderanno la vittoria nel periodo del Carnevale successivo. In queste occasioni le taverne non sono aperte al pubblico, il che è stato spesso motivo di rimostranze e polemiche, e l'intera serata è dedicata alla gara.<br> | ||
Il banchetto seicentesco è fondato sull'alternanza di "serviti di credenza", ossia di vivande o preparati freddi, quali dolciumi, confetture, insalate, pesci o pasticci, con "serviti di cucina" ossia piatti caldi di qualsiasi genere. Sono le cronache del tempo a svelarci ogni segreto.<br> | |||
Nel Rinascimento l'arioso rapporto tra commensali e convivio identifica sempre più il banchetto con il divertimento, il diletto e la festa, concedendosi all'esplosione scenografica dell'apparecchiatura e delle credenze e a coreografie sempre più articolate sul "fantastico" e sulle danze, che animano e connotano il convivio sotto il profilo spettacolare e ben si coniugano con l'effervescenza e platealità delle imbandigioni e dei serviti, esprimendo magnificenza e "grandiosità dello stile”.<br> | |||
Il convivio è soprattutto spettacolo e stupore. La ricerca storica delle ricette seicentesche con la creazione di libagioni di altissimo livello culinario, le eleganti e sontuose apparecchiature, le credenze ricche di suppellettili d'oro, d'argento, di cristallo, gli sfarzosi trionfi e addobbi floreali, gli intermezzi, che scandiscono le diverse imbandigioni, i musici, i cantori, i giocolieri, i comici, i mangiafuoco, i poeti, i saltimbanchi, i recitanti, i buffoni, che riempiono lo spazio fisico tra un piatto e l'altro, con rappresentazioni spumeggianti... tutto ciò rende questo evento unico nel suo genere in campo nazionale. | |||
=== Albo d'oro del Gareggiare dei Convivi === | === Albo d'oro del Gareggiare dei Convivi === | ||
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== La Cena Grande == | == La Cena Grande == |
Versione delle 20:52, 1 set 2021
Le taverne sono il cuore dei Rioni. Ogni contrada ne possiede una ed è qui che si concentra l'aggregazione e la passione del Popolo della Quintana. I piatti proposti sono quelli della tradizione umbra, accompagnati dai migliori vini del territorio. Da un punto di vista architettonico sono molto interessanti perché hanno permesso di riscoprire suggestive cantine o altre parti di antichi edifici. Un folto gruppo di rionali si presta come volontario per il servizio di sala. Ragazzi e ragazze in costume accolgono con cortesia i numerosissimi avventori, folignati e non, ospiti in città per assistere alla Giostra o comunque per vivere una parte della grande Festa.
Dagli inizi degli anni '70, i Rioni cominciarono a dotarsi di una Taverna, ricavata da un locale dei numerosi palazzi seicenteschi della Città, in cui poter consumare cibi semplici nell'atmosfera medioevale. L'evoluzione di questo fenomeno fu rapida e costante, già nel 1976 si istituì la prima "Gara Gastronomica" tra i Rioni, i cibi proposti erano diventati più complessi e più aderenti al periodo storico.
Tre sono i Rioni che si vantano di aver “inventato” le taverne: il Cassero, il Giotti e il Contrastanga. In realtà nel 1968, i dirigenti del Rione Cassero, nello scantinato molto caratteristico di Palazzo Gentili-Spinola vollero approntare in modo rustico una forma di accoglienza con cibi molto semplici. Il successo fu notevole. L’anno seguente la medesima esperienza fu praticata dal Rione Giotti e dal Rione Contrastanga. Bisognerà giungere al 1976 perché le taverne rionali potessero assumere una fisionomia ben precisa. I Rioni divennero, per questa occasione, “pionieri”, ricavando le loro taverne negli angoli più riposti degli antichi scantinati, tanto che fondi e cantine tornarono a risplendere. In linea di massima, esse sono attigue, se non addirittura facenti parte dello stesso complesso edilizio della sede rionale.
Le taverne rionali
Il Gareggiare dei Convivi
Nel corso degli anni, le Commissioni Artistiche rionali si sono addentrate sempre di più nella conoscenza di quello che era il "banchetto barocco" studiando sui testi dell'epoca non soltanto i segreti della preparazione dei cibi, ma anche l'addobbo, la presentazione dei piatti e il contorno di musici ed attori che allietavano il Principe e i suoi ospiti. Balli, musiche, rappresentazioni teatrali e spettacoli di magia accompagnano la Giuria durante la degustazione dei piatti, e concorrono al punteggio finale.
La "Gara Gastronomica" tra i Rioni divenne così, nel 1994, il "Gareggiare dei Convivi".
A sottolineare l'enorme incremento della complessità dell'evento, va ricordato che, negli anni della Gara Gastronomica, la Giuria visitava più Rioni in una stessa serata e le taverne rimanevano aperte al pubblico; il Gareggiare dei Convivi, invece, prevede due manche: vengono visitati cinque Rioni in giugno e altrettanti a settembre, in modo da avere due Rioni finalisti che si contenderanno la vittoria nel periodo del Carnevale successivo. In queste occasioni le taverne non sono aperte al pubblico, il che è stato spesso motivo di rimostranze e polemiche, e l'intera serata è dedicata alla gara.
Il banchetto seicentesco è fondato sull'alternanza di "serviti di credenza", ossia di vivande o preparati freddi, quali dolciumi, confetture, insalate, pesci o pasticci, con "serviti di cucina" ossia piatti caldi di qualsiasi genere. Sono le cronache del tempo a svelarci ogni segreto.
Nel Rinascimento l'arioso rapporto tra commensali e convivio identifica sempre più il banchetto con il divertimento, il diletto e la festa, concedendosi all'esplosione scenografica dell'apparecchiatura e delle credenze e a coreografie sempre più articolate sul "fantastico" e sulle danze, che animano e connotano il convivio sotto il profilo spettacolare e ben si coniugano con l'effervescenza e platealità delle imbandigioni e dei serviti, esprimendo magnificenza e "grandiosità dello stile”.
Il convivio è soprattutto spettacolo e stupore. La ricerca storica delle ricette seicentesche con la creazione di libagioni di altissimo livello culinario, le eleganti e sontuose apparecchiature, le credenze ricche di suppellettili d'oro, d'argento, di cristallo, gli sfarzosi trionfi e addobbi floreali, gli intermezzi, che scandiscono le diverse imbandigioni, i musici, i cantori, i giocolieri, i comici, i mangiafuoco, i poeti, i saltimbanchi, i recitanti, i buffoni, che riempiono lo spazio fisico tra un piatto e l'altro, con rappresentazioni spumeggianti... tutto ciò rende questo evento unico nel suo genere in campo nazionale.
Albo d'oro del Gareggiare dei Convivi
Anno | Tema del Gareggiare | Rione Vincitore | Anno | Tema del Gareggiare | Rione Vincitore |
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1994 | 2009 | Paste ripiene | |||
1995 | 2010 | Il gallo d'India[1] | |||
1996 | 2011 | Potaggi[2] | |||
1997 | 2012 | Pasticci o pastelli | |||
1998 | 2013 | Volatili d'acqua | |||
1999 | 2014 | ||||
2000 | 2015 | ||||
2001 | 2016 | ||||
2002 | 2017 | ||||
2003 | 2018 | ||||
2004 | 2019 | ||||
2005 | 2020 | ||||
2006 | 2021 | ||||
2007 | 2022 | ||||
2008 | 2023 |
La Cena Grande
Come dice il nome, una grande conviviale che ruota intorno all'essenza più vera della manifestazione più importante della Città: lo stare insieme in nome dei valori quintanari: concordia, passione, aggregazione e sano agonismo. Rappresenta l'apertura ufficiale degli eventi dell'anno e si svolge per le vie della Città. Alla prima istituzione, era l’anno 2000, si contarono duemilacinquecento persone.
Note
Bibliografia
"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno" - A cura di Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli
Rione Ammanniti
Rione Badia
Rione Cassero
Rione Contrastanga
Rione Croce Bianca
Rione Giotti
Rione La Mora
Rione Morlupo
Rione Pugilli
Rione Spada
Voci Correlate
- Corteo delle Rappresentanze Rionali
- Diario di Giostra: Dal 1946 ad oggi
- Ettore Tesorieri
- Giostra della Quintana: Statistiche
- I Cavalieri di Giostra
- I Tamburini della Quintana
- Il Bando di Giostra
- Il Cantaquintaniere
- Il Palio della Giostra della Quintana
- Il Regolamento della Giostra della Quintana
- La Disfida di San Rocco
- La Fiera dei Soprastanti
- La Gara della Filome'
- La Giostra della Quintana
- La prima Giostra della Quintana dell'era moderna
- La riesumazione della Giostra della Quintana
- La Statua della Quintana
- Le Taverne Rionali
- Rione Ammanniti
- Rione Badia
- Rione Cassero
- Rione Contrastanga
- Rione Croce Bianca
- Rione Giotti
- Rione La Mora
- Rione Morlupo
- Rione Pugilli
- Rione Spada
- Rioni di Foligno
- Rioni soppressi
- Simona Toni
- Tornei tra i Rioni
- Trofeo "Centro del Mondo"