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Possiamo definire la Filome’ come il più semplice e diffuso strumento di aggregazione sociale esistente a Foligno, in periodo di Quintana. Ma che cos’è la Filome’? Innanzitutto, non è un’attività praticabile da astemi; tenuto conto di questa necessaria premessa, tutti i convenuti siedono ad una tavolata, ciascuno col proprio bicchiere davanti. Tutti insieme recitano una filastrocca, che detta i tempi dei movimenti: ogni partecipante dovrà infatti passare il proprio bicchiere alla persona alla sua destra, ricevendo al contempo il bicchiere della persona alla sua sinistra. Prima o poi qualcuno, inevitabilmente, incespica e interrompe la catena; lo “sventurato” dovrà pagare pegno, bevendo un bicchiere di vino. Ovviamente, sta poi al senso di responsabilità dei convenuti evitare di eccedere nel consumo di alcolici e uscire dal banchetto in preda ad un’ebbrezza potenzialmente pericolosa. | |||
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La | La Gara della Filome' è un gioco caratteristico della Quintana, organizzato ogni anno dalla Commissione Manifestazioni Collaterali del Rione Badia, che coinvoolge tutti i Rioni della Giostra della Quintana. Ogni Rione partecipa con due popolani (in totale venti persone) in costume che prendono posto, secondo sorteggio, al tavolo di gara. | ||
Dopo il brindisi propiziatorio, accompagnato da un breve ritornello, i concorrenti iniziano la gara: | Dopo il brindisi propiziatorio, accompagnato da un breve ritornello, i concorrenti iniziano la gara: | ||
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Versione delle 10:47, 4 set 2021
Possiamo definire la Filome’ come il più semplice e diffuso strumento di aggregazione sociale esistente a Foligno, in periodo di Quintana. Ma che cos’è la Filome’? Innanzitutto, non è un’attività praticabile da astemi; tenuto conto di questa necessaria premessa, tutti i convenuti siedono ad una tavolata, ciascuno col proprio bicchiere davanti. Tutti insieme recitano una filastrocca, che detta i tempi dei movimenti: ogni partecipante dovrà infatti passare il proprio bicchiere alla persona alla sua destra, ricevendo al contempo il bicchiere della persona alla sua sinistra. Prima o poi qualcuno, inevitabilmente, incespica e interrompe la catena; lo “sventurato” dovrà pagare pegno, bevendo un bicchiere di vino. Ovviamente, sta poi al senso di responsabilità dei convenuti evitare di eccedere nel consumo di alcolici e uscire dal banchetto in preda ad un’ebbrezza potenzialmente pericolosa.
La gara della Filome'
La Gara della Filome' è un gioco caratteristico della Quintana, organizzato ogni anno dalla Commissione Manifestazioni Collaterali del Rione Badia, che coinvoolge tutti i Rioni della Giostra della Quintana. Ogni Rione partecipa con due popolani (in totale venti persone) in costume che prendono posto, secondo sorteggio, al tavolo di gara. Dopo il brindisi propiziatorio, accompagnato da un breve ritornello, i concorrenti iniziano la gara:
"Se l’è bevuto tutto e non j’ha fatto male
l’acqua fa male lu vino fa canta’"
La filastrocca da recitare durante la gara è la seguente:
Filome’
Filome’
voglio stare
accanto a te
sul sofà
sul sofà
con lo zigolo-zigolo-zà.
L’ultima strofetta è più lunga, perché prevede un “passaggio a vuoto”, ovvero il bicchiere non viene passato, ma tenuto in mano, per un solo passaggio. E’ a questo punto che, di solito, qualcuno s’imbroglia interrompendo la catena.
Sono fonte di penalità i seguenti errori:
1) Errore nel maneggiare il bicchiere;
2) Non cantare la filastrocca;
3) Tenere il braccio non utilizzato sopra il tavolo;
4) Passare il bicchiere al concorrente accanto creando difficoltà a quest ultimo;
5) Polemizzare in maniera esagerata o insistente su una decisione della Giuria.
Il giudizio dei sei giudici dell' Ente Giostra Quintana che presiedono il Palio è inappellabile! Ogni errore del concorrente, giudicato tale dalla Giuria, comporta una penalità. La gara si svolge cantando la filastrocca in modo tradizionale fino all' eliminazione di dieci giocatori, poi si gareggia effettuando un giro tradizionale e un giro muto finché ne rimangono in gara cinque, poi due che, con due bicchieri (uno per mano), eseguono un giro tradizionale, uno muto ed uno al contrario fino a sancire il vincitore.