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Due spade in decusse su sfondo rosa
Soldato romano a cavallo
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Ante XV Secolo
XV Secolo
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| style="text-align:center" | '''Compagnie'''
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* Spavagliorum
* Cipiscorum
* Admanitorum
* Isola Bella
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* Ortolani
* Mugnai
* Funari
* Mercanti
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Palazzo Candiotti
Via Giuseppe Garibaldi
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Locanda della Rosa
Hostaria del Centurione
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| style="text-align:center" | '''Nome di battaglia'''
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[[File:Sn-Ammanniti.png|240px]]
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== Origine ==
== Origine ==
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<poem style="border: 2px solid #d6d2c5; background-color: #f9f4e6; padding: 1em;">
Jacobilli: “''così cognominati per quanto si crede, dalli habitatori di questa Contrada, che stavano sempre ammanniti, et all’ordine unitamente a combattere per difesa loro. Non trovo che Arme, et insegna
Jacobilli: “è divisa in fuochi n° 166, principia dalla Porta dell’Abbadia […] Ha per lati li Giotti, la Croce e le Poelle. Questa Compagnia faceva per Arme una Badia: e fu così denominata della Badia di S. Salvatore […].” Si ha ragione di ritenere che la Contrada si sia formata attorno alla Badia Benedettina, conosciuta oggi come Chiesa di San Salvatore. E' probabile che l'Abate reggente la comunità monastica abbia rappresentato anche l'autorità civile prima della costruzione delle mura civiche. Con l'abbandono da parte dei monaci della Badia ed il loro trasferimento a Sassovivo si trovò di fatto costituita una Contrada. Le prime tracce della Contrata Abbatiae si hanno nel XV secolo. Successivamente in tutti gli scritti tramandatici troviamo la Contrada trascritta sempre al primo posto; non è dato di sapere se questo ordine sia casuale o voglia rappresentare qualche forma ordinaria, sicuramente non è alfabetica. Si suppone che possa rappresentare l'importanza del rione o la popolosità. L’Arme attuale, un Soldato Romano a cavallo, si è delineata nel XIX secolo, rompendo completamente con la tradizione iconografica precedente ed anche questa compare per la prima volta nella Sala delle Armi
usassero. Fa fuochi 56 questo Rione.'' […] ''Ha per lato verso S. Domenico li Spavagli, verso S. Nicolò li Cipischi, verso la Piazza della Spada il Borgo contiguo al Gigli, e la Chiesa di S. Andrea, e
verso S. Carlo la Mora, e verso Piazza, Piazza vecchia.''” La tradizione raccolta dallo Jacobilli e ripresa anche dal Barnabò, circa l’origine del nome, è puramente orale e non supportata da riferimenti
storici. E’ più probabile che l’origine del nome derivi da “''ad mannum''” cioè vicino a ''S. Manno'', l’attuale ''Ponte di San Magno''. Il Morichini ne ha raffigurato l’Arme con il disegno di due spade
sovrapposte e con le punte rivolte l’una verso l’elsa dell’altra; probabilmente una sua invenzione. L’aspetto attuale dell’Arme, due spade in decusse su sfondo rosa, compare per la prima volta dipinto nella
''Sala delle Armi'' del Comune di [[Foligno]]. Topograficamente, è uno dei Rioni più antichi di [[Foligno]]; la sua esistenza è attestata sin dalla metà del XIII Secolo.
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| [[File:Spavagli.png|120px|thumb|Spavagli]] || [[File:Cipischi.png|120px|thumb|Cipischi]] || [[File:IsolaBella.png|120px|thumb|Isola Bella]]
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== Storia Moderna ==
== Storia Moderna ==
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Nella rideterminazione del 1946, il [[Rione Ammanniti]] ha incorporato nei suoi confini le Contrade dei Cipischi, dell’Isola Bella e parte degli Spavagli. Attualmente il Rione si estende territorialmente
Nella rideterminazione del 1946, il Rione Badia è rimasto sostanzialmente com’era ai tempi dello Jacobilli, perdendo una parte di territorio che si addentrava nell’attuale Croce Bianca. Il finto nome del suo Cavaliere è l’Ardito. Ad oggi il Rione ha vinto 3 Palii, uno nel 1975 e due nel 1983, tutti sotto il priorato di Giampaolo Properzi. E’ il Rione che manca da più tempo alla vittoria. Il Rione ha il curioso primato di essere stato il primo a pagare un Cavaliere per partecipare alla Giostra. Nel 1982 infatti, Fabio Cruciani, che aveva sempre corso per il Contrastanga fin da giovanissimo, cambiò casacca in favore del Badia dietro, si dice, un compenso di quattro milioni di lire. I suoi ex contradaioli non la presero bene, tanto che il Priore Giampaolo Properzi dovette circondarsi di guardie del corpo per proteggere la propria incolumità. Fino a quel momento la partecipazione alla Giostra come Cavaliere era sempre stata a titolo gratuito, per orgoglio personale e spirito di competizione. Per la cronaca, in quell’anno il Contrastanga vinse la Giostra della Rivincita, con Mauro Fondi su Stellina, mentre Cruciani dovette attendere l’anno successivo. I contradaioli del Badia, in particolare durante il periodo del priorato del vulcanico Giampaolo Properzi, si sono spesso distinti per iniziative goliardiche o provocatorie, sopperendo in tal modo alla mancanza di vittorie. Furono i primi che, ai piatti di fagioli e cotiche, ne affiancarono degli altri più ricercati, dando il pretesto per aprire le taverne in maniera continuativa. Si racconta che negli anni Settanta un "commando" di Badioli riuscì nell'impresa di arrampicarsi sui muri del Palazzo Comunale e di trafugare il grande stendardo, proprietà del Comune, che annuncia la Giostra, mettendo in imbarazzo le locali forze di polizia. Altro colpo da maestro fu quello di "rapire" tutte le bandiere del Contrastanga e rilasciarle dietro il riscatto di una bruschetta a bandiera. La goliardia rionale ha messo a segno molti colpi che rimane difficile da racchiudere in una pagina; va dato atto ai Badioli di aver praticamente istituito la "Notte degli Scherzi". Vanno pure citate le "provocazioni" come quella di rimuovere la statua di Garibaldi, dall'omonima piazza, per renderle il nome originale seicentesco di Piazza dell'Abbadia.  
nella zona adiacente alla vecchia porta Todi e precisamente entrando da questa si trova sulla sinistra. Il territorio storico del Rione è delimitato in una sorta di quadrato delimitato da via Santa Maria
Infraportas, p.za San Domenico,via Gramsci, via Palestro, via San Giovanni dell’Acqua, chiude nell’ultimo lato il perimetro il Fiume Topino. Confina con le contrade del Cassero, La Mora e Spada. ll Rione
è composto da abili artigiani che spesso riescono a sopperire alle necessità della Contrada fabbricando in proprio gli accessori. Nel 1960 rifornirono tutti gli altri rioni di spade, corazze ed alabarde.
Inoltre il Rione è stato fra quelli che costruivano in proprio i tamburi ed il sistema che avevano escogitato per tirare le pelli sintetiche era il migliore che vi fosse, tanto che venne rapidamente
copiato da altre contrade. Il pubblico della Quintana ricorda ancora il grande effetto scenico della carrozza proposta per la prima volta nel Corteo Storico degli anni Ottanta. Il corteo rionale è infatti
da sempre il fiore all`occhiello del rione, caratterizzato da una scelta certosina dei personaggi adatti ad indossare gli splendidi costumi della Contrada. Il finto nome del suo Cavaliere è il Gagliardo.
Dopo i primi anni in cui contendeva al [[rione Croce Bianca]] il primato delle vittorie, conobbe un lungo periodo di oblio; la Contrada cercò di sopperire alla scarsa competitività in giostra distinguendosi
con altre iniziative, specializzandosi nella costruzione degli accessori per la sfilata; a cavallo degli anni settanta la contrada stupì la città rinnovando il parco bandiere. Dopo i primi anni, in cui
tutte le contrade avevano molte bandiere, l'addobbo rionale era curato solamente da due contrade: lo Spada ed il Pugilli che gareggiavano fra loro per chi aveva il maggior numero di bandiere esposte per la
Giostra. L'Ammanniti, con uno sforzo economico notevole per quei tempi, riuscì ad addobbare tutta la Contrada creando delle "mezze bandiere", cioè dimezzò la dimensione delle aste e dei drappi. L'effetto
scenografico fu molto accattivante e rilanciò il desiderio nelle altre contrade di allinearsi. Nel 1978 ingaggiò un cavaliere "straniero" e si gridò allo scandalo perchè si diceva che fosse stato pagato
mentre i locali lo facevano gratuitamente. L'avvento del cavaliere faentino Mario Giacomoni galvanizzò subito la contrada poichè in gara riuscì a completare, nel 1979, l'otto di gara con un tempo inferiore
al minuto, in un periodo in cui il tempo di 1'10" poteva rappresentare la vittoria. Nel 1981 la contrada tornò di nuovo alla vittoria, ma dovette attendere altri 10 anni per un nuovo successo. Sul finire
degli anni novanta il Rione ingaggia l'ennesimo Faentino: Riccardo Conti che aveva ben figurato in altre contrade e che ha vinto ben sei dei dodici palii totali conquistati dal Rione, l’ultimo dei quali
risale al 2007, conquistato dall’ascolano Emanuele Capriotti.
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! Giostra
! Giostra
! Palio
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! Il Gagliardo
! L'Ardito
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| <big>'''1947'''</big>
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| Alberto Moretti
su Vaporetto
| <big>'''1950'''</big>
| [[File:1950.png|64px]]
| Alberto Moretti
su Faro
| <big>'''1981 - S'''</big>
| [[File:1981S.png|64px]]
| Mario Giacomoni
su Ursus
| <big>'''1992 - L'''</big>
| [[File:1992Lotteria.png|64px]]
| Alfiero Capiani
su Talmisia
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| <big>'''1992 - R'''</big>
| [[File:1992R.png|64px]]
| Alfiero Capiani
su Talmisia
| <big>'''1998 - R'''</big>
| [[File:1998R.png|64px]]
| Riccardo Conti
su Larry's Bar
| <big>'''2000 - R'''</big>
| [[File:2000R.png|64px]]
| Riccardo Conti
su Larry's Bar
| <big>'''2001 - S'''</big>
| [[File:2001S.png|64px]]
| Riccardo Conti
su Larry's Bar
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| <big>'''2002 - R'''</big>
| <big>'''1975'''</big>
| [[File:2002R.png|64px]]
| [[File:1975.png|64px]]
| Riccardo Conti
| Sergio Villa
su Lady Mix
su Sintassi
| <big>'''2003 - S'''</big>
| <big>'''1983 - S'''</big>
| [[File:2003S.png|64px]]
| [[File:1983S.png|64px]]
| Riccardo Conti
| Fabio Cruciani
su Lady Mix
su Veronica
| <big>'''2003 - R'''</big>
| <big>'''1983 - R'''</big>
| [[File:2003R.png|64px]]
| [[File:1983R.png|64px]]
| Riccardo Conti
| Fabio Cruciani
su Lady Mix
su Veronica
| <big>'''2007 - R'''</big>
| <big>'''2017 - R'''</big>
| [[File:2007R.png|64px]]
| [[File:2017R.png|64px]]
| Emanuele Capriotti
| Cristian Cordari
su Ripanera
su Agnesotta
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Versione delle 21:38, 30 lug 2021



Arme

Soldato romano a cavallo


Origine

XV Secolo


Corporazioni
  • Mugnai

Sede

Via Giuseppe Garibaldi


Taverna

Hostaria del Centurione


Nome di battaglia


Galleria Foto






Origine

Jacobilli: “è divisa in fuochi n° 166, principia dalla Porta dell’Abbadia […] Ha per lati li Giotti, la Croce e le Poelle. Questa Compagnia faceva per Arme una Badia: e fu così denominata della Badia di S. Salvatore […].” Si ha ragione di ritenere che la Contrada si sia formata attorno alla Badia Benedettina, conosciuta oggi come Chiesa di San Salvatore. E' probabile che l'Abate reggente la comunità monastica abbia rappresentato anche l'autorità civile prima della costruzione delle mura civiche. Con l'abbandono da parte dei monaci della Badia ed il loro trasferimento a Sassovivo si trovò di fatto costituita una Contrada. Le prime tracce della Contrata Abbatiae si hanno nel XV secolo. Successivamente in tutti gli scritti tramandatici troviamo la Contrada trascritta sempre al primo posto; non è dato di sapere se questo ordine sia casuale o voglia rappresentare qualche forma ordinaria, sicuramente non è alfabetica. Si suppone che possa rappresentare l'importanza del rione o la popolosità. L’Arme attuale, un Soldato Romano a cavallo, si è delineata nel XIX secolo, rompendo completamente con la tradizione iconografica precedente ed anche questa compare per la prima volta nella Sala delle Armi

Storia Moderna

 
Nella rideterminazione del 1946, il Rione Badia è rimasto sostanzialmente com’era ai tempi dello Jacobilli, perdendo una parte di territorio che si addentrava nell’attuale Croce Bianca. Il finto nome del suo Cavaliere è l’Ardito. Ad oggi il Rione ha vinto 3 Palii, uno nel 1975 e due nel 1983, tutti sotto il priorato di Giampaolo Properzi. E’ il Rione che manca da più tempo alla vittoria. Il Rione ha il curioso primato di essere stato il primo a pagare un Cavaliere per partecipare alla Giostra. Nel 1982 infatti, Fabio Cruciani, che aveva sempre corso per il Contrastanga fin da giovanissimo, cambiò casacca in favore del Badia dietro, si dice, un compenso di quattro milioni di lire. I suoi ex contradaioli non la presero bene, tanto che il Priore Giampaolo Properzi dovette circondarsi di guardie del corpo per proteggere la propria incolumità. Fino a quel momento la partecipazione alla Giostra come Cavaliere era sempre stata a titolo gratuito, per orgoglio personale e spirito di competizione. Per la cronaca, in quell’anno il Contrastanga vinse la Giostra della Rivincita, con Mauro Fondi su Stellina, mentre Cruciani dovette attendere l’anno successivo. I contradaioli del Badia, in particolare durante il periodo del priorato del vulcanico Giampaolo Properzi, si sono spesso distinti per iniziative goliardiche o provocatorie, sopperendo in tal modo alla mancanza di vittorie. Furono i primi che, ai piatti di fagioli e cotiche, ne affiancarono degli altri più ricercati, dando il pretesto per aprire le taverne in maniera continuativa. Si racconta che negli anni Settanta un "commando" di Badioli riuscì nell'impresa di arrampicarsi sui muri del Palazzo Comunale e di trafugare il grande stendardo, proprietà del Comune, che annuncia la Giostra, mettendo in imbarazzo le locali forze di polizia. Altro colpo da maestro fu quello di "rapire" tutte le bandiere del Contrastanga e rilasciarle dietro il riscatto di una bruschetta a bandiera. La goliardia rionale ha messo a segno molti colpi che rimane difficile da racchiudere in una pagina; va dato atto ai Badioli di aver praticamente istituito la "Notte degli Scherzi". Vanno pure citate le "provocazioni" come quella di rimuovere la statua di Garibaldi, dall'omonima piazza, per renderle il nome originale seicentesco di Piazza dell'Abbadia.

Albo d'oro

Giostra Palio L'Ardito Giostra Palio L'Ardito Giostra Palio L'Ardito Giostra Palio L'Ardito
1975 Sergio Villa

su Sintassi

1983 - S Fabio Cruciani

su Veronica

1983 - R Fabio Cruciani

su Veronica

2017 - R Cristian Cordari

su Agnesotta

Bibliografia

  • "I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
  • "Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
  • "Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
  • "1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
  • "Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Ludovico Jacobilli - Foligno 1646
  • La Gazzetta di Foligno
  • Ente Giostra della Quintana
  • http://quintana.altervista.org/
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