Biblioteche
Il libro a Foligno è stato oltre che un mezzo di informazione e di comunicazione, anche un oggetto di produzione. A Pale, lungo il corso del fiume Menotre, sorsero le più antiche cartiere d'Italia e a Foligno furono allestiti i torchi di una delle più antiche tipografie italiane, quella di Numeister-Orfini, da cui uscì la prima edizione della Divina Commedia. Un primo quadro della situazione bibliotecaria folignate possiamo averlo dal Compendio della storia di Fuligno scritto da Giuseppe Bragazzi nel 1859. Questi notava, tra le altre, la Biblioteca del Seminario dono del benemerito Jacobilli "una volta ricca di ottomila volumi, fra i quali molti preziosi manoscritti. V'è in fine un'altra Biblioteca formata di depositi di particolari, i quali, senza perdere la proprietà, permettono, durante il tempo del deposito, che si leggano da chiunque acceda al locale dove sono riuniti".
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