Ugolino II Trinci: differenze tra le versioni

Da WikiFoligno.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Riga 97: Riga 97:
::'''Giacomo'''
::'''Giacomo'''
::Nel 1392 era monaco di Santa Croce in Sassovivo; nel 1402 Priore di Sant'Egidio in Orvieto; nel 1405 Priore di San Giacomo a Orte; nel 1410 Priore di San Liberato in Mugnano. Nel 1411 fu eletto, da suo cugino Ugolino III, Abate di Sassovivo. Nel 1421 Papa Martino V lo costituì collettore di un'imposta sullo Stato Ecclesiastico. Nel 1424 fu eletto Rettore della Sabina; nel 1426 fu Governatore di Rieti, nel 1427 venne eletto commendatario del monastero dei Santi Fedanzio e Terenzio, nella diocesi di Todi.
::Nel 1392 era monaco di Santa Croce in Sassovivo; nel 1402 Priore di Sant'Egidio in Orvieto; nel 1405 Priore di San Giacomo a Orte; nel 1410 Priore di San Liberato in Mugnano. Nel 1411 fu eletto, da suo cugino Ugolino III, Abate di Sassovivo. Nel 1421 Papa Martino V lo costituì collettore di un'imposta sullo Stato Ecclesiastico. Nel 1424 fu eletto Rettore della Sabina; nel 1426 fu Governatore di Rieti, nel 1427 venne eletto commendatario del monastero dei Santi Fedanzio e Terenzio, nella diocesi di Todi.
Aveva acquistato il castello di Penna, nella diocesi di Amelia, e avuto in dono, da Martino V, il castello di Andolina, nella diocesi di Nocera.
::Aveva acquistato il castello di Penna, nella diocesi di Amelia, e avuto in dono, da Martino V, il castello di Andolina, nella diocesi di Nocera.
Nel 1431 si impadronì, con la violenza, del castello di San Pietro; venne sorpreso a Montorio dal Gonfaloniere di Orte che lo obbligò a restituirlo, comminandogli anche una multa.
::Nel 1431 si impadronì, con la violenza, del castello di San Pietro; venne sorpreso a Montorio dal Gonfaloniere di Orte che lo obbligò a restituirlo, comminandogli anche una multa.
Divenne ricco a forza di estorsioni e prepotenze, e generò ben otto figli illegittimi.
::Divenne ricco a forza di estorsioni e prepotenze, e generò ben otto figli illegittimi.
Nel 1434 Papa Eugenio IV lo fece processare, ma venne assolto, senza alcun intervento da parte dell'allora Signore di Foligno Corrado III, figlio di suo cugino Ugolino III.
::Nel 1434 Papa Eugenio IV lo fece processare, ma venne assolto, senza alcun intervento da parte dell'allora Signore di Foligno Corrado III, figlio di suo cugino Ugolino III.
Deciso a vendicarsi di Corrado, che non l'aveva difeso come avrebbe desiderato, nel 1439 si unì al Cardinale Vitelleschi per tradire Corrado e partecipare quindi attivamente alla rovina della propria famiglia. Ma le cose non andarono tutte secondo i suoi piani: venne arrestato dal Cardinale e tradotto nel carcere di Tor di Nona, a Roma, dove morì nel 1442.
::Deciso a vendicarsi di Corrado, che non l'aveva difeso come avrebbe desiderato, nel 1439 si unì al Cardinale Vitelleschi per tradire Corrado e partecipare quindi attivamente alla rovina della propria famiglia. Ma le cose non andarono tutte secondo i suoi piani: venne arrestato dal Cardinale e tradotto nel carcere di Tor di Nona, a Roma, dove morì nel 1442.
</poem>
</poem>


Riga 108: Riga 108:
::Nel 1400 era monaca dell'ordine di San Domenico, in Santa Maria del Popolo, in Foligno, ove morì Badessa nel 1454.
::Nel 1400 era monaca dell'ordine di San Domenico, in Santa Maria del Popolo, in Foligno, ove morì Badessa nel 1454.
</poem>
</poem>
[[Categoria:I Trinci]]


==== Ottavia ====
==== Ottavia ====

Versione delle 10:13, 27 set 2021

Ugolino II Trinci noto anche come Ugolino Novello (... – 1353) fu il quarto Signore di Foligno, dal 1343 fino alla sua morte. Era figlio di Nallo II e fratello di Corrado I, e fu seguito dal figlio Trincia a capo della Signoria. Altri suoi figli furono Corrado, anch'egli Signore di Foligno, e Rinaldo, Vescovo di Foligno. Sposato con Vittoria Montemarte, ebbe anche altri figli, tra cui Bianchina, intima amica di Santa Caterina da Siena.

Stato
Titoli
Capitano del Popolo Gonfaloniere di Giustizia
Predecessore Successore
Corrado I de' Trinci Trincia de' Trinci
Inizio Signoria Fine Signoria
13 gennaio 1343 1353
Ascendenza
Nallo II de' Trinci Chiara di Cante Gabrielli da Gubbio
Consorte
Vittoria di Petruccio da Montemarte
Discendenza
Giacomuccio Ottavia
Polissena Rinaldo
Trincia Corrado
Bianchina Nallo

Biografia e Note Storiche

Il 13 gennaio 1343 morì Corrado di Nallo Trinci. Ugolino Novello, suo fratello, divenne Gonfaloniere di Giustizia e Capitano del Popolo di Foligno e ne fu Signore e Capitano Generale di parte Guelfa. Ugolino era uomo di gran prestigio: egli venne nominato Podestà da Firenze già nel 1342, ma fu costretto a declinare l’incarico e l’onore per la malattia mortale di suo fratello Corrado. Firenze lo nominò nuovamente Podestà il 20 dicembre dello stesso anno. Nel 1345, unitosi in lega con le città guelfe dell’Umbria, partecipò all’impresa di Castiglione Aretino, che si arrese ai Perugini diventando Castiglione Perugino. Nello stesso anno intervenne in una disputa tra gli abitanti di Colfiorito e quelli di Dignano, a causa dei confini nel Piano e nella valle di Pistia (Plestia); congiuntamente a Rodolfo Varani, signore di Camerino, compose amichevolmente il contenzioso e si pose la pace. Nel 1350 Ugolino promulgò il "III Libro degli Statuti del Comune di Foligno" e gli "Statuti del Popolo", e deve considerarsi il più mite della dinastia dei Trinci.
Durante la sua Signoria svolse opera costante per l'unione di tutti i Guelfi Umbri e dal 20 al 23 dicembre 1347 ospitò, nel suo palazzo di Foligno, Ludovico re di Ungheria, deciso a vendicare la morte di suo fratello Andrea, fatto uccidere da sua moglie Giovanna, Regina di Napoli, di passaggio per il territorio folignate. Ludovico lo insignì dal titolo di Cavaliere e lo condusse con sé col titolo di "Capitano di 1000 cavalli" nella guerra napoletana. Ugolino ammassò molti soldati, ai quali si aggiunsero i Perugini, guidati da Vinciolo Vincioli, e andarono al seguito del Re alla conquista del Regno di Napoli.
Nel 1348 anche Foligno, come quasi tutte le città umbre, fu colpita per molti mesi dalla "peste nera", che mieté molte vittime in città e nel contado, calcolate nella ragione di oltre 100.000; fra le vittime più illustri vi fu Gentile da Foligno noto medico e autore di un trattato: "Consilium de peste". Riguardo tale gravissimo contagio così il Cantù ne descrisse i sintomi:

"...da noi per lo più manifestavasi febbre violenta poi delirio, stupore, insensibilità; la lingua ed il palato illividivano, fetidissimo il fiato, il sudore, le deiezioni, insaziabile la sete. A molti sopraggiungeva violenta peripneumonia con emorragie di pronto esito e macchie nere e sozzi gavaccioli rivelavano la cancrena. Alcuni cadevano come di colpo, i più perivano il primo giorno; fortunato cui succedevano ascessi esterni; ma rimedi umani non rimediavano il male ed il minimo contatto bastava a cominciarlo".

Trincia Trinci, il figlio primogenito, venne ordinato Cavaliere dal re d’Ungheria insieme a Ugolino. Secondo alcune fonti, Ugolino Trinci morì prima del 1349 e non è irrealistico pensare che la causa sia stata la peste. Provvedette comunque per tempo a quanto necessario perché Trincia gli fosse potuto succedere senza problemi alla guida di Foligno. Il 19 settembre 1346, Ugolino di Nallo Trinci appare designato come Vessillifero del Popolo, quindi Signore a tutti gli effetti di Foligno. Suo figlio Trincia risulta associato al potere. Ugolino lo fece già eleggere Gonfaloniere del Comune nel 1346 e, caso senza precedenti, un capitolo aggiunto allo Statuto Comunale riconosceva esplicitamente la Signoria dei Trinci. Silvestro Nessi, nella sua opera sulla famiglia Trinci, afferma in proposito:

"[...] difficilmente si potrà trovare qualcosa di simile per qualsiasi altra Signoria italiana, che esercitava di fatto, ma non di diritto, un eguale potere [...]".

Il capitolo aggiunto sancisce la carica di "preposto del popolo", il quale "assuma il titolo e sia da tutti appellato Vessillifero della Giustizia del Popolo di Foligno". Dopo aver decantato i meriti "degli egregi e magnifici militi signore Ugolino e signor Corrado, rispettivamente zio e fratello carnale dell’egregio e magnifico milite signore Ugolino Novello, e dei predetti Nallo e signor Corrado nipote, dei Trinci di Foligno, verisimilmente, per presunzione di natura, con la grazia di Dio, si spera e si crede fermamente in un infallibile progresso, e che allo stesso modo, per lui, essa città in giustizia e pace sia condotta e retta". Il documento continua subito con la disposizione fondamentale: "Pertanto, statuiamo e ordiniamo e, con il presente statuto e legge, confermiamo e vogliamo inviolabilmente osservare, derogando da altri statuti e ordinamenti precedentemente stabiliti, che detto nobile ed egregio milite signor Trincia, nato già dal predetto signor Ugolino del signor Nallo del signor Trincia Trinci della città di Foligno, per autorità del presente capitolo e statuto, sia e debba essere Gonfaloniere di Giustizia del Popolo di Foligno per tutti giorni della sua vita, finché esso vivrà".

Genealogia

Genealogia di Ugolino II di Nallo de' Trinci, IV° Signore di Foligno


Discendenza

Ugolino sposò Vittoria, figlia del conte Petruccio di Montemarte, conte di Titignano, che gli generò otto figli.

Nallo

Giacomuccio

Nel 1398 fu Podestà di Montefalco, incarico assegnatogli dal nipote, Ugolino III.

Manfredonio

Giacomo
Nel 1392 era monaco di Santa Croce in Sassovivo; nel 1402 Priore di Sant'Egidio in Orvieto; nel 1405 Priore di San Giacomo a Orte; nel 1410 Priore di San Liberato in Mugnano. Nel 1411 fu eletto, da suo cugino Ugolino III, Abate di Sassovivo. Nel 1421 Papa Martino V lo costituì collettore di un'imposta sullo Stato Ecclesiastico. Nel 1424 fu eletto Rettore della Sabina; nel 1426 fu Governatore di Rieti, nel 1427 venne eletto commendatario del monastero dei Santi Fedanzio e Terenzio, nella diocesi di Todi.
Aveva acquistato il castello di Penna, nella diocesi di Amelia, e avuto in dono, da Martino V, il castello di Andolina, nella diocesi di Nocera.
Nel 1431 si impadronì, con la violenza, del castello di San Pietro; venne sorpreso a Montorio dal Gonfaloniere di Orte che lo obbligò a restituirlo, comminandogli anche una multa.
Divenne ricco a forza di estorsioni e prepotenze, e generò ben otto figli illegittimi.
Nel 1434 Papa Eugenio IV lo fece processare, ma venne assolto, senza alcun intervento da parte dell'allora Signore di Foligno Corrado III, figlio di suo cugino Ugolino III.
Deciso a vendicarsi di Corrado, che non l'aveva difeso come avrebbe desiderato, nel 1439 si unì al Cardinale Vitelleschi per tradire Corrado e partecipare quindi attivamente alla rovina della propria famiglia. Ma le cose non andarono tutte secondo i suoi piani: venne arrestato dal Cardinale e tradotto nel carcere di Tor di Nona, a Roma, dove morì nel 1442.

Lucrezia
Nel 1400 era monaca dell'ordine di San Domenico, in Santa Maria del Popolo, in Foligno, ove morì Badessa nel 1454.

Ottavia

Sposata con Antonio Merganti di Foligno.

Polissena

Sposata con Niccolò De Domo di Spoleto.

Rinaldo

Priore della Cattedrale di Foligno nel 1358. Eletto Vescovo di Foligno nel 1365, morì l'anno seguente.

Trincia

Vedi Pagina dedicata: Trincia

Corrado

Vedi Pagina dedicata: Corrado II

Bianchina

Vedi Pagina dedicata: Bianchina Trinci

N.B.: Le immagini a corredo di queste pagine hanno uno scopo puramente illustrativo. Non sono in alcun modo collegate con l'iconografia, reale o presunta, dei fatti e dei personaggi a cui sono accostate.


Bibliografia

Gli affreschi del Palazzo Trinci a Foligno - Mario Salmi
Il Vicariato dei Trinci - Don Michele Faloci Pulignani
Le arti e le lettere alla Corte dei Trinci - Don Michele Faloci Pulignani
Prima edizione a stampa della Divina Commedia – Studi II - Piero Lai
Istoria della Famiglia Trinci - Durante Dorio - Foligno - 1638 - Agostino Alteri
Compendio della Storia di Fuligno - Giuseppe Bragazzi - Foligno - 1858 - Tipografia Tomassini
La Gazzetta di Foligno - 1988/89 - articoli di Federica Ferretti
La cronaca del Trecento italiano - Carlo Ciucciovino
Di Corrado Trinci, tiranno ecc. – Medardo Morici – Bollettino della Regia deputazione di Storia Patria per l’Umbria – Volume XI – Unione Tipografica Cooperativa – Perugia - 1905
Storia del Comune di Spoleto dal Secolo XII al XVII – Achille Sansi – Stabilimento di P. Sgariglia – Foligno - 1879
Pro Trevi – Famiglia Manenti
[http://www.wikideep.it/cat/trinci/ WikiDeep]
Enciclopedia Treccani Online
I Priori della Cattedrale di Foligno – Don Michele Faloci Pulignani – Bollettino della Regia deputazione di Storia Patria per l’Umbria – Volume XX – Unione Tipografica Cooperativa – Perugia - 1914
Santi e Beati
Vite de’ Santi e Beati di Foligno – Lodovico Jacobilli – Agostino Alteri – Foligno - 1628
Bollettino della Pro Foligno - Anno 11º numero 2, Febbraio 2011
Wikipedia per le note e le varie voci.

Voci Correlate