Corrado I Trinci: differenze tra le versioni
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Corrado I de' Trinci (... – 13 Gennaio 1343) fu il terzo Signore di Foligno, figlio di Nallo Trinci. Assunse il titolo di Gonfaloniere di Giustizia e Capitano del Popolo dal 1338, alla morte dello zio Ugolino I. Fu anche Capitano del Popolo ad Orvieto dal 1323, Podestà di Firenze nel 1330, Governatore e Capitano di Bevagna dal 1335, Podestà di Limigiano dal 1340 e Capitano del Popolo a Siena nel 1341. Sposato con Agnese di Baglione Baglioni, nobile perugino, morì nel 1343, lasciando i figli Rinaldo e Corrado.
Stato | |
Titoli | |
Capitano del Popolo | Gonfaloniere di Giustizia |
Predecessore | Successore |
Ugolino I de' Trinci | Ugolino II de' Trinci |
Inizio Signoria | Fine Signoria |
1338 | 13 gennaio 1343 |
Ascendenza | |
Nallo II de' Trinci | Chiara di Cante Gabrielli da Gubbio |
Consorte | |
Agnese di Baglione Baglioni da Perugia | |
Discendenza | |
Rinaldo | Corrado |
Biografia e Note Storiche
Corrado I di Nallo Trinci venne eletto Gonfaloniere di Giustizia e Capitano del Popolo, di parte Guelfa, di Foligno, alla morte dello zio Ugolino nel 1338, diventandone il terzo Signore. In realtà Corrado aveva già più volte esercitato il potere, sia nei territori di competenza dei Trinci, che in altre città; suo zio Ugolino I, non avendo generato che un'unica figlia femmina, l'aveva già da tempo designato come suo successore e i due, spesso insieme, imperversavano, politicamente e militarmente, nei territori dell'Umbria. Per tre mesi assunse anche la carica di Podestà della città. Poi, il 18 giugno 1341, Siena gli offrì l’incarico di Capitano "dei quattrini o dei Cento carri, sopra la custodia della città". L’ufficio iniziò il primo settembre e durò sei mesi. Corrado accettò delegando un suo familiare a ricoprire l’incarico: Pucciarello di Giacomuccio Vitelleschi da Foligno. Il 18 luglio venne formata una lega tra Cascia, Norcia e Leonessa; nel documento vennero elencati i massimi rappresentanti del potere nel Ducato di Spoleto: il Rettore Generale del Ducato, il frate gerosolimitano Rambaldo da Montbrion, il Vescovo di Foligno, Paolo Trinci, messer Corrado Trinci, e Ciolo dei Trinci. La salute di Corrado da tempo non era delle migliori e già nel 1339 Assisi si era rivolta al figlio di Nallo, e fratello di Corrado, Ugolino Novello, per chiedergli di non dare ricetto ai ribelli. Nel 1342 poi, Firenze chiese ad Ugolino di diventare suo Podestà, ma egli rifiutò per delicatezza nei confronti del fratello e per le sue critiche condizioni di salute. Sotto la sua Signoria vennero stabilite le modalità per l’accesso alle cariche istituzionali cittadine:
Tre cittadini, del "Consiglio dei Cento Nobili", venivano eletti, dal Signore e dai Priori della Città, col titolo di "Prefetti della Fiera del Beato Pietro", che si soleva svolgere il 19 di Luglio: un cittadino per il Terziere di Sopra, uno per il Terziere di Mezzo, detto anche di Santa Maria o dei Cento Carri e l’altro per il Terziere di Sotto, detto anche dei Santi Giovanni e Nicolò. Il Podestà, il Capitano del Popolo, ovvero il "Giudice delle Appelationi" e il Prefetto venivano eletti ogni sei mesi dal Signore e dai Priori della città.
Morì il 13 Gennaio 1343 e venne sepolto nella Cappella dell’Annunziata nella Chiesa di San Francesco.
Genealogia
Genealogia di Corrado I di Nallo de' Trinci, III° Signore di Foligno |
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Discendenza
Sua moglie, Agnese di Baglione Baglioni[1], nobile di Perugia, era gravida di due gemelli alla sua morte e diede alla luce Corrado e Rinaldo; sopravvisse al marito fino al 1365.
Corrado
Monaco di Santa Croce di Sassovivo, col nome di Trojano, nel 1381; Abate di Gallano nel 1390; Cappellano di Bonifacio IX nel 1393. Nel 1394 fu eletto, grazie a pressioni della sua famiglia, Abate di Sassovivo, ma a causa di vertenze col Cardinale Pileo da Prata, che aveva quel monastero in commenda, non ne ebbe il possesso che nel 1397. Morì nel 1402.
Rinaldo
Nel 1391 era monaco Benedettino in Santa Croce di Sassovivo.
N.B.: Le immagini a corredo di queste pagine hanno uno scopo puramente illustrativo. Non sono in alcun modo collegate con l'iconografia, reale o presunta, dei fatti e dei personaggi a cui sono accostate.
Note
- ↑ La famiglia Baglioni, nobile casata perugina, governò la città per più di un secolo, dal 1438 al 1540.
Bibliografia
Gli affreschi del Palazzo Trinci a Foligno - Mario Salmi
Il Vicariato dei Trinci - Don Michele Faloci Pulignani
Le arti e le lettere alla Corte dei Trinci - Don Michele Faloci Pulignani
Prima edizione a stampa della Divina Commedia – Studi II - Piero Lai
Istoria della Famiglia Trinci - Durante Dorio - Foligno - 1638 - Agostino Alteri
Compendio della Storia di Fuligno - Giuseppe Bragazzi - Foligno - 1858 - Tipografia Tomassini
La Gazzetta di Foligno - 1988/89 - articoli di Federica Ferretti
La cronaca del Trecento italiano - Carlo Ciucciovino
Di Corrado Trinci, tiranno ecc. – Medardo Morici – Bollettino della Regia deputazione di Storia Patria per l’Umbria – Volume XI – Unione Tipografica Cooperativa – Perugia - 1905
Storia del Comune di Spoleto dal Secolo XII al XVII – Achille Sansi – Stabilimento di P. Sgariglia – Foligno - 1879
Pro Trevi – Famiglia Manenti
[http://www.wikideep.it/cat/trinci/ WikiDeep]
Enciclopedia Treccani Online
I Priori della Cattedrale di Foligno – Don Michele Faloci Pulignani – Bollettino della Regia deputazione di Storia Patria per l’Umbria – Volume XX – Unione Tipografica Cooperativa – Perugia - 1914
Santi e Beati
Vite de’ Santi e Beati di Foligno – Lodovico Jacobilli – Agostino Alteri – Foligno - 1628
Bollettino della Pro Foligno - Anno 11º numero 2, Febbraio 2011
Wikipedia per le note e le varie voci.
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