Morlupo - Nel Medioevo, così come ancora in Età Moderna, non era un rione ma soltanto una contrada compresa nel Rione Contrastanga.
E' stato annoverato tra i Rioni, conservando il toponimo, soltanto nelle fonti iconografiche del XIX secolo.
L'emblema prescelto, un lupo in campo rosa, è palesemente dettato dall'assonanza della denominazione.
Il Morlupo, che deriva il suo nome dalla via Morlupo (toponimo dal significato ancora oscuro), era una contrada che costituiva insieme ad altre, come la contrada dell'Annunziata, quella del Macello, di Porta Contrastanga o del Mal Borghetto, il territorio alquanto esteso del rione Contrastanga. Situata presumibilmente lungo l'attuale via C. Agostini, corrispondente alla strada da cui traeva il nome, la contrada del Morlupo doveva estendersi con molta probabilità all'interno del perimetro costituito dalle attuali via Rutili, Corso Cavour, via Mazzini e via Franceschi. È stato annoverato tra i Rioni, conservando il proprio nome, solo nel XIX secolo. L'Arme attuale è un lupo nero su prato in campo rosa, e non è possibile alcun confronto con l'iconografia tradizionale.
Storia Moderna
Nella rideterminazione del 1946, il Morlupo ha occupato la zona compresa tra Corso Cavour e via Benedetto Cairoli in un senso e tra via Giuseppe Mazzini e viale Luigi Chiavellati nell'altro, confinando con Contrastanga, La Mora e Cassero. Il finto nome del suo Cavaliere è il Baldo. Il Rione ha vinto 13 Palii; l’epoca d’oro per la Contrada è legata al priore Otello Mariotti il quale ebbe il merito di portare alla propria corte Paolo Giusti e quello di aver trovato due ottimi cavalli in Draghetto e Nabucco i quali regalarono alla contrada rosa 8 palii tra il 1964 ed il 1974. L’uscita dal rione da parte di Mariotti e Giusti relegò la contrada nel limbo delle comparse poichè i successori non sempre ebbero il carisma del predecessore. La rinascita rionale è legata a Marco Cardinali che ingaggiò il cavaliere faentino Massimo Montefiori il quale riuscì a riportare nella contrada un nuovo entusiasmo. Il cavaliere sin dagli esordi dimostrò di essere un valido investimento riuscendo nelle gare ad essere sempre fra i primi fino all’ultima tornata ove fatalmente sbagliava l’ultima terna di anelli. Il ritorno alla vittoria avverrà con un cavaliere locale, Gabriele Baldinotti, nel 1993, con repliche nel 1994 e nel 1995. L'ultima vittoria è del 2017. Il fiore all’occhiello della contrada è la splendida taverna ricavata negli scantinati di Palazzo Cantagalli.
"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno" - A cura di Manuela Marinangeli e Mauro Silvestri
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli