Rioni soppressi

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XVII Secolo

Dei Rioni soppressi, cioè quelli inglobati negli attuali, nove erano esistenti al tempo dello Jacobilli. Lo storico folignate incontrò, già a quei tempi, molte difficoltà nel delineare con precisione l'origine, l'arme e i confini delle Contrade. I punti di riferimento sono spesso abitazioni private, non mancano lacune e persino contraddizioni. Ciononostante l'"Assegna" è e rimane una straordinaria testimonianza, giunta a noi attraverso i secoli, della città di Foligno nel Medioevo.


Borgo


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Borgo, forse così nominato per haver questa Compagnia da sette Borghi di case tutte unite, e quasi serrate fra di loro. E che Arme usasse sin’hora non ho trovato. Fa fuochi 41. Principia dalla Piazza della Spada per la parte della casa delli eredi del Sig. Girolamo lacobilli, e li Luna, e tutte le case di quell’isola per sino alla Strada delle Concie con le case contigue, che voltano, con il Borgo de’ Palluzzi, e Lombardini, il Borgo de’ Scentri, e case contigue sino la Compagnia della Morte, con la parte contigua della Piazza del grano, e Compagnia della Morte, e le parti contigue, et avanti a Piazza del grano, co’ case delli Scaramuccia, Michele Todino, e M.ro Mercurio falegname. Ha per lati verso la Piazza della Spada la Compagnia della Spada, verso le Concie li Feldenghi, verso il Palazzo del Governatore Piazza vecchia, e verso la strada di S. Domenico..."

Compagnia formata da sette borghi di case tutte unite e quasi serrate fra di loro. Compresa tra Piazza Spada e le Conce, faceva fuochi 41. L'arme era sconosciuta allo Jacobilli. Ha prima assorbito la Piazza Vecchia ed è poi stato assorbito dallo Spada. Il Morichini ne disegna l'Arma come di una strada principale da cui si diramano tre strade secondarie sia a destra che a sinistra. Nel XIX Secolo diventa una croce ad otto bracci.


Cipischi


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Cipischi, che in latino si dice Societas Cepischiorum, così forse cognominata per molti horti vicini, che ha, dove si dovevano seminare cepischi e cipolle, et agli; o per altro significato, che meno non ne trovo la propria arme. Fa al presente fuochi 57. Principia dalli orti avanti la Chiesa della Madonna delle Gratie, e si stende per la Piazza di S. Nicolò, e Borghi contigui per sino alle case de’ Conti, e Leopardi per retta linea. Comprende il Borgo de’ Crescimbeni, il Borgo degli Antonini, o Brancotelli, il Borgo di Egidio Lupetti, e la casa, et Isola del Sig. Antonio Salvi, e le case per sino al vicolo contiguo a Flaminio Cavallucci. Confina con la Spada da tre, e co’ l’Ammanniti."

La 'Societas Cepischiorum' deve probabilmente il suo nome ai molti orti dove "si dovevano seminare cepischi e cipolle, et agli". Arme sconosciuta allo Jacobilli, faceva fuochi 57. Era compreso tra Spada ed Ammanniti e fu poi incorporato da questi ultimi. L'Arme del XIX Secolo è una cipolla accompagnata da alcune foglie, forse di quercia.


Falconi


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Falconi, in latino detta Societas Falconum, facendo per arme uno o due falconi. Fa fuochi 27. Principiano dalle case et Hospitio di Menico detto Zampino, e case contigue di contro, e case contigue l’Hostaria della Campana, et il Borgo, e Piazza de’ Vitelli, Riccieri, e Silvestri, e l’altra Piazzetta, e case contigue, e le case della Strada di Strettura per la parte contigua sino al Borgo, ch’entra nella casa delli eredi di Francesco Vitellesco. Confina verso il fiume, o forma di dentro confina con le Poella; verso Piazza grande con Piazza vecchia, verso l’Oratorio li Giotti."

Facevano per Arme uno o due falconi ed erano composti di 27 fuochi. Piccola Contrada compresa tra Poelle, Piazza vecchia e Giotti. Nel XIX Secolo l'Arme diventa un falcone sormontato da una corona. Fa parte del Pugilli al presente.


Feldenghi


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Feldenghi, che in latino si dice Societas filiorum Mingonis, è così cognominato questo Rione, conforme narra il detto Nicolò Tignosio, da Mingone, e 19 suoi figli, perché essendo stato diruto da Folignati il Castello di Vertino (forse Verchiano) sua Patria, venne ad habitar con li figli in questo Rione, e l’accrebbe d’habitationi. L’Arme, che faceva, non ho trovato sin’hora. Fa fuochi 82. principia dall’orto de’ Flavij, e case della moglie di M.ro Martio Treggia con le case di P. Vincenzo Cavallucci, e si stende per retta linea alla Chiesa di S. Margherita, e borghi contigui sino al Borgo, ch’entra alla Piazza del grano per tutta la parte più vicina, cioè il Borgo dietro alli Bacci, con tutta la casa de’ Bacci, delli Serra, delli eredi di M.ro Fabio Pontano, e case del Borgo contiguo, le case de’ Borsi, e Grilli, l’Isola del Sig. Costantino Bolognino, le case della Piazza di S. Vito, l’Isola di contro e la Strada di Strettura, per la parte contigua a S. Vito, cioè dall’Hostaria della Campana sino alli due borghi vicini, uno conduce al Palazzo del Governatore, uno cognominato de’ Frenfanelli, hoggi di Mr. Alessandro Elmi, e di Curtio Angelelli, e l’altro delli eredi de’ Gigli, Felitiano Cottogno, e Giacomo Cattani, con la metà delle case delle Concie, cioè quelle più vicine per sino tutte le case delli eredi di Angelo Boncompagno, e Mr. P. Antonio Salvati sino al vicolo. Confina verso S. Giacomo con le Poelle, verso la Piazza del grano il Borgo, verso la Piazza della Spada, e le Concie, la Spada."

Societas Filiorum Mingonis, costituito da Mingone e 19 suoi figli che, avendo avuto distrutto il Castello di Vertino (forse Verchiano) dai folignati, "venne ad habitar con li figli in questo Rione, e l'accrebbe d'habitationi". Faceva fuochi 82 ed anche questa Arme era sconosciuta allo Jacobilli. Era compreso tra Piazza del Grano, le Conce e le Poelle. Nel 1776 assorbirono la Contrada dei Falconi, nel XIX Secolo invece riapparvero i Falconi occupando lo stesso territorio. Oggi comunque fanno parte del Pugilli.


Fonte del Campo


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Fonte del Campo, che in latino si dice Societas Fontis Campis; fu così intitolata questa Compagnia o Rione, perché in una parte principale di essa è una Fonte, et in un’altra è un Campo, detto di Francalancia, o della battaglia, nel quale andavano ne’ tempi antichi li guerrieri di Foligno a sfidarsi a battaglia, o a duello. Faceva per arme una fonte in un campo aperto. Contiene fuochi 102. principia dal detto Campo di Francalancia dietro al Monastero di S. Caterina, e dal Monastero di S. Benedetto, e si stende per ambedue l'Isole contigue persino alla strada, essistente avanti la Porta della Chiesa di S. Caterina, comprendendo tutte le case, e strade della Contrada detta sino al presente la Fonte del Campo; et anche tutte le case del Cassaro, ove già era un Cassaro, o Rocca, e termina sino alli Montaroni, e strada avanti la Porta di dietro al Convento di S. Francesco, e che tira alla fonte del Trebbio, confinante con li Franceschi da due per questa parte; e verso S. Domenico confina con li Spavagli da due."

La Societas Fontis Campis deve il suo nome ad una Fonte, posta in una parte principale della Contrada, e ad un Campo, detto di Francalancia, "dove andavano ne' tempi antichi li guerrieri di Foligno a sfidarsi a battaglia, o a duello". Faceva per Arme una Fonte in Campo aperto e conteneva fuochi 102. Da detto Campo di Francalancia si estendeva fino a confinare con i Franceschi e gli Spavagli. Comprendeva la contrada del Cassero che divenne Rione autonomo nel XIX Secolo e che l'assorbì poi nella rideterminazione del 1946.


Franceschi


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Franceschi, che in latino si dice Societas Franciscorum, non sapendosi da me il nome derivativo, né l’Arme. Fa fuochi 81. Principia questo Rione dalli Montaroni, cioè dalla casa di Vincenzo Cascelli, hoggi Francesco Giuliani; e per retta linea si stende sino alle case di Angelo Falchetti et eredi di M.ro Lutio [...], con le case, et Isole contigue, e di contro, e le case della strada grande che va a S. Domenico, cioè delli Barnabei, Poli, Marcacci per sino al Borgo de’ Maggi, e le case di contro, cioè del Sig. Gerardo Benedetti, sino alli eredi di Bedino con il Borgo delli eredi di Francesco Moscatello, et il Manico della Rota. Confina verso S. Caterina co’ la Fonte del Campo, verso S. Domenico li Spavagli, verso S. Carlo l’Ammanniti, verso la Misericordia e il Trebbio la Mora."

Anche la Societas Franciscorum era un enigma per lo Jacobilli. Faceva fuochi 81 ed i suoi confini descritti dallo storico erano tutte case private. Era compreso tra Ammanniti, Mora, Fonte del Campo e Spavagli. Attualmente il suo territorio è diviso tra la Mora ed il Cassero (che era contrada di Fonte del Campo). Il Morichini ne disegna l'Arme come due bastoni incrociati, nel XIX Secolo diventa due mani che si stringono (particolare che compare nello stemma di alcune famiglie cittadine).


Menacoda


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Menacoda, che in latino si dice Societas Menacodae, così detta forse perché mena la coda della Città, o si stende questo Rione come una coda; e non ne trovo Arme. Contiene solo otto fuochi, principiando dalla casa delli eredi del Cap. Francesco Vitellesco, e l’altre contigue di quel Borgo, e si stende per tutta l’Isola di contro, che contiene le case delli Cattani, Elisei, e Bozzi con le contigue."

Della Societas Menacodae lo Jacobilli non trova nè origini nè Arme. Composta di soli 8 fuochi, era circoscritta da Falconi, Feldengi, Piazza vecchia e Giotti, da cui venne assorbita già nel 1776.


Piazza Vecchia


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Piazza vecchia, così nominata per haver in essa la Piazza antica, e principale, che hoggi si chiama Piazza grande; faceva per arme una Piazza, o l’Insegna di S. Feliciano, la cui Chiesa è contigua, e nell’istessa Piazza. Fa fuochi 56. Principia nel Trebbio dalla bottega de’ Marcellesi, e Sisti; e si stende per retta linea, e per l’istessa parte sinistra in tutta la Piazza grande, e tutto il Palazzo del Governatore, e case contigue, e de’ Nuti, per sino a meza Piazza del grano per la parte contigua con le case di Claudio Pertichetti, Scota, e Fulginei, et il Borgo de’ Lunti e Cialdelli, il borgo di dietro la casa delli eredi del Sig. Angelo Iacobilli sino alla casa di Virginia Campana, il borgo de’ Iacobilli, et Honofrij per sino alle case di Matteo Biancolini e Giaco [...] degli eredi di Scipione Benassai, e di Giacomo Organi. Ha per lati verso Piazza del grano, le Compagnie del Borgo e de’ Feldenghi verso il Trebbio e la Croce la Contrastanga, e verso S. Feliciano, e l’Oratorio li Giotti."

Così chiamata perchè comprendeva la Piazza principale di Foligno, l'attuale Piazza della Repubblica, che al tempo dello Jacobilli si chiamava Piazza grande. Lo Jacobilli descrive la sua Arme come "una Piazza, o l'insegna di San Feliciano". Faceva fuochi 56. Nelle successive rideterminazioni dei Rioni, è stata assorbita dal Borgo (e successivamente dallo Spada) e dal Mora. Il Morichini aveva rappresentato un palazzo; nel XIX Secolo troviamo l'effige di San Feliciano in oro e giglio nero con altri fregi.


Spavagli


"Ludovico Jacobilli: Assegna de’ Confini delle 17 Compagnie, o Contrade, overo Rioni, de’ quali è divisa la Città di Foligno."
"Spavagli, che in latino si dice Societas Spavagliorum, et Centum Carrorum S. Mariae. Il suo significato, et Arme non so; so che di Cento Carri, e S. Maria si trova un’insegna di due bovi, che tirano un carro con un’Immagine della Madonna sopra. Fa fuochi n° 93. principia dalla porta di S. Maria, e si stende per la Piazza di S. Domenico per sino al Ponte de’ Scafali, e tutta l’Isola di contro la casa de’ Scafali, e tutta la Chiesa, e Convento di S.
Domenico, la Chiesa di S. Maria infra Portas con li Borghi contigui a detta Piazza, il Borgo de’ Borgia e case contigue, l’Isola dell’Atti, Falzagroppa, e Pertichetti, il Borgo de’ Maggi, e le case delli Scota, Gentili, e borghi, e case contigue per sino alla strada di contro la Porta della Chiesa di S. Caterina, et il Borgo de’ Pizzetti e Bosi, per sino a tutta la Chiesa di S. Caterina. Confina con la Fonte del Campo verso S. Caterina, l’Ammanniti
verso il Ponte de’ Scafali, e li Franceschi verso S. Carlo."

Societas Spavagliorum, et Centum Carrorum S. Mariae. Arme ed origine sconosciute, faceva fuochi 93 e si estendeva da Piazza San Domenico al Ponte de' Scafali. Sono stati poi inglobati parte dall'Ammanniti e parte dal Cassero. L'arme del XIX Secolo erano due lance incrociate.


XIX Secolo

Ponte di Cesare


Era una contrada facente parte del Pugilli, che divenne Rione nel XIX Secolo. L'Arme è una corona d'alloro. Nel 1946 è tornata tra i confini del Pugilli.


Isola Bella


Nasce nel XIX Secolo e la sua Arme è un'isola con uno specchio d'acqua solcato da due vascelli. Il Faloci la posiziona all'angolo estremo della Città, confinato da Ammanniti, Cipischi e Spada, quello che oggi è l'Ammanniti.


Spadagli


Un monogramma sormontato da una corona, che sembra formato dall'intreccio di cinque lettere dal significato sconosciuto. E' un altro dei Rioni sorti nel XIX Secolo di cui si ignora tutto. Probabilmente si tratta di un errore di interpretazione dei testi antichi in cui gli Spavagli venivano indifferentemente indicati coma Spavagliorum e Spandaliorum. Il Faloci lo posiziona nella zona dei Canapè, al confine tra Cassero e Fonte del Campo. Quel territorio è oggi comunque parte del Cassero.


Bibliografia

"I Rioni di Foligno - Tradizione e Storia" - Bruno Martinelli - Associazione Orfini-Numeister - Foligno 1994
"Rione Spada - Giostra della Quintana 1946" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 2007
"Giostra della Quintana 1946 - I protagonisti" - Gabriele Brinci - Ente Giostra della Quintana - Foligno 1996
"1946:nonsoloquintana" - Lanfranco Cesari, Domenico Doni, Franco Bosi - Foligno 1996
"Discorso della Città di Foligno - Cronologia dei Vescovi, Governatori, e Podestà, ch'hanno retto essa Città." - Lodovico Jacobilli - Foligno 1646
La Gazzetta di Foligno
Ente Giostra della Quintana
Sito "Quintana di Foligno"
"Qui - Brochure ufficiale della Giostra della Quintana di Foligno"
"Il Cittadino" - Periodico di costume, arte, cultura e turismo
Con il gentile contributo di Ivano Bruschi e Silvio Ceccarelli

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